Priorità 2020 per il settore della Scuola
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Per il 2020, le priorità per il settore Istruzione scolastica sono le seguenti:
Rafforzare lo sviluppo delle competenze chiave (in linea con la Raccomandazione del consiglio sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente), ad esempio promuovendo la collaborazione intercurriculare, la creatività e gli approcci e gli ambienti di apprendimento innovativi, cooperando con i soggetti nelle comunità locali e all’estero, aiutando gli insegnanti nella trasmissione dell’insegnamento basato sulle competenze e nello sviluppo della valutazione e la convalida delle competenze chiave.
Consolidare il profilo delle professioni dell’insegnamento, tra cui, docenti, dirigenti scolastici e formatori degli insegnanti, ad esempio:
– rendere le carriere più attraenti e diversificate
– rafforzare il processo di selezione, assunzione e le valutazioni (modelli di valutazione, verifica e riscontro del personale)
– consolidare lo sviluppo didattico iniziale e professionale continuo dei docenti e collegandone le diverse fasi
– facilitare e aumentare significativamente la mobilità degli insegnanti, anche eliminando gli ostacoli restanti
– sostenere i docenti nello sviluppo di metodi di insegnamento e valutazione innovativi, in particolare, per promuovere l’insegnamento e l’apprendimento orientati alle competenze
– rafforzare la leadership in materia di istruzione, tra cui la distribuzione della leadership e la leadership degli insegnanti.
Promozione di un approccio comprensivo all’insegnamento e all’apprendimento (in linea con la raccomandazione del Consiglio sull’insegnamento e l’apprendimento delle lingue), sulla base delle crescenti diversità linguistiche nelle scuole, ad esempio, incoraggiando l’apprendimento e la consapevolezza precoce delle lingue; sviluppando opzioni di insegnamento bilingue, in particolare nelle regioni ai confini e/o delle zone in cui gli abitanti parlano più di una lingua; integrando l’utilizzo di nuove tecnologie a supporto dell’apprendimento linguistico e sostenendo l’integrazione della dimensione linguistica tra i programmi, focalizzandosi sul raggiungimento di livelli di competenza adeguati entro la fine del periodo di studi obbligatorio; promuovendo la creazione di scuole particolarmente attente allo studio delle lingue.
Aumento dei livelli di interesse per le scienze, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica (STEM). Questa priorità comprende:
- la promozione dello sviluppo di strategie nazionali STEM
- lo sviluppo di partenariati tra scuole, imprese, istituti di istruzione superiore, istituti di ricerca e la società in generale
- la promozione di pedagogie e valutazioni efficaci e innovative
- la promozione dell’approccio STE(A)M all’istruzione attraverso l’insegnamento interdisciplinare dello STEM in contesti culturali, ambientali, economici, progettuali e in altri contesti, con il coinvolgimento di tutte le discipline accademiche.
Affrontare il problema dell’abbandono scolastico e delle condizioni di svantaggio, consentendo il successo di tutti gli studenti, inclusi i bambini provenienti da un contesto migratorio
- consolidare la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nel settore scolastico, nonché le famiglie e altri soggetti interessati esterni
- migliorare la transizione tra livelli diversi dell’istruzione
- sostenere le attività di rete delle scuole che promuovono approcci collaborativi e olistici all’insegnamento e all’apprendimento
- migliorare la valutazione e la garanzia della qualità
Sviluppo dei servizi educativi e di assistenza per la prima infanzia a costo accessibile e di qualità elevata (in linea con la Raccomandazione del Consiglio ECEC)
ad esempio supportando lo sviluppo professionale iniziale e continuo di tutti gli operatori impegnati nell’organizzazione, la conduzione e l’erogazione dell’educazione e cura nella prima infanzia; creando, testando o implementando strategie e pratiche volte a promuovere la partecipazione di tutti i minori nelle attività di educazione e cura nella prima infanzia, compresi i bambini che necessitano di un sostegno speciale (ad esempio, bambini disabili, bambini provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati, bambini provenienti da un contesto sociomigratorio); promuovendo l’implementazione del quadro sulla qualità dell’UE per ottenere educazione e cura di qualità nella prima infanzia.
Sviluppo di capacità per la promozione e la facilitazione del riconoscimento dei periodi di apprendimento all’estero (tra cui il follow-up della Raccomandazione del Consiglio sul riconoscimento reciproco automatico), tra cui la promozione del riconoscimento delle competenze didattiche e trasversali formali sviluppate tramite l’apprendimento non formale e informale, ad esempio sviluppando strumenti e meccanismi di riconoscimento; condividendo e promuovendo le migliori prassi; sviluppa la capacità amministrative delle scuole a supporto degli alunni nei progetti transnazionali e negli scambi tra pari, anche attraverso la valutazione del potenziale degli enti intermediari che riuniscono la capacità di numerose scuole; stabilendo partenariati idonei tra le organizzazioni che creano scambi di apprendimento transfrontaliero nell’istruzione generale; promuovendo gli scambi tra classi e la mobilità degli alunni incorporati nei programmi scolastici; garantendo appropriati standard di sicurezza per gli studenti che partecipano alla mobilità transnazionale; sviluppando e divulgando strumenti e meccanismi per la preparazione, il monitoraggio e il riconoscimento dei periodi all’estero e condividendo e promuovendo le buone prassi.
Sviluppo di solidi sistemi di garanzia della qualità al fine di ottenere un’eduzione inclusiva di alta qualità e di migliorare la fiducia tra paesi in relazione alla qualità dei rispettivi sistemi d’istruzione scolastica, ad esempio: sostenendo i paesi nello sviluppo di sinergie tra valutazioni interne ed esterne, coinvolgendo i soggetti interessati nelle procedure di certificazione della qualità oppure definendo le strategie di garanzia della qualità in modo da favorire lo sviluppo delle competente su ampia scala.
La partecipazione a questo tipo di partenariati e alle sue mobilità rappresenta per la scuola un’opportunità di cambiamento in dimensione europea, per stimolare processi di innovazione e miglioramento e promuovere i valori dell’inclusione e tolleranza.
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