Analisi dei problemi di un progetto europeo.
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Il percorso di progettazione deve partire da una precisa identificazione del problema principale che il progetto intende risolvere o affrontare, in coerenza con il programma e, a seguire, il bando a cui si intende partecipare. Un problema deve esprimere un disagio, una sofferenza o una situazione negativa di uno specifico gruppo di beneficiari.
L’analisi dei problemi deve essere svolta in maniera attenta per comprendere appieno la situazione che esiste sul territorio in cui si intende intervenire, consultando stakeholders e, quando possibile, i beneficiari del progetto. Spesso infatti i progetti nascono con grandi intenzioni umane, ma devono come prima cosa rispondere a un bisogno reale di una fetta, anche piccola, di popolazione. Occorre quindi, innanzitutto, chiarire qual è lo scenario, le esigenze oi problemi a cui vogliamo rispondere con il nostro progetto.
Una metodologia molto diffusa ed efficace nella progettazione europea è l’albero dei problemi, che consiste nella costruzione di un diagramma in cui tutti i problemi individuati sono relazionati secondo legami di causa-effetto. L’albero organizza i problemi emersi in una gerarchia ben definita: i problemi che hanno tra loro una relazione di causa-effetto sono disposti tra loro in verticale e sono collegati da una freccia. Altri problemi – disposti tra loro in orizzontale e ad una stessa altezza – contribuiscono in modo indipendente e parallelo ad un problema di portata più generale (posizionato più in alto).
È di fondamentale importanza evitare che i problemi siano espressi in forma generica o astratta, in termini di “mancanza” di una certa soluzione o sotto forma di giudizi soggettivi e di opinioni. Occorre poi trasformare tutti i problemi in possibili obiettivi da raggiungere, riformulando in positivo la situazione negativa precedentemente individuata. L’obiettivo, così inteso, rappresenta una condizione positiva da raggiungere. L’albero dei problemi diventa così un albero degli obiettivi.
Gli obiettivi che nell’albero sono legati tra loro possono essere raggruppati in aree o ambiti omogenei (cluster). Gli ambiti sono definiti sulla base delle competenze tecnico-professionali e/o istituzionali necessarie per raggiungere gli obiettivi associati in ciascun ambito.
L’individuazione dei possibili ambiti di intervento del progetto, che rappresenta il momento conclusivo della fase di analisi, viene realizzata per agevolare la scelta di una strategia di intervento che costituisce, molto semplicemente, la “focalizzazione” del progetto su una delle aree dell’albero dei problemi/obiettivi così identificato.
Tale scelta (piuttosto che l’integrazione di tutti gli elementi dell’albero dei problemi all’interno del progetto) è normalmente necessaria per questioni di:
– fattibilità (è impossibile concentrarsi su tutto),
– rilevanza (è opportuno focalizzarsi sugli elementi più in linea con il programma o bando di riferimento),
– impatto (è opportuno focalizzarsi sulle questioni prioritarie per il proprio gruppo di beneficiari),
– efficienza (è opportuno valutare la strada che permette l’uso più efficiente delle risorse disponibili).
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