News dal terzo settore – Le associazioni sportive dilettantistiche

Occorre sottolineare che la circostanza che tra le attività di interesse generale indicate dal Codice del terzo settore sia compresa anche l’ “organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche” non implica che le associazioni e società sportive dilettantistiche siano ricomprese           nella  Riforma del Terzo settore.

Tale circostanza è rilevabile dal decreto legislativo sul cinque per mille (art. 3 D.lgs. 111/17) nel quale, tra i possibili destinatari di dette devoluzioni, troviamo alla lettera a) gli enti del Terzo settore e alla successiva e staccata lettera d) le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano a norma di Legge che svolgono una rilevante attività di interesse sociale.

Ciò comporta che le ASD attualmente iscritte solo al registro Coni (e quelle che si iscriveranno in futuro) si dovranno considerare  fuori dal Terzo    settore ma potranno continuare a godere delle agevolazioni fiscali ad oggi riconosciute.

Ciò non vieterà alle associazioni sportive dilettantistiche e alle società sportive dilettantistiche di iscriversi anche al Registro Unico del Terzo settore (le seconde a titolo di impresa sociale). In tal caso, manterranno (o comunque dovranno effettuare) l’iscrizione al registro Coni ma agiranno da Enti del Terzo settore che esercitano attività sportiva, e dovranno applicare integralmente le norme del CTS che sono, in gran parte e sicuramente per gli aspetti di carattere fiscale, incompatibili con le norme previste per le società e associazioni sportive dilettantistiche.

Si sottolinea che non potranno diventare ETS le nuove società sportive lucrative introdotte dalla L. 205/17.

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