Iniziativa straordinaria “Emergenza soggetti fragili e vulnerabili – Covid-19”

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE

Fondazione Intesa Sanpaolo onlus

SCADENZA

8 maggio 2020

OBIETTIVO DELL’INIZIATIVA

Con provvedimento d’urgenza il Presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus ha disposto l’attivazione di una specifica iniziativa di carattere straordinario denominata “Emergenza soggetti fragili e vulnerabili – Covid-19” a sostegno degli Enti non profit che, nell’attuale ed inedita complessità, continuano ad assicurare servizi primari e assistenza diretta ai soggetti fragili oggi ancora più vulnerabili.

INIZIATIVE AMMISSIBILI

La Fondazione specifica che l’adesione all’iniziativa “Emergenza soggetti fragili e vulnerabili – Covid-19” è finalizzata, qualora ritenuta idonea, al riconoscimento di un semplice contributo a valere sulla quota straordinaria di un progetto in corso di realizzazione o di un intervento messo tempestivamente in atto dall’Ente per continuare ad assicurare, nell’attuale fase uno, servizi primari e assistenza diretta ai soggetti fragili e vulnerabili.

Le richieste di finanziamento relative a progetti ordinari che l’ente richiedente non ha ancora attivato e la cui realizzazione sarà soggetta al rispetto delle disposizioni di contenimento “Covid-19 – fasi successive alla uno” dovranno essere inoltrate alla Fondazione, con modalità ordinaria seguendo il percorso indicato nella pagina “Come Presentare domanda” del sito web e NON in adesione a questa iniziativa straordinaria.

ENTI AMMISSIBILI

Enti del Terzo Settore

ENTITÀ DEI CONTRIBUTI

L’entità del contributo da corrispondere agli Enti che saranno ritenuti idonei sarà determinata ad insindacabile giudizio del Consiglio di Amministrazione.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Per inoltrare la domanda di adesione all’iniziativa è necessario scaricare l’apposito modulo ed inviarlo entro l’8 maggio 2020, completo dei relativi allegati e debitamente sottoscritto in originale dal Legale Rappresentante dell’Ente interessato, a:

FONDAZIONE INTESA SANPAOLO ONLUS

Indirizzo e-mail: segreteria@fispo.it

“Emergenza soggetti fragili e vulnerabili – Covid-19”

Link alla pagina dedicata all’iniziativa sul sito della Fondazione da cui è possibile scaricare i moduli per la presentazione delle domande.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Iniziativa straordinaria “Emergenza soggetti fragili e vulnerabili – Covid-19”

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE

Fondazione Intesa Sanpaolo onlus

SCADENZA

8 maggio 2020

OBIETTIVO DELL’INIZIATIVA

Con provvedimento d’urgenza il Presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus ha disposto l’attivazione di una specifica iniziativa di carattere straordinario denominata “Emergenza soggetti fragili e vulnerabili – Covid-19” a sostegno degli Enti non profit che, nell’attuale ed inedita complessità, continuano ad assicurare servizi primari e assistenza diretta ai soggetti fragili oggi ancora più vulnerabili.

INIZIATIVE AMMISSIBILI

La Fondazione specifica che l’adesione all’iniziativa “Emergenza soggetti fragili e vulnerabili – Covid-19” è finalizzata, qualora ritenuta idonea, al riconoscimento di un semplice contributo a valere sulla quota straordinaria di un progetto in corso di realizzazione o di un intervento messo tempestivamente in atto dall’Ente per continuare ad assicurare, nell’attuale fase uno, servizi primari e assistenza diretta ai soggetti fragili e vulnerabili.

Le richieste di finanziamento relative a progetti ordinari che l’ente richiedente non ha ancora attivato e la cui realizzazione sarà soggetta al rispetto delle disposizioni di contenimento “Covid-19 – fasi successive alla uno” dovranno essere inoltrate alla Fondazione, con modalità ordinaria seguendo il percorso indicato nella pagina “Come Presentare domanda” del sito web e NON in adesione a questa iniziativa straordinaria.

ENTI AMMISSIBILI

Enti del Terzo Settore

ENTITÀ DEI CONTRIBUTI

L’entità del contributo da corrispondere agli Enti che saranno ritenuti idonei sarà determinata ad insindacabile giudizio del Consiglio di Amministrazione.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Per inoltrare la domanda di adesione all’iniziativa è necessario scaricare l’apposito modulo ed inviarlo entro l’8 maggio 2020, completo dei relativi allegati e debitamente sottoscritto in originale dal Legale Rappresentante dell’Ente interessato, a:

FONDAZIONE INTESA SANPAOLO ONLUS

Indirizzo e-mail: segreteria@fispo.it

“Emergenza soggetti fragili e vulnerabili – Covid-19”

Link alla pagina dedicata all’iniziativa sul sito della Fondazione da cui è possibile scaricare i moduli per la presentazione delle domande.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Il gruppo informale di giovani e gli Scambi giovanili nel Programma Erasmus+

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L’Agenzia Nazionale per i Giovani pubblica la presente nota al fine di fornire chiarimenti per la corretta presentazione, da parte di un gruppo informale di giovani, di proposte progettuali nell’ambito della KA 105 – Scambi giovanili.

Le caratteristiche di un gruppo informale di giovani sono stabilite dalla Guida al Programma 2020 alla voce “Informal groups of young people” (Guida Erasmus+ 2020 – Annex III Glossary of terms) e coloro che desiderano presentare progetti in qualità di “gruppo informale di giovani” è necessario che si conformino alle indicazioni fornite dalla Guida che, con la presente nota, vengono ulteriormente precisate.La Guida prevede che, per poter essere considerato ammissibile a presentare una proposta progettuale nell’ambito della KA105, un gruppo informale, che come noto deve essere costituito da almeno 4 persone della quali 1 svolge il ruolo di rappresentante legale del gruppo stesso, deve provvedere ad inserire sul portale ORS nel proprio profilo OID la seguente documentazione:

  • copia fronte retro di un documento di riconoscimento (carta d’identità o passaporto) in corso di validità del giovane che, nell’ambito del gruppo informale, svolge il ruolo di rappresentante legale;
  • indirizzo del gruppo informale deve essere quello di residenza del rappresentante legale;
  • elenco di almeno 4 giovani componenti del gruppo, completo di nome e cognome, luogo e data di nascita e comune di residenza di ognuno di loro.

La mancanza di tali informazioni nell’atto di candidatura, pregiudica la valutazione della proposta progettuale.

Tutti i giovani che compongono il gruppo costituito da almeno 4 persone devono avere età compresa tra 13 e 30 anni. Il rappresentante legale e la persona di contatto (che possono anche coincidere) devono essere parte del gruppo e devono avere una età compresa tra 18 e 30 anniSoltanto se tutto il gruppo è composto esclusivamente da minorenni è possibile scegliere un rappresentante legale che abbia una età superiore a 30 anni e che non sia parte del gruppo, ma che sia una figura esterna al gruppo in quanto avrà anche la funzione di group-leader.

Infine, occorre ricordare che è richiesto che il gruppo di giovani proponenti “esista” (nel senso che i suoi componenti si conoscano e abbaino condiviso la scelta di presentare la loro idea progettuale) come gruppo prima della data di presentazione della proposta, in quanto il senso di questa opportunità è proprio quello di offrire a dei ragazzi che hanno una idea di poterla realizzare insieme e si suppone che il rappresentante legale sia delegato dagli altri membri del gruppo. Tale concetto mira inoltre a valorizzare la preparazione congiunta e la partecipazione attiva di almeno 4 persone che, ai sensi del Programma Erasmus sono il numero minimo sufficiente per costituire un “gruppo informale di giovani”. Per questi motivi la proposta progettuale dovrebbe descrivere le ragioni e le modalità che hanno indotto i giovani a far nascere un gruppo informale, le caratteristiche di ogni singolo partecipante del gruppo e il ruolo che ognuno di loro potrà svolgere nel caso in cui la proposta venisse approvata.

Il ragionamento sarebbe diverso se fosse stato sufficiente premiare l’idea di un singolo.

Nel prosieguo viene spiegato in che modo la non presenza delle informazioni sopra indicate compromette la positiva valutazione delle proposte.

In mancanza della completa identificazione (ivi compreso l’indirizzo di residenza che, come sopra indicato, deve corrispondere a quello indicato nel profilo –OID- del gruppo) del giovane che dal gruppo viene delegato a svolgere la funzione di rappresentante legale, la proposta viene considerata non ammissibile in fase di controllo formale di ammissibilità e dunque non verrà passata alla seconda fase della valutazione che è la valutazione qualitativa.

Da un punto di vista qualitativo, le informazioni sopra esposte sul significato di un gruppo informale, verranno analizzate e valutate. La mancata indicazione degli altri (almeno) 3 giovani, è un elemento di debolezza qualitativa. Non fornisce al valutatore alcuna garanzia che il gruppo abbia condiviso una idea progettuale che, in assenza di tali informazioni, potrebbe anche essere l’idea di una sola persona.

Ad integrazione di quanto sopra, si indicano alcuni ulteriori elementi di cui l’Agenzia terrà conto nella valutazione dei progetti presentati da gruppi informali, in quanto incidono sulla effettiva realizzabilità e dunque sulla valutazione qualitativa della proposta progettuale.

Come è stato accennato, il gruppo informale ha ragion d’essere in forza della realizzazione del progetto specifico e permette un coinvolgimento attivo dei giovani partecipanti anche in fase di ideazione e organizzazione del progetto. Nella descrizione progettuale, è richiesto di esplicitare il legame del gruppo informale con il territorio locale dove si svolge l’attività. Per tale ragione, il gruppo deve essere formato almeno da una parte dei giovani che partecipano alla mobilità e risulta difficilmente giustificabile la presenza, di una stessa persona in diversi gruppi informali, o addirittura che talvolta appare come componente di un gruppo informale e altre volte avente ruoli nell’ambito di organizzazioni strutturate.

Infine si sottolinea che non è coerente con le finalità di un gruppo informale, la presentazione, nel tempo, di più proposte progettuali diverse da parte dello stesso gruppo informale.

Si raccomanda di leggere attentamente e di seguire i suggerimenti sopra sviluppati.

Scarica la nota in pdf

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fondi europei

Progetti di tirocinio e di lavoro – 2^ scadenza 2020 posticipata

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ABSTRACT

Il Corpo Europeo di Solidarietà offre ai giovani europei (18-30 anni) opportunità di   tirocinio e/o di lavoro nel proprio paese di residenza o in un altro paese ammissibile. Il Corpo Europeo di Solidarietà propone un’esperienza stimolante e autorevole per i giovani, aiutandoli a migliorare le loro capacità ed esperienze, facilitando così la loro occupabilità e la transizione nel mercato del lavoro. L’iniziativa mira a riunire giovani che vogliano costruire una società più inclusiva e consentire ai datori di lavoro di trovare le competenze di cui hanno bisogno in un pool di giovani socialmente orientati e con variegate qualifiche che possono contribuire al futuro delle loro imprese o organizzazioni.

 

ENTE EROGATORE

Commissione europea – Youth

 

SCADENZA

La scadenza, inizialmente fissata al 30/04/2020, viene posticipata al 07/05/2020

 

LINK AL PROGRAMMA

 

OBIETTIVO

Il Corpo Europeo di Solidarietà offre ai giovani europei (18-30 anni) opportunità di   tirocinio e/o di lavoro nel proprio paese di residenza o in un altro paese ammissibile. Il Corpo Europeo di Solidarietà propone un’esperienza stimolante e autorevole per i giovani, aiutandoli a migliorare le loro capacità ed esperienze, facilitando così la loro occupabilità e la transizione nel mercato del lavoro. L’iniziativa mira a riunire giovani che vogliano costruire una società più inclusiva e consentire ai datori di lavoro di trovare le competenze di cui hanno bisogno in un pool di giovani socialmente sensibili e con variegate qualifiche che possono contribuire al futuro delle loro imprese o organizzazioni.

 

AZIONI FINANZIABILI

Le proposte possono comprendere una o più delle attività che seguono diversamente combinate.

  • Tirocinio: Il tirocinio consiste in un periodo di pratica lavorativa a tempo pieno, da 2 a 6 mesi (escluso il tempo di viaggio), retribuita dall’organizzazione che impiega il giovane partecipante al Corpo europeo di solidarietà. Il tirocinio è rinnovabile una volta sola per una durata complessiva di 12 mesi all’interno della stessa organizzazione. Deve includere una componente di apprendimento e formazione ed essere basato su un contratto scritto, siglato all’inizio del tirocinio in conformità con la normativa vigente nel Paese in cui il tirocinio si svolge. I tirocinanti devono essere remunerati in linea con il quadro normativo nazionale per i tirocinanti. I tirocinanti devono essere remunerati anche se ciò non è obbligatorio secondo il quadro normativo nazionale.
  • Lavoro: consiste in attività di solidarietà a tempo pieno, per un periodo da 3 a 12 mesi (escluso il tempo di viaggio), retribuita dall’organizzazione che impiega il partecipante al Corpo europeo della solidarietà. Deve comprendere una componente di apprendimento e formazione ed essere basato su un contratto di lavoro scritto che rispetti i termini e le condizioni di lavoro definiti dalla normativa nazionale e dai contratti collettivi applicabili nel Paese in cui il lavoro viene svolto (incluse le condizioni salariali minime).
  • Attività complementari ( 10% del budget): il progetto può contemplare anche l’organizzazione di attività complementari intese al raggiungimento dei suoi obiettivi e al consolidamento dei suoi effetti sistemici a livello locale, regionale e/o europeo. Le attività complementari possono includere job shadowing, incontri, workshop, conferenze, seminari, corsi di formazione, coaching ecc.
  • Visite di programmazione preliminare (VPP): il proponente può richiedere una visita di programmazione preliminare di massimo 2 giorni (esclusi i giorni di viaggio) che preveda 1 solo partecipante. Il numero di partecipanti può essere incrementato a condizione che tutti i partecipanti aggiuntivi siano volontari con minori opportunità.

 

DESTINATARI

Giovani tra i 18 e i 30 anni legalmente residenti in un paese aderente o in un paese partner e registrati al Portale del Corpo Europeo di Solidarietà.

Un partecipante può impegnarsi in un solo tirocinio o lavoro del Corpo europeo di solidarietà. In casi debitamente giustificati, i partecipanti che hanno completato un tirocinio o un lavoro nel paese di residenza possono successivamente impegnarsi in un’attività transnazionale di tirocinio o di lavoro. Il contrario non è possibile. In ogni caso il tempo totale non deve superare i 12 mesi.

 

DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE

 889.030 euro.

 

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Sono riconosciuti i costi per il supporto organizzativo, vitto, alloggio e trasporto locale durante la mobilità (in base al costo della vita nel Paese di destinazione ed ai giorni di permanenza), nonché le spese per la copertura assicurativa, i costi per l’inclusione di soggetti con minori opportunità e il viaggio dei partecipanti, costi eccezionali, costi della VPP, costi per le attività complementari, supporto linguistico.

Maggiori informazioni sulla Guida per i proponenti.

 

TEMPI E MODALITA’ DI EROGAZIONE
  • Pre-finanziamento: un prefinanziamento pari all’80% della sovvenzione sarà versato al beneficiario entro 30 giorni dalla data in cui l’ultima delle due parti avrà firmato l’accordo, a condizione che tutte le garanzie richieste siano state presentate.
  • Pagamento finale: l’Agenzia Nazionale stabilirà l’importo del pagamento finale da erogare al beneficiario sulla base del calcolo della sovvenzione finale entro 60 giorni dalla presentazione del report finale. Se l’ammontare erogato è superiore al calcolo finale, il beneficiario sarà tenuto a rimborsare l’importo pagato in eccesso attraverso un ordine di recupero.

 

MODALITA’ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE

E’ un’azione decentrata. I progetti vanno presentati all’Agenzia nazionale Giovani (ANG) responsabile del settore GIOVENTÙ.

Durata del progetto: da 6 a 24 mesi

I passaggi per partecipare al bando sono:

  • Leggere attentamente la Guida al Programma che fornisce infatti indicazioni dettagliate sulle diverse azioni del bando, sulle priorità, sull’entità del finanziamento e sulla procedura per la presentazione delle proposte di progetto. La “Guida” è, infatti, parte integrante del bando e fornisce indicazioni dettagliate sulle singole azioni che vengono finanziate, le priorità, il cofinanziamento e la procedura per la presentazione delle proposte di progetto.
  • Il Portale europeo del partecipante, URF Unique registration Facility viene sostituito dalla nuova piattaforma Erasmus+ and European Solidarity Corps Platform. Quello che finora era il codice PIC , Personal Identification Code, diventa OID, Organisation ID. Se l’organizzazione ha già partecipato a progetti Erasmus + o dell’European Solidarity Corps gestite da un’Agenzia Nazionale e ha già un PIC, non deve registrarsi di nuovo, poiché il relativo OID è già stato creato.
  • Compilare il Formulario (e-Form);
  • Inviare il formulario e relativi allegati online.

Identificativo bando: EAC/A03/2019

 

DOMANDE PER IL QUALITY LABEL

Le domande per il Quality Label del Corpo Europeo di Solidarietà non hanno una data di scadenza e possono essere presentate in maniera continuativa all’Agenzia Nazionale del proprio Paese di provenienza (si tratta delle Agenzie nazionali Erasmus+ responsabili del settore “Gioventù”), oppure, a seconda del profilo dell’organizzazione, all’Agenzia esecutiva EACEA.

 

LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO

In italiano perché il formulario va presentato alla propria Agenzia Nazionale. Nell’eform viene in genere richiesta solo una sintesi in inglese, francese o tedesco. La scelta di utilizzare una lingua veicolare (inglese, francese, ecc.) diversa dall’italiano richiede un elevato livello di conoscenza della lingua prescelta.

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Bando Music Moves Europe – Educazione e apprendimento musicale – scadenza posticipata

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ABSTRACT

L’obiettivo generale di questo bando – nel quadro dell’azione preparatoria “Music Moves Europe” – è quello di identificare e supportare approcci innovativi per promuovere almeno 8 progetti che favoriscano l’apprendimento della musica attraverso la cooperazione tra il settore dell’istruzione e quello musicale.

L’azione preparatoria “Music Moves Europe” mira a rafforzare la diversità e il talento della musica europea e definire un “sostegno settoriale alla musica” come nuovo elemento per il prossimo programma Europa Creativa post-2020.

 

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – DG Educazione e Cultura

 

SCADENZA

La scadenza, inizialmente fissata al 6/04/2020, viene posticipata al 30/04/2020

 

OBIETTIVO

Le proposte dovrebbero dimostrare il loro contributo all’obiettivo generale perseguendo i due seguenti obiettivi specifici:

  1. Promuovere la cooperazione tra l’educazione non formale / informale e il settore musicale al fine di favorire l’inclusione sociale, ovvero l’accesso all’apprendimento della musica per bambini/ragazzi con minori opportunità;
  2. Sviluppare progetti su piccola scala con un chiaro valore aggiunto europeo, per favorire lo scambio di buone pratiche e il trasferimento di know-how per progetti simili in altri paesi.

 

AZIONI FINANZIABILI

Il bando intende sostenere proposte che mettano in campo le seguenti attività (esempi non esaustivi):

  • Implementazione di almeno 8 approcci innovativi per favorire l’inclusione sociale, l’educazione e l’apprendimento informale/non formale della musica attraverso la cooperazione tra il settore dell’istruzione e quello musicale;
  • Dimostrazione di buone pratiche su come la cooperazione tra l’istruzione e il settore musicale possono favorire l’inclusione sociale, ovvero consentire a bambini, con minori opportunità, di avere accesso all’istruzione e all’apprendimento della musica. In questo ambito inclusione sociale significa, infatti, fornire il sostegno necessario a tutti i discenti in funzione dei loro bisogni, incluso quelli che appartengono a categorie svantaggiate sotto il profilo socio-economico, quelli provenienti da un contesto migratorio o quelli con esigenze speciali;
  • Promozione di forme sostenibili di cooperazione (ad es. creazione di reti) con una forte dimensione europea;
  • Sperimentazione di idee per un sostegno mirato all’educazione musicale nella prossima generazione di programmi di finanziamento UE dopo il 2020;
  • Contributi allo sviluppo di idee per l’educazione musicale come parte di un approccio europeo al settore della musica.

 

DESTINATARI

Alunni, insegnanti, bambini più svantaggiati, artisti e professionisti del settore musicale, musicisti.

PAESI AMMISSIBILI
  • UE 28: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
  • EFTA/SEE: Islanda e Norvegia
  • Paesi candidati e potenziali candidati: Albania, Bosnia-Erzegovina, Repubblica di Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia

 

SPECIFICHE SUI PAESI

Per i candidati britannici: tenere presente che, a seguito dell’entrata in vigore dell’accordo di recesso UE-Regno Unito12 il 1o febbraio 2020, in particolare gli articoli 127, paragrafo 6, 137 e 138, i riferimenti a persone fisiche o giuridiche residenti o stabilite in uno stato membro stato dell’Unione Europea devono essere intese come comprendente le persone fisiche o giuridiche residenti o stabilite nel Regno Unito. I residenti e le entità del Regno Unito possono pertanto partecipare a questo bando.

BENEFICIARI

Possono presentare progetti persone giuridiche pubbliche e private che dimostrino competenze pertinenti nei settori dell’istruzione e della musica e aventi conoscenze e capacità di organizzare progetti con una dimensione europea. Questi soggetti possono essere: autorità pubbliche (di livello nazionale, regionale, locale), scuole primarie e secondarie, scuole di musica, conservatori, locali di musica e organizzatori di festival, organizzazioni rappresentative del settore dell’istruzione e del settore musicale.

DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE
300.000 euro.

 

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Ciascun progetto potrà essere cofinanziato dall’UE fino all’80% dei costi totali ammissibili per un massimo di 30.000 euro.

La Commissione UE prevede di finanziare almeno 8 progetti.

 

TEMPI E MODALITA’ DI EROGAZIONE
  • Pre-finanziamento del 60% della sovvenzione verrà effettuato dopo che l’ultima delle due parti avrà firmato l’accordo, a condizione che tutte le garanzie necessarie vengono ricevute.
  • Pagamento finale: l’EACEA stabilirà l’importo del pagamento finale da versare al beneficiario sulla base della relazione e rendiconto finale. Se il totale dei pagamenti precedenti è superiore all’ammontare finale, il beneficiario sarà tenuto a rimborsare l’importo pagato in eccesso dalla Commissione attraverso un ordine di recupero.

 

MODALITA’ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE

I progetti possono essere presentati da un singolo proponente o da un consorzio costituito da almeno due soggetti, devono avere una durata massima di 15 mesi. Nel caso in cui una proposta sia presentata da un consorzio, tutti i membri del consorzio e tra questi il ​​coordinatore devono essere identificati all’atto della presentazione.

Tutta la documentazione necessaria per partecipare e le procedure per la submission della candidatura sono reperibili sulla pagina web dedicata al bando.

 

LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO

Sono ammissibili tutte le lingue ufficiali dell’Unione Europea.

CONTATTI DIRETTI EMAIL

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Bando per rafforzare la cultura della solidarietà in Europa durante la pandemia

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Fondazione Europea per la Cultura

SCADENZA

27 aprile 2020 (prima scadenza dell’anno)

PROMOTORE E OBIETTIVO DEL BANDO

La Fondazione Europea per la Cultura (ECF – European Cultural Foundation), ente nato nel 1954 a Ginevra, si impegna per rendere l’Europa un luogo più aperto, inclusivo e democratico, mettendo al centro del movimento di unificazione la cultura.

Nel frangente della crisi pandemica globale, il Fondo Europeo per la Cultura della Solidarietà è stato istituito in collaborazione con altre Fondazioni per sostenere iniziative culturali creative che rafforzino la solidarietà e la nozione di Europa come spazio comune in risposta all’attuale crisi ed alle sue ripercussioni.

PROGETTI FINANZIABILI

Possono essere presentate idee e iniziative che contribuiscano a:

  • accrescere la nozione di Europa come spazio pubblico aperto e condiviso, in un momento di presa di coscienza e di decisioni nazionali;
  • esprimere ed agire la solidarietà tra le persone e le comunità, al di là della chiusura dei confini;
  • condividere esperienze, conoscenze, competenze, storie, idee e risorse di solidarietà in tutta Europa;
  • sostenere l’interazione tra le persone e le comunità in un periodo di restrizione ai viaggi e distanziamento sociale;
  • mantenere la vita culturale e le esperienze sociali con un raggio d’azione europeo in tempi di lockdown in casa e preparare il terreno per un rilancio culturale dell’Europa dopo la crisi;
  • sviluppare nuovi approcci al lavoro culturale e nuove alleanze intersettoriali per far fronte alle attuali sfide poste dalle crisi.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Il bando è aperto a singole persone fisiche, gruppi e organizzazioni (organizzazioni non profit, enti pubblici e privati, liberi professionisti) del settore creativo, così come di altri settori della società: accedemico, educativo, ambientale, socio-assistenziale, dell’impresa sociale, della difesa dei diritti, etc.

Non vengono prese in considerazione proposte presentate da partiti politici.

RISORSE DISPONIBILI 

La Fondazione prevede tre fasce di finanziamento:

  • dai 5.000 ai 15.000 euro (5-10 progetti approvati per sessione);
  • dai 15.000 ai 30.000 euro (2-3 progetti approvati per sessione);
  • dai 30.000 ai 50.000 euro (1-2 progetti approvati per sessione).

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare è necessario compilare i campi del form online in inglese entro il 27 aprile 2020. Sono previste nuove sessioni di finanziamento nei prossimi mesi.

Vai alla pagina del bando, da cui è possibile scaricare le linee guida e accedere a tutte le risorse per partecipare.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

diventare europrogettista, mattia di tommaso

Diventare Europrogettista: “Tu che capisci di bandi…”

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Se stai leggendo questo articolo è perché certamente conosci già la tanto discussa figura dell’europrogettista. A volte sembra complicato spiegare di che cosa si tratti, ma scoprendolo poi non lo è affatto.

Lascia prima che mi presenti. Mi chiamo Mattia Di Tommaso, ho 35 anni e sono un europrogettista da più di dieci. Sono inoltre il presidente dell’associazione IDEA EUROPA, la prima in Italia che collega il mondo dei fondi europei con gli enti no profit.

Con la mia associazione mi occupo anche di svolgere corsi di formazione nel campo dell’europrogettazione, ed è proprio del mio concetto di formazione che oggi vorrei parlarti.

Lo dico spesso, ma credo sempre che sia importante ripeterlo.

Non si può insegnare qualcosa che non si sa fare.

Io non nasco come insegnante, non è mai stata la mia formazione. Possiamo dire che mi ci sono trovato un po’ per caso. Qualche anno fa infatti quando ho compreso il valore di saper scrivere un progetto europeo, e quando ho visto che moltissime persone, anche i miei più cari amici, mi chiedevano “ma tu che capisci di bandi, c’è qualcosa per me?” ho capito che era necessario informare e formare di più.

Questa domanda me l’hanno fatta tantissime volte, e tutt’oggi ricevo decine di mail al giorno di persone che mi chiedono se c’è possibilità di accedere a qualche fondo specifico.

Quello che dico sempre io è che non sono il juke-box dei bandi. Mi spiego meglio.

Le opportunità che offre la Commissione Europea sono davvero molteplici. Ci si possono passare giornate a fare uno scouting dei bandi preciso e dettagliato. Ogni call è diversa da un’altra, ogni bando ha delle regole proprie.

Per questo io reputo sempre che sia fondamentale fare una ricerca approfondita. Sembra che ci si possa perdere all’interno dei meandri del sito della Commissione Europea, e invece se si cerca bene, poi ci si ritrova sempre.

A me nessuno ha insegnato dove dovevo andare a cercare, l’ho imparato da solo.

E questo è stato proprio uno dei motivi per i quali ho iniziato a fare dei corsi di europrogettazione.

Per poter fornire una panoramica generale delle opportunità che ci sono, per far conoscere i principali programmi di finanziamento, per evidenziare la differenza che c’è tre fondi diretti e fondi indiretti (se leggi qui troverai qualche informazione utile).

Non solo per questo però, perché ci sono un mondo di cose nuove da imparare.

La fase davvero complessa, in cui tutti trovano sempre difficoltà, è quella successiva, quella della progettazione vera e propria, dell’analisi dei problemi, dell’individuazione degli obbiettivi e tante altre ancora (puoi trovare qui una guida a riguardo da scaricare).

È quando ho capito che non c’erano delle linee guida chiare, che nessuna delle persone che mi chiedeva informazioni sulla mia esperienza sapeva da dove partire, ho capito che era necessario fare della formazione di qualità.

Con qualità intendo il fatto che tutto ciò che viene insegnato provenga da metodologie testate. Tutto quello che insegno ai miei studenti, è quello che faccio io stesso nel mio lavoro e nella mia quotidianità di europrogettista.

Ho iniziato con i primi corsi in aula tanti anni fa, e più li facevo e più vedevo che i miei studenti ne uscivano entusiasti. Mi ringraziavano perché dicevano di non aver capito nulla fino a quel momento e che gli si era aperta davanti una nuova strada.

europrogettazione corso in aula mattia di tommaso

È per questo che ho deciso di specializzarmi anche nel settore della formazione. Perché mi sono reso conto che c’è bisogno di informazioni concrete, di metodologie provate, di case study che possano indirizzare gli studenti.

Ho iniziato a proporre dunque corsi sempre più mirati e precisi con la mia associazione Idea Europa, fino a giungere ad un importante momento: la nascita della mia Scuola di Europrogettazione, un luogo di apprendimento online.

Ho voluto creare un luogo virtuale in cui poter scambiare competenze e conoscenze. La prima cosa che ho fatto è stata creare una community gratuita su Facebook (se ancora non sei inscritto puoi procedere al seguente link) in cui condividere quotidianamente il mio lavoro e quello dei miei colleghi.

Ogni giorno condividiamo esperienze in merito a progetti già finanziati e realizzati, condividiamo consigli e raccontiamo nella pratica in che cosa consiste il nostro lavoro.

Parallelamente ho iniziato a creare i primi corsi online. Ed anche quella è stata una sfida per me.

Ero abituato a parlare davanti a tante persone del mio lavoro e delle mie strategie, ma farlo tramite video è un’altra cosa. Mi sono cimentato nei primi corsi ed anche in questo caso ho notato che i nostri studenti erano sempre entusiasti.

europrogettazione corso online mattia di tommaso

Chiaramente so che è un investimento quello di scegliere di formarsi, e per questo continuo a condividere anteprime gratuite e contenuti formativi anche all’interno della mia community.

Oggi mi trovo in un momento molto importante della mia vita professionale e non solo, perché da pochi giorni ho aperto le vendite del mio nuovo prodotto formativo, il più aggiornato di sempre.

Una masterclass ricca di contenuti, di esperienze, di case study, di vari docenti esperti.

È un corso che non consiglio a tutti, perché lo so che è un investimento, ma non parlo solamente in termini economici. L’investimento è soprattutto personale.

Sì, perché un percorso del genere ti spinge a metterti in gioco, a studiare tutti i giorni, a non perdere il filo, a restare aggiornato, a mettere in pratica ciò che hai appena ascoltato durante la lezione, a prendere carta e penna e prendere appunti, a rilegge, a fare proprie tutte quelle informazioni che prima sembravano un’altra lingua.

È un investimento professionale, perché quando abbiamo bisogno di far crescere la nostra realtà associativa (se ci occupiamo del mondo del no profit) o vogliamo fornire maggiori servizi ad un nostro cliente (se siamo dei professionisti) dobbiamo poi essere pronti a questo salto importante.

È una continua sfida. E lo so che non è semplice, ma se si desidera crescere, è necessario affrontarla.

Se sei interessato a scoprire di più, ti lascio il link al corso.

Altrimenti ti aspetto comunque all’interno della mia community.

Ti auguro che il mondo dell’europrogettazione possa dare anche a te tutto quello che ha dato a me: crescita umana e professionale da ogni punto di vista.

 

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europrogettazione i 5 errori più frequenti

Guida all’europrogettazione: I cinque errori più frequenti

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Se stai leggendo questa guida sicuramente ti interessa il mondo della progettazione europea e desideri apprendere sempre più competenze e conoscenze.

Bene, sei nel posto giusto.

Lascia prima che mi presenti. Mi chiamo Mattia Di Tommaso, ho 35 anni e sono un europrogettista. Sono inoltre il presidente dell’associazione di promozione sociale IDEA EUROPA, il primo ente in Italia che collega gli enti no profit con il mondo dei fondi europei.

Vorrei parlarti oggi dei principali errori che è facile compiere durante la scrittura di un progetto europeo.

Non è una lista ufficiale e neanche una guida che troverai da qualche altra parte su internet, perché tutto quello che stai per leggere si basa sulla mia esperienza diretta e su quella dei miei colleghi.

Negli ultimi dieci anni infatti abbiamo inviato centinaia di progetti, ed alcuni di essi sono stati spesso respinti, come è normale che sia, quando si è alle prime armi.

Oggi però non sono più alle prime armi e so perfettamente quali sono i passaggi da seguire per evitare quanto più possibile di ricevere una bocciatura.

Posso darti queste informazioni perché ogni volta che un progetto non viene approvato, la Commissione Europea invia il punteggio e le motivazioni relative ad esso, comprese delle indicazioni da correggere.

In questo modo è più semplice ripartire dal progetto già scritto e cercare di correggersi sempre.

La lista di errori che ti sto per presentare proviene dunque dalla mia direttissima esperienza. Ho raccolto, infatti, quelle che sono state le motivazioni più frequenti che io e i miei colleghi abbiamo ricevuto e ne ho fatto un elenco.

Ecco a te i cinque errori da evitare.

 

  • CONFONDERE L’OBIETTIVO CON LO STRUMENTO

Spesso durante i miei corsi, molti studenti mi dicono “Ho un’idea bellissima, voglio realizzare un festival”. Bene. Sono sempre molto contento quando vedo l’entusiasmo di chi desidera concretizzare le proprie idee e le proprie ambizioni, che magari coltiva da anni, ma non posso fare a meno di bloccare l’entusiasmo a farli riflettere su una cosa.

Qual è l’obiettivo del progetto? L’obiettivo non può essere organizzare un festival, quello è lo strumento mediante il quale si raggiunge l’obiettivo.

La bravura di un bravo europrogettista sta nell’individuare i giusti obiettivi, che siano pertinenti ovviamente al programma di riferimento, per poi inserire all’interno del progetto tutti gli strumenti che più desidera mettere in atto per raggiungerlo.

 

  • PROPORRE UNA ANALISI DEI PROBLEMI POCO CHIARA

Questo è un punto centrale per me, ne parlo spessissimo durante i miei corsi perché percepisco che c’è sempre molto interesse. L’analisi dei problemi è una fase molto importante, e per svolgerla io e i miei colleghi utilizziamo uno strumento molto importante: l’albero dei problemi.

Saper analizzare il proprio contesto di riferimento e comprendere se un problema sia davvero reale o sia solo una nostra percezione, è fondamentale. Spesso ci può sembrare che un determinato fenomeno assume alcune caratteristiche, quando invece nella concretezza dei fatti non lo è.

Bisogna dunque interrogare il nostro target di riferimento, i nostri stakeholders, per avere una panoramica che sia quanto più attinente alla realtà possibile.

  • NON EVIDENZIARE LA VOCAZIONE EUROPEA DEL PROGETTO

Questo è un altro zoccolo duro della progettazione europea.

Seppure infatti hai svolto un’analisi dei problemi impeccabile ed hai certo evidenziato un bisogno reale che è necessario colmare, potrebbe comunque non bastare.

Perché dico questo?

Perché il problema o il bisogno che evidenzi deve essere un problema comune e che anche altre realtà europee sentono e condividono.

Se chiedi finanziamenti alla Commissione Europea, il tuo progetto deve giustamente avere delle ambizioni europee. Deve poter puntare ad un miglioramento della comunità tutta, e non solo della tua singola realtà locale.

Dunque è importante individuare quegli enti che come te siano allineanti sulla tua stessa mission e sentano i tuoi stessi bisogni anche nel resto d’Europa (e qui si evidenzia anche l’importanza del partenariato su cui puoi trovare parecchie cose già scritte da me).

  • NON PROPORRE UN PROGETTO TROPPO AMBIZIOSO

Tutti abbiamo sempre meravigliose ambizioni. È ciò che mi ha spinto ad entrare nel mondo dell’associazionismo e successivamente in quello dei fondi europei.

La maggior parte dei progetti che ho presentato nella mia vita hanno tutti uno sfondo e uno scopo sociale e di inclusione per le classi più svantaggiate. Bene.

Sono sicuro che anche tu hai delle ambizioni che ti indirizzano in questo senso.

Ma l’importante è non lasciarci accecare dalle nostre ambizioni. Perderemmo il senso della realtà.

Tutti quanti – almeno mi auguro tutti quelli che stanno leggendo questa guida – desiderano la pace nel mondo ad esempio. È reale secondo te poter raggiungere la pace nel mondo con un progetto europeo? Mi dispiace deluderti ma la risposta è no.

Bisogna rimanere sempre sul concreto, non perdere di vista l’obiettivo e per questo circoscriverlo, renderlo realizzabile, raggiungibile. Un obiettivo che non sia raggiungibile, non è un obiettivo, è un’utopia.

Fai attenzione a questo, perché i primi tempi era proprio una delle cose che la Commissione Europea mi ha più contestato. Tante ambizioni e poca concretezza per poterle rendere realtà.

  • NON PROPORRE UN PROGETTO CHE SIA SOSTENIBILE OLTRE IL LUNGO PERIODO

Eccoci giunti al quinto errore più ricorrente di quelli che ho compiuto durante la mia carriera di europrogettista.

I progetti, come spero tu sappia, hanno una durata, con delle specifiche date di inizio e di fine.

Proporre un progetto che, il giorno dopo la data di fine, smette di produrre risultati e benefici non è conveniente.

Dobbiamo fare il modo che il nostro progetto si sviluppi anche dopo la durata del finanziamento.

Lo so che sembra difficile, ed è anche questa la parte bella della progettazione: elaborare strategie e tecniche per realizzare ciò che più abbiamo a cuore.

E con quest’ultimo finisce la mia hit parade degli errori.

Li ho compiuti tutti. Ed anche molti altri.

Eppure oggi sono qui ad insegnare teorie e tecniche di europrogettazione a centinaia di studenti che ottengono ottimi risultati e presentano progetti che spesso vengono approvati.

Ti dico questo per incoraggiarti. Per farti comprendere che solo tu, con il tuo studio, la tua ricerca, la tua passione, i tuoi sacrifici, puoi raggiungere i risultati a cui tanto ambisci.

Puoi davvero diventare un europrogettista di successo, e non serve una laurea, non servono master. Serve l’impegno e la costanza.

Certo farti aiutare da chi ne sa di più, può consentirti di avere una marcia in più. Di evitare gli errori magari riuscendo a vincere anche alla prima presentazione.

Ma non c’è niente che tu non possa fare da solo.

Io l’ho fatto e ci sono riuscito ed è proprio per questo che voglio far conoscere a tutti la mia esperienza. Perché mi ha cambiato la vita e perché non è vero, come purtroppo leggo spesso sui social, che i fondi europei sono inaccessibili.

I fondi europei sono accessibilissimi e ti consentono di entrare in un mondo nuovo che può solamente farti crescere umanamente e professionalmente.

Nel frattempo ti invito nella mia community gratuita, in cui condivido sempre contenuti gratuiti – come questa guida che stai leggendo. Clicca qui per accedere.

Ti lascio inoltre il link al mio più nuovo e completo prodotto di formazione appena uscito sul mercato. Perché può esserti utile capire quanta strada si può fare.

Che tu voglia seguire un corso o che tu voglia procedere da autodidatta, ti auguro buono studio. Perché quello è fondamentale.

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Scadenza 23 aprile per i partenariati strategici Erasmus+, Azione Chiave 2

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Abbiamo ricevuto molte richieste in questo periodo e speriamo che questa scadenza Erasmus+ porti molti nuovi progetti di Partenariati strategici per l’innovazione e per lo scambio di buone pratiche e Partenariati per lo scambio tra scuole.
Ci auguriamo che la proroga della scadenza sia servita per lavorare con i partner alla qualità dei progetti e per curarne in dettaglio ogni aspetto.

Vi ricordiamo la SCADENZA KA2 PARTENARIATI SCUOLE: giovedì 23 aprile, ore 12.00 (ora di Bruxelles)

Lo staff dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE lavora in modalità “agile” da casa ma sarà garantita l’assistenza in tempi stretti tutte le richieste relative alle nuove candidature tramite webform. In caso di ultimi dubbi, vi invitiamo a preferire il messaggio via email rispetto al telefono.

Giovedì, giorno della scadenza , non sarà possibile attivare l’helpdesk telefonico straordinario ma vi assicuriamo che tutti gli indirizzi email generali sono sempre attivi e  seguiti costantemente da tutto lo staff KA2, in tutti i settori di nostra competenza:

Scuola – Università – Educazione degli Adulti

Insieme a un grande in bocca al lupo, arriva la raccomandazione, ormai di rito: non aspettate l’ultimo momento per effettuare l’invio della candidatura via webform!

La scadenza è alle ore 12 precise. Il sistema è comune a tutti i paesi  del Programma e potrebbero verificarsi problemi tecnici per i molti contatti in contemporanea.

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Come registrare il proprio ente sul sito della Commissione Europea

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Dal 22 ottobre 2019 è operativo un nuovo sistema di registrazione delle organizzazioni/enti/gruppi di giovani che desiderano partecipare alle Azioni decentrate del programma Erasmus+ e alle attività del Corpo europeo di solidarietà.

Di cosa si tratta
Le organizzazioni/enti/gruppi di giovani intenzionati a presentare progetti a livello decentrato, cioè alle Agenzie Nazionali del proprio Paese, si registrano in una nuova Piattaforma che sostituisce il precedente Portale dei Partecipanti; attraverso di essa ogni organizzazione/ente/gruppo può gestire le informazioni fornite alla registrazione e presentare progetti alle Agenzie Nazionali.
La Piattaforma Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà è, d’ora in avanti, l’unico strumento per la registrazione e la partecipazione delle organizzazioni/enti/gruppi di giovani ai due Programmi a livello decentrato.Come funziona

  • Se un’organizzazione/ente/gruppo di giovani desidera partecipare per la prima volta ad un’Azione di Erasmus+ o ad un’attività del Corpo europeo di solidarietà gestita da un’Agenzia nazionale, può registrarsi sulla nuova Piattaforma Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà. Alla registrazione ottiene il codice ID Organizzazione (denominato OID).
  • I gruppi informali di giovani interessati a realizzare Progetti di solidarietà nell’ambito di Corpo europeo di solidarietà devono registrarsi nella nuova Piattaforma e ottenere un singolo ID Organizzazione (OID).
  • Se un’organizzazione/ente/gruppo di giovani ha già partecipato ad Azioni Erasmus+ o attività del Corpo europeo di solidarietà gestite da un’Agenzia nazionale, e pertanto possiede già un codice PIC, non deve registrarsi di nuovo. A questi partecipanti è già stato automaticamente assegnato un codice ID Organizzazione (OID). Per trovare il proprio OID basta utilizzare il campo Ricerca avanzata nella nuova Piattaforma Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà.
  • Se un’organizzazione/ente intende continuare a partecipare o partecipare per la prima volta alle Azioni del programma Erasmus+ gestite a livello centralizzato dall’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA), deve utilizzare il codice PIC e deve gestire le informazioni correlate nell’ambito del Funding and Tenders Portal.
  • Un’organizzazione/ente/gruppo di giovani che intende partecipare sia alle Azioni centralizzate che alle Azioni decentrate dei Programmi deve possedere entrambi i codici (PIC e ID Organizzazione) e usarli in maniera appropriata.

In sintesi, il PIC esistente a 9 cifre (Codice identificativo del partecipante) resta valido e viene utilizzato per identificare le organizzazioni/enti solo nei progetti presentati dall’EACEA.
Il nuovo ID Organizzazione (OID) viene introdotto e utilizzato per identificare le organizzazioni/enti/gruppi di giovani nei progetti presentati ad un’Agenzia nazionale.

Eccezione

Per poter inviare la domanda di Quality Label nell’ambito del Corpo europeo di solidarietà alla propria Agenzia Nazionale, l’organizzazione/ente deve avere sia il codice PIC, che si ottiene registrandosi al Funding & Tender opportunities Portal, sia il codice ID Organizzazione (OID), che si ottiene registrandosi a Piattaforma Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà.

Documenti utili

Nell’introdurre la nuova Piattaforma di registrazione la Commissione europea ha prodotto alcuni strumenti di lavoro per l’utenza, di seguito elencati:

 

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