Roche per la ricerca: bando 2020
[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE
SCADENZA
1° febbraio 2021
PROMOTORE E FINALITÀ DEL BANDO
La Fondazione Roche persegue lo scopo di favorire la ricerca scientifica indipendente, l’assistenza sanitaria, l’attività delle associazioni che sostengono i pazienti ed il dibattito pubblico su tematiche istituzionali ed organizzative concernenti il sistema sanitario nazionale ed europeo.
Il bando “Roche per la Ricerca”, giunto alla V edizione, si propone di sostenere la ricerca scientifica indipendente attraverso il finanziamento di progetti orientati alla medicina di precisione in ambiti della salute dove esiste ancora un ampio margine di miglioramento delle terapie.
AREE DEI PROGETTI DI RICERCA
Alle aree già presenti nelle precedenti edizioni, visto l’eccezionale momento storico che stiamo vivendo, Fondazione Roche ha voluto dedicare un finanziamento alla ricerca in ambito psicologico e comportamentale legata all’impatto emotivo causato dalla pandemia da COVID-19. I finanziamenti saranno orientati a sostenere i progetti nelle seguenti aree:
- Oncologia: eterogeneità biologica del cancro; previsione della risposta molecolare e/o biologica al trattamento del cancro (es. immunoterapia, terapie target, agenti biologici); meccanismi di inibizione del checkpoint immunitario e fuga immunitaria; meccanismi di mantenimento delle cellule staminali tumorali; studio dei processi del microambiente cellulare e delle dinamiche di soppressione/stimolazione immunitaria; ruolo del microbiota nello sviluppo del cancro; caratterizzazione dei neoantigeni nei tumori solidi.
- Ematologia oncologica: eterogeneità biologica delle neoplasie amatiche; previsione della risposta molecolare e/o biologica al trattamento del cancro del sangue (es. immunoterapia, terapie target, agenti biologici); studio dei processi del microambiente cellulare e delle dinamiche di soppressione/stimolazione immunitaria; meccanismi di mantenimento delle cellule staminali ematopoietiche; caratterizzazione dei neoantigeni nelle neopòasie del sangue.
- Malattie respiratorie: Iidentificazione del ruolo dei marker molecolari, funzionali e clinico-radiologici come predittori di evoluzione clinica e prognosi nel settore delle malattie polmonari restrittive.
- Reumatologia: studi di popolazione sulle malattie reumatologiche (artrite reumatoide, arterite gigantocellulare, vasculite, lupus eritematoso sistemico), in cui i biomarcatori sono fattori di risposta prognostica; nuove strategie precliniche per lo sviluppo di approcci immunoterapeutici per malattie con componenti immunomediate.
- Neuroscienze: epidemiologia, fisiopatologia e ruolo dei biomarcatori nelle malattie neurologiche, neuroinfiammatorie e del neurosviluppo, in particolare sclerosi multipla, Nmosd, malattia di Alzheimer, malattia di Huntington e morbo di Parkinson; biomarcatori in PET: traccianti per microglia attivati e traccianti amiloidi in Ad; epidemiologia, esiti della malattia, misure di esito e biomarcatori come fattori prognostici e predittivi nell’atrofia muscolare spinale e nella distrofia muscolare di Duchenne; riabilitazioni cognitive e/o assessment digitale nella sclerosi multipla.
- Coagulopatie ereditarie: ricerca traslazionale riguardante lo sviluppo di inibitori o l’identificazione di altri fattori di rischio associati; studi su comorbidità, sanguinamento, dolore, stato articolare, invecchiamento e qualità della vita nei disturbi emorragici congeniti; caratterizzazione dei meccanismi molecolari alla base del micro sanguinamento delle articolazioni nelle malattie emorragiche congenite; studi relativi alla rilevazione in vitro di possibili meccanismi biochimici di interazione tra molecole coinvolte nelle malattie della coagulazione congenita.
- Relazione medico-paziente: valutazione neurofisiologica degli aspetti dell’interazione medico-paziente dal punto di vista sia del paziente (fiducia e confidenza nel medico curante) che del clinico (comportamento empatico e compassionevole nella relazione di trattamento); relazione tra l’interazione medico-paziente e i risultati positivi e negativi (es. effetto placebo ed effetto nocebo).
- Ricerca sull’impatto psicologico e comportamentale causato dalla pandemia da COVID-19: progetti di ricerca psicosociale ed educativa rivolti ai pazienti e basati su come gestire emozioni e cambiamenti in questo periodo pandemico in cui sono aumentate la frammentazione sociale e comportamenti autodifensivi; progetti di ricerca concentrati sulla riduzione del rischio di conseguenze psicologiche a lungo termine della pandemia nelle categorie di pazienti più fragili o in particolari categorie di pazienti (es. bambini, adolescenti e anziani).
ENTI AMMISSIBILI
I progetti potranno essere promossi esclusivamente da Enti pubblici o privati italiani senza scopo di lucro operanti nel settore scientifico/sanitario (es. ospedali, ospedali universitari, IRCCS).
Il responsabile del Progetto di Ricerca (Principal Investigator) deve avere un’età inferiore ai 40 anni.
RISORSE
La Fondazione ha mesoo a disposizione 400 mila euro a favore di 8 progetti di ricerca con un contributo del valore di 50 mila euro ciascuno, lasciando l’esclusiva titolarità di ogni invenzione o diritto generato nell’ambito del progetto di ricerca agli enti partecipanti, a conferma dello spirito di indipendenza dell’iniziativa.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
I progetti di ricerca si possono candidare esclusivamente online in lingua inglese entro il 1° febbraio 2021