Bandi in scadenza. News del 18 aprile 2020

[vc_row][vc_column][dfd_accordion style=”style-1″ active_section=”0″ font_size=”14″ icon_size=”14″][vc_tta_section title=”Bando Socio Sanitario 2020 – povertà sanitaria e nuove dipendenze al Sud – scadenza prorogata” tab_id=”1586337310259-e824ff87-0180″][vc_column_text]

ENTE EROGATORE

Fondazione CON IL SUD

SCADENZA

22 maggio 2020 alle ore 13.00

OBIETTIVI 

La Fondazione CON IL SUD con la quarta edizione del Bando Socio Sanitario invita le organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia a presentare proposte per sostenere interventi di contrasto alla povertà sanitaria e la sperimentazione di cure specifiche per le “nuove dipendenze” (problematiche come il gioco d’azzardo patologico, lo shopping compulsivo, la cosiddetta “new technologies addiction”).

Saranno pertanto sostenuti progetti ‘esemplari’ che, mediante la stretta collaborazione di enti pubblici e privato sociale, sviluppino sistemi integrati di servizi socio-sanitari, anche a bassa soglia, che sappiano coniugare la risposta ai bisogni primari ad un’azione di ascolto, accompagnamento e presa in carico delle persone in condizioni di marginalità, anche in connessionecon esperienze di mutualità ‘comunitaria’.

LINEE DI INTERVENTO

Il Bando prevede due distinte lineedi intervento:

A) Sviluppo di sistemi innovativi e integrati di accesso alle cure per soggetti in condizioni di povertà sanitaria:

  • implementazione e/o potenziamento di servizi socio-sanitari di tutela della salute, per le fasce di popolazione più deboli o che hanno difficoltà ad accedere al Servizio Sanitario Nazionale, in termini di innovazione e presa in carico del singolo e, ove presente, dell’intero nucleo familiare;
  • implementazione e/o potenziamento di servizi di prossimità e punti di accesso;
  • integrazione di servizi frammentati in un’ottica di continuità assistenziale anche attraverso l’attivazione di sinergie tra privato sociale e istituzioni.

B) Sperimentazione di metodologie alternative di cura per le nuove dipendenze:

  • implementazione e/o potenziamento di servizi di cura adeguati con l’obiettivo di offrire risposte efficaci alle persone prese in carico e di generare un positivo e duraturo cambiamento nel contesto territoriale di riferimento attraverso la creazione di una adeguata rete territoriale di supporto;
  • piani individualizzati di presa in carico e cura dei soggetti con dipendenze comportamentali e delle loro famiglie, anche attraverso la promozione di gruppi di auto-mutuo-aiuto e altre forme innovative di sostegno;
  • attività di educazione e prevenzione volte alla riduzione dei fattori di rischio e al rafforzamento delle capacità personali di risposta e protezione, anche attraverso collaborazioni con gli istituti scolastici, lo sviluppo di reti di sostegno e il potenziamento di forme di socializzazione primaria e secondaria.

Ogni proposta dovràintervenire solo su una delle due linee di intervento previste.

I progetti dovranno durare un minimo di 24 e un massimo di 48 mesi.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Le proposte dovranno essere formulate da partenariati composti da almeno tre organizzazioni che comprendano:

  • un “Soggetto responsabile” che sia un’organizzazione senza scopo di lucro,
  • l’ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari del territorio in cui si vuole intervenire
  • almeno un altro partner del Terzo Settore.

Gli “Altri soggetti della partnership” potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, al mondo delle istituzioni, delle università, della ricerca e del mondo economico.

N.B. Sarà valutato positivamente il coinvolgimento di partner tecnici che dimostrino competenza ed esperienza sia nell’ambito che nel territorio di intervento, e che abbiano maturato pregresse esperienze di collaborazione con gli altri soggetti del partenariato.

DOTAZIONE FINANZIARIA ED AMMONTARE DEI CONTRIBUTI

Lo stanziamento complessivo per il Bando è pari a 4,5 milioni di euro. Nello specifico:

  • 3 milioni di euro per la linea di intervento A), con contributo massimo richiedibile per proposta di progetto pari a € 600.000;
  • 1,5 milioni di euro per la linea di intervento B) con contributo massimo richiedibile per proposta di progetto pari a € 300.000.

Le proposte di progetto devono prevedere una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI PROGETTO

Le proposte di progetto, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente on line, entro, e non oltre, le ore 13:00 del 22 maggio 2020 (scadenza prorogata rispetto alla precedente dell’8 aprile a causa dei disagi provocati dal coronavirus), attraverso la piattaforma CHÀIROS.

Vai alla pagina dedicata al bando sul sito web della Fondazione da cui è possibile scaricare il testo integrale del Bando e i formulari.

 

 

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TITOLO

Asse Progress – Incubatori per l’imprenditoria inclusiva e sociale – scadenza posticipata

 

ABSTRACT

L’obiettivo del bando è mobilitare le reti esistenti di incubatori di imprese per estendere il loro raggio d’azione all’imprenditoria inclusiva e sociale. I progetti proposti, quindi, devono essere centrati su attività che promuovono i concetti di “imprenditoria inclusiva e sociale” tra tutte le singole organizzazioni membri della rete o del consorzio di reti. Le attività devono concentrarsi in particolare sul trasferimento di conoscenze e sullo sviluppo di capacità tra le organizzazioni associate, in modo che siano preparate a lavorare con i potenziali imprenditori dei settori target.

 

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – DG Occupazione, Affari Sociali & Inclusione

 

SCADENZA

La scadenza, inizialmente fissata al 30/04/2020, viene posticipata al 25/05/2020

 

LINK AL PROGRAMMA

OBIETTIVO

L’obiettivo del bando è mobilitare le reti esistenti di incubatori di imprese per estendere il loro raggio d’azione all’imprenditoria inclusiva e sociale. Attraverso il finanziamento i membri della rete acquisiranno conoscenze in merito a:

  • i concetti di imprenditoria inclusiva e sociale e il valore aggiunto dell’integrazione di questi concetti nel loro lavoro;
  • le principali sfide specifiche dei gruppi sottorappresentati nell’imprenditoria e degli imprenditori sociali;
  • le metodologie necessarie per lavorare efficacemente con questi gruppi target (tra cui metodi di lavoro specifici del gruppo target, metodi di comunicazione, misurazione dell’impatto sociale, conoscenza delle reti di supporto disponibili e dei programmi di finanziamento specifici);
  • programmi, reti, organizzazioni e piattaforme europee e internazionali in questi settori.

 

AZIONI FINANZIABILI

Le proposte dovranno essere centrate su attività che promuovono i concetti di “imprenditoria inclusiva e sociale” tra tutte le singole organizzazioni socie della rete o del consorzio di reti. Le attività devono concentrarsi in particolare sul trasferimento di conoscenze e sullo sviluppo di capacità tra le organizzazioni associate, in modo che siano preparate a lavorare con i potenziali imprenditori dei settori target.

Tipologia di attività (elenco non esaustivo):

  • raccolta, produzione e diffusione di materiale informativo pertinente;
  • visite di studio e scambio di buone pratiche;
  • attività di formazione, webinar, seminari, conferenze;
  • servizi di sostegno alle imprese per imprenditori sociali e inclusivi, incluso toolkit, modelli, manuali e altro materiale di supporto;
  • azioni volte a creare e migliorare i collegamenti con gli stakeholder dell’imprenditoria sociale e inclusiva;
  • azioni di sensibilizzazione e diffusione tra i membri della rete e verso un pubblico più ampio.

 

DESTINATARI

Imprenditori sociali

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TITOLO

Promozione e protezione dei diritti delle persone con disabilità

 

ABSTRACT

Il bando intende sostenere attività specifiche degli stakeholder attivi nell’attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e supportare le iniziative della Commissione europea, in corso e future, sulla disabilità, tra cui l’attuazione della Strategia europea sulla disabilità e del Pilastro europeo dei diritti sociali, in particolare i principi:

1 – Istruzione, formazione e apprendimento permanente

12 – Protezione sociale

17 – Inclusione delle persone con disabilità

19 – Alloggi e assistenza per i senzatetto

20 – Accesso ai servizi essenziali

 

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – DG Occupazione, Affari Sociali & Inclusione

 

SCADENZA

01/06/2020

 

LINK AL PROGRAMMA

OBIETTIVI

  • Promuovere la raccolta, lo scambio e la diffusione di buone pratiche innovative per la promozione e la protezione dei diritti delle persone con disabilità e per la loro inclusione attiva e piena partecipazione nella società, tenendo conto delle tendenze socio-economiche quali l’invecchiamento della popolazione e la digitalizzazione.
  • Colmare le lacune esistenti nei dati relativi alla situazione delle persone con disabilità in ambiti specifici quali, ad esempio, la deistituzionalizzazione e la vita indipendente, la protezione sociale, l’istruzione, i mercati dell’accessibilità o la fornitura di servizi di tecnologia per l’assistenza.

 

AZIONI FINANZIABILI

Sostegno a progetti per la promozione e la protezione dei diritti delle persone con disabilità attraverso:

  • Studi, ricerche, analisi, sondaggi, valutazioni, raccolta di dati e statistiche;
  • Sviluppo di metodologie comuni e, se del caso, indicatori o parametri di riferimento; elaborazione e pubblicazione di guide, report e materiale didattico;
  • Apprendimento reciproco, peer review, workshop, conferenze e incontri di esperti;
  • Attività di formazione, eventi di formazione dei formatori, sviluppo di strumenti di formazione online o altri moduli di formazione;

Attività di sensibilizzazione e divulgazione, quali individuazione e scambio di buone pratiche, approcci ed esperienze innovativi, campagne mediatiche, raccolta e pubblicazione di materiali per la diffusione di informazioni sul programma e i suoi risultati, sviluppo, funzionamento e manutenzione di sistemi e strumenti che utilizzano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

 

DESTINATARI

Disabili, Senzatetto, Operatori socio-assistenziali e sanitari, stakeholders, insegnanti, decisori politici

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TITOLO

Youth4Regions: concorso per aspiranti giovani giornalisti

 

ABSTRACT

Youth4Regions è un programma della Commissione europea per aiutare gli studenti di giornalismo e i giovani giornalisti a scoprire che cosa fa l’UE nella loro regione.

 

ENTE EROGATORE

Commissione Europea –- DG Politica regionale e sviluppo urbano

 

SCADENZA

13/07/2020

 

LINK AL BANDOOBIETTIVO

Aiutare gli studenti di giornalismo e i giovani giornalisti a scoprire che cosa fa l’UE nella loro regione.

 

AZIONI FINANZIABILI

Tra le candidature ricevute saranno selezionati 33 vincitori, che saranno invitati a Bruxelles durante la Settimana europea delle regioni e delle città, in programma nel mese di ottobre, dove potranno seguire corsi di formazione, avere giornalisti affermati come tutor e lavorare con loro in sala stampa e visitare le istituzioni dell’UE e le organizzazioni dei media. I candidati selezionati si contenderanno anche il premio Megalizzi – Niedzielski per aspiranti giornalisti.

È necessario inviare un breve articolo (400-1000 parole) o un breve reportage video (2-3 minuti) raffigurante un progetto cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (incluso Interreg) o dal Fondo di coesione, su una tematica a scelta.

 ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

La Commissione copre i viaggi e l’alloggio. La maggior parte dei pasti viene fornita durante la Settimana europea delle regioni e delle città.

 

MODALITA’ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE

I criteri per la presentazione della candidatura sono: avere cittadinanza europea o dei paesi limitrofi, avere dai 18 ai 30 anni e poter dimostrare un reale interesse per il giornalismo attraverso studi e / o esperienze di lavoro. Le domande degli ex partecipanti non sono accettate.

Maggiori informazioni sul sito web del premio indicato in link al bando.

 

LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO

Gli articoli/video possono essere scritti/realizzati in qualsiasi lingua dell’Unione ma è necessario allegare la traduzione in inglese.

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ENTE EROGATORE

Elrha

SCADENZA

4 maggio 2020

PROMOTORE E FINALITÀ DEL BANDO

Elrha è una charity con sede a Londra che opera per trovare soluzioni attraverso la ricerca e l’innovazione alle complesse problematiche umanitarie.

Il bando incentrato sulla risposta al Covid-19 nei contesti umanitari intende finanziare progetti di ricerca sulla sanità pubblica, in modo favorire l’elaborazione di risultati solidi che siano in grado di contribuire all’efficacia delle attuali risposte umanitarie e di porre delle basi per meglio rispondere a focolai di analoghe malattie infettive in futuro.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

I progetti di ricerca devono riguardare contesti umanitari nei Paesi a medio-basso reddito (elencati nella lista elaborata dal DAC dell’OCSE) e riguardare uno dei seguenti ambiti:

  • Soluzioni innovative
  • Supporto alla fornitura di assistenza sanitaria già esistente
  • Previsione di focolai di infezione
  • Scienze sociali e del comportamento
  • Coordinamento e condivisione

I progetti dovranno avere come destinatari:

  • Rifugiati o sfollati nei campi, contesti umanitari urbani o persone colpite da conflitti
  • Sistemi sanitari e operatori sanitari impegnati nella risposta al Covid-19

Le proposte dovranno dimostrare in che modo la ricerca proposta è fattibile nel contesto di restrizioni di viaggio e di movimento e in che modo è possibile condurre una ricerca rapida. Laddove la ricerca si svolga direttamente con le popolazioni colpite da Covid-19, lo studio dovrà includere un piano di mitigazione del rischio, evidenziando ad esempio come verranno rispettate le misure di distanziamento sociale e come verrà rispettata la privacy dei partecipanti alla ricerca.

N.B. Questo bando NON finanzia ricerca per lo sviluppo di vaccini, terapie e diagnostica.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono presentare domanda enti di ricerca situati in ogni parte del mondo. Il team di ricerca dovrà dimostrare di avere una comprovata esperienza nel campo ed includere ricercatori e partner umanitari (ONG nazionali ed internazionali, organizzazioni della società civile, agenzie delle Nazioni Unite e/o istituzioni pubbliche).

RISORSE ED ENTITÀ DEI CONTRIBUTI

Non è previsto un tetto al budget. Le risorse ed entità dei contributi dipenderanno dalla qualità delle proposte e il rapporto costi/benefuci sarà uno dei criteri di approvazione.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare al terzo ed ultimo round del bando occorre registrarsi e candidare il progetto redatto in lingua inglese utilizzando il sistema online dedicato entro il 4 maggio 2020.

Vai alla sezione dedicata al bando sul sito di Elrha da cui è possibile visioneare il testo integrale del bando, consultare le FAQ ed accedere a tutte le risorse per partecipare.

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ENTE EROGATORE

Susan G. Komen ItaliaItaliacamp e Pfizer

SCADENZA

18 maggio 2020 alle ore 23.59

PROMOTORI E FINALITÀ

The BrEaST Care – Premio per l’innovazione nella cura del tumore al seno metastatico è un progetto promosso da Komen Italia, ItaliaCamp e Pfizer, in collaborazione con Fondazione AIOM e Europa Donna per supportare e valorizzare idee e progetti innovativi a sostegno delle donne con tumore al seno metastatico, con l’obiettivo di fornire risposte e soluzioni concrete ai bisogni di cura della malattia e miglioramento delle condizioni di vita delle pazienti.

I progetti e le idee innovative devono rispondere a determinate sfide che rappresentano delle lacune da colmare per stimolare il progresso nella cura del tumore al seno metastatico:

  • Contribuire a incrementare l’aspettativa di vita delle pazienti e migliorare le loro condizioni di vita
  • Migliorare la conoscenza della malattia
  • Assicurare l’accesso alle migliori cure e la migliore assistenza a tutte le pazienti
  • Supportare la comunicazione tra personale medico e paziente
  • Soddisfare il bisogno di informazioni delle pazienti
  • Garantire l’informazione e l’accesso a servizi di supporto non clinici (es. servizi forniti da associazioni di pazienti e gruppi di volontari)
  • Informare e sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla malattia
  • Sensibilizzare le Istituzioni a promuovere politiche sanitarie sostenibili e di qualità
  • Garantire condizioni di lavoro più in linea con le esigenze delle pazienti

IL PREMIO

Al progetto primo classificato verrà conferito un premio in denaro del valore complessivo di 15.000 €.

Inoltre, i cinque progetti finalisti avranno la possibilità di usufruire di accedere gratuitamente ad eventi scientifici promossi da Pfizer riguardanti il tema della cura del tumore al seno metastatico e potranno beneficiare di opportunità di mentoring e coaching con principali stakeholder del settore.

SOGGETTI AMMISSIBILI

The BrEaST Care si rivolge a startup, spinoff, imprese, centri di ricerca, università, innovatori, professionisti, operatori sanitari, advocacy groups, reti ospedaliere, e in generale, a tutte le organizzazioni che abbiano un’idea o un progetto innovativo nell’ambito della cura del tumore al seno metastatico e del miglioramento delle condizioni di vita delle pazienti.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Per presentare un progetto occorre presentare la propria candidatura esclusivamente online entro le ore 23.59 del 18 maggio 2020 (scadenza prorogata rispetto a quella del 3 aprile 2020) attraverso la pagina dedicata al premio sul sito web di Italia Camp.

Link alla pagina dedicata al Premio sul sito web di Komen Italia

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”EIDHR 2014-2020 – Bandi 2020 per Paese ***Aggiornato 14 aprile 2020***” tab_id=”1586337640115-af34d91e-30ab”][vc_column_text]

Titolo

EIDHR 2014-2020 – Bandi 2020 per Paese

Fonte

Commissione europea

Note

Lo strumento per la democrazia e i diritti umani EIDHR per il periodo 2014-2020, come già il suo predecessore, prevede per la sua attuazione bandi multi-paese e bandi su singoli Paesi.

Quello che segue è l’elenco dei bandi per Paese aperti su questo programma, aggiornato il 14 aprile 2020, completo dei link alle pagina web dalle quali scaricare i documenti relativi ai bandi.

 

Filippine –  2020 EIDHR CBSS Restricted Call for Proposals
ID: EuropeAid/167984/DD/ACT/PH
Budget: 980.000 EUR
Scadenza: 15/04/2020

Uruguay –  Instrumento Europeo para la Democracia y los Derechos Humanos Convocatoria a propuestas en Uruguay
ID: EuropeAid/167999/DD/ACT/UY
Budget: 800.000 EUR
Scadenza: 15/04/2020 20/04/2020

Moldova –   EIDHR Country-Based Support Scheme, Republic of Moldova
ID: EuropeAid/168175/DD/ACT/MD
Budget: 1.600.000 EUR
Scadenza: 21/04/2020

Chad – Appel IEDDH Tchad 2020
ID: EuropeAid/167688/DD/ACT/TD
Budget: 780.000 EUR
Scadenza: 31/03/2020 21/04/2020

Bosnia ed Erzegovina – European Instrument for Democracy and Human Rights (EIDHR): Bosnia and Herzegovina – Country Based Support Scheme 2019-2020
ID: EuropeAid/168566/DD/ACT/BA
Budget: 2.000.000 EUR
Scadenza: 28/04/2020

Guatemala – Convocatoria a propuestas del Instrumento Europeo para la Democracia y los Derechos Humanos – IEDDH
ID: EuropeAid/168372/DD/ACT/GT
Budget: 1.600.000 EUR
Scadenza: 12/05/2020

Armenia – Human Rights and Democracy Promotion through Civil Society in Armenia
ID: EuropeAid/168695/DD/ACT/AM
Budget: 1.600.000 EUR
Scadenza: 25/05/2020

Russia – European Instrument for Democracy and Human Rights (EIDHR) – Country based support scheme (CBSS) for Russia 2020
ID: EuropeAid/166676/DH/ACT/RU
Budget: 3.200.000 EUR
Scadenza: 31/07/2020

 

BANDI SCADUTI

Marocco – APPEL A PROPOSITIONS RENFORCEMENT DES ORGANISATIONS DE LA SOCIETE ET PROMOTION DES DROITS HUMAINS AU MAROC (DCI II – OSC + EIDHR)
ID: EuropeAid/163227/DD/ACT/MA
Budget: 4.600.000 EUR
Scadenza: 07/02/2020

Somalia – Support to civil society and human rights in Somalia (DCI II – OSC + EIDHR)
ID: EuropeAid/167313/DD/ACT/SO
Budget: 3.800.000 EUR
Scadenza: 17/02/2020

Sri Lanka – 1. European Instrument for Democracy and Human Rights Country Based Support Scheme (CBSS) for Sri Lanka – 2019/2020 2. Enhancing CSOs’ Contribution to Governance and Development Process in Sri Lanka (DCI II – OSC + EIDHR)
ID: EuropeAid/167582/DD/ACT/Multi
Budget: 1.810.000 EUR
Scadenza: 28/02/2020

Brasile – INSTRUMENTO EUROPEU PARA A PROMOÇÃO DA DEMOCRACIA E DOS DIREITOS HUMANOS – BRASIL
ID: EuropeAid/167626/DD/ACT/BR
Budget: 2.600.000 EUR
Scadenza: 03/03/2020

Turchia – European Instrument for Democracy and Human Rights (EIDHR) Turkey Programme
ID: EuropeAid/167665/DD/ACT/TR
Budget: 3.200.000 EUR
Scadenza: 03/03/2020

Ecuador – Thematic programme for civil society organisations (CSO) and Human Rights in Ecuador (DCI II – OSC + EIDHR)
ID: EuropeAid/167045/DD/ACT/EC
Budget: 5.930.000 EUR
Scadenza: 10/03/2020

Perù – La sociedad peruana para un modelo económico y ciudades sostenibles, la defensa del medio ambiente y de los derechos ambientales (DCI II – OSC + EIDHR)
ID: EuropeAid/167606/DD/ACT/PE
Budget: 4.263.000 EUR
Scadenza: 10/03/2020

Congo (Brazzaville) – Renforcer le rôle de la société civile dans la protection des droits de l’Homme et l’amélioration de la gouvernance démocratique
ID: EuropeAid/167653/DD/ACT/CG
Budget: 1.619.171 EUR
Scadenza: 25/03/2020

 

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”HORIZON 2020 – Pilastro Sfide della società: bandi 2018-2020 “Trasporti intelligenti, green e integrati” (scadenze 2020) **posticipata la scadenza di aprile**” tab_id=”1587217174986-ec95d023-0145″][vc_column_text]All’inizio di luglio 2019 la Commissione europea ha pubblicato gli aggiornamenti ai programmi di lavoro tematici di Horizon 2020, fornendo indicazioni sui nuovi bandi per progetti di ricerca e innovazione con scadenza nel corso del 2020. Si tratta degli ultimi bandi che vengono lanciati nel quadro di Horizon 2020.

Sulla base degli aggiornamenti del Work Programme 2018-2020 relativo alla Sfida per la Società Smart, green and integrated transport, segnaliamo le nuove opportunità che si aprono con i bandi di seguito indicati. Cliccando sui link riportati, si verrà direttamente indirizzati alla pagina web dei singoli topic dei bandi dove è possibile reperire informazioni dettagliate e documentazione.
• Bando Digitising and transforming european industry and services: automated road transport (H2020-DT-ART-2018-2019-2020)

Il 3/12/2019 è prevista l’apertura dei due seguenti topic per i quali è possibile presentare proposte fino al 21/04/2020 28/04/2020 (scadenza posticipata):
– DT-ART-05-2020: Efficient and safe connected and automated heavy-duty vehicles in real logistics operations
– DT-ART-06-2020: Large-scale, cross-border demonstration of connected and highly automated driving functions for passenger cars
• Bando Mobility for growth (H2020-MG-2018-2019-2020)

Dal 3/09/2019 sono aperti i seguenti topic. La procedura di presentazione delle proposte a 2 fasi con due scadenze, 9/01/2020 (1° fase) e 8/09/2020 (2° fase):
– LC-MG-1-12-2020 (IA): Cities as climate-resilient, connected multimodal nodes for smart and clean mobility: new approaches towards demonstrating and testing innovative solutions
– LC-MG-1-13-2020: Decarbonising long distance shipping
– LC-MG-1-14-2020: Understanding and mitigating the effects on public health of emerging non-regulated nanoparticle emissions issues and noise
– MG-2-10-2020 (RIA): Enhancing coordination between Member States’ actions in the area of infrastructure research with a particular focus on biodiversity and ameliorating environmental impacts and full automated infrastructure upgrade and maintenance
– MG-2-11-2020: Network and traffic management for future mobility
– MG-2-12-2020: Improving road safety by effectively monitoring working patterns and overall fitness of drivers

Il 3/12/2019 è invece prevista l’apertura dei topic sotto indicati. La scadenza per presentare proposte è il 21/04/2020 28/04/2020 (scadenza posticipata):
– LC-MG-1-12-2020 (CSA): Cities as climate-resilient, connected multimodal nodes for smart and clean mobility: new approaches towards demonstrating and testing innovative solutions
– MG-1-15-2020: Towards global environmental regulation of supersonic aviation
– MG-2-10-2020 (CSA): Enhancing coordination between Member States’ actions in the area of infrastructure research with a particular focus on biodiversity and ameliorating environmental impacts and full automated infrastructure upgrade and maintenance
– MG-2-13-2020: Coordination and support for an integrated freight transport and logistics system
– MG-2-14-2020: The effects of automation on the transport labour force, future working conditions and skills requirements
– MG-3-4-2020: Innovative electric network architectures and systems, optimising global energy, electrical power, data and communication for aviation
– MG-3-5-2020: Next generation multifunctional and intelligent airframe and engine parts, with emphasis on manufacturing, maintenance and recycling
– MG-3-6-2020: Towards sustainable urban air mobility
– MG-3-7-2020: Improved Production and Maintenance Processes in Shipyards
– MG-3-8-2020: ‘First of a Kind’ solutions for sustainable transport and mobility: EU initiative for accelerating EU-wide market access, scale up and derisking
– MG-4-10-2020: Improving impact and broadening stakeholder engagement in support of transport research and innovation
– MG-4-7-2020: Digitalisation of the transport system: data sharing
– MG-4-8-2020: Advanced research methods and tools in support of transport/mobility researchers, planners and policy makers
– MG-4-9-2020: The European mobility culture of tomorrow: Reinventing the wheel?
– MG-BG-03-2020: Under water noise mitigation and environmental impact

 

• Bando Building a low-carbon, climate resilient future: green vehicles (H2020-LC-GV-2018-2019-2020)

Dal 3/12/2019 verranno anche aperti i seguenti topic per i quali la scadenza per presentare proposte è il 21/04/2020 28/04/2020 (scadenza posticipata):
– LC-GV-06-2020: Advanced light materials and their production processes for automotive applications
– LC-GV-07-2020: Reducing the environmental impact of hybrid light duty vehicles
– LC-GV-08-2020: Next generation electrified vehicles for urban and suburban use
– LC-GV-09-2020: Setting up a common European research and innovation strategy for the future of road transport[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Bando VP/2020/002 – Misure di informazione e formazione per le organizzazioni dei lavoratori” tab_id=”1587217218225-7d3cf4a7-7f84″][vc_column_text]La Commissione europea ha pubblicato il bando 2020 per il sostegno a progetti riguardanti misure di informazione e formazione a favore delle organizzazioni dei lavoratori.

L`obiettivo della call è sostenere misure e iniziative per rafforzare la capacità delle organizzazioni dei lavoratori di affrontare, a livello UE/transnazionale, i cambiamenti nel mercato occupazionale e le nuove sfide correlate al mondo del lavoro e al dialogo sociale. Particolare attenzione è rivolta al rafforzamento della contrattazione collettiva e al coinvolgimento delle parti sociali nel Semestre europeo e nell’elaborazione delle politiche dell’UE. Inoltre, saranno particolarmente apprezzate misure che contribuiscono ad affrontare le sfide occupazionali, sociali ed economiche individuate nel Pilastro europeo dei diritti sociali.

Le attività che possono essere finanziate dal bando consistono in: conferenze, seminari, tavole rotonde, studi, sondaggi, pubblicazioni, corsi di formazione, sviluppo di strumenti di formazione, creazione di reti e sviluppo e scambio di migliori pratiche.

I progetti possono essere presentati singolarmente o in consorzio.
Nel primo caso, single applicant può essere unicamente un’organizzazione delle parti sociali rappresentativa dei lavoratori a livello europeo stabilita in uno degli Stati membri UE.
Nel secondo caso, invece, il consorzio deve essere costituito da un lead appicant e almeno un co-applicant: lead applicant può essere un’organizzazione delle parti sociali rappresentativa dei lavoratori a livello europeo, nazionale o regionale stabilita in uno degli Stati membri UE. Se lead applicant è un’organizzazione rappresentativa dei lavoratori a livello nazionale o regionale, il consorzio deve includere almeno un’organizzazione di un Paese ammissibile diverso (da quello del lead applicant) e un’organizzazione delle parti sociali a livello europeo. Almeno una di queste organizzazioni deve essere coinvolta come co-applicant. I co-applicant possono essere stabiliti negli Stati UE o nei Paesi candidati.
Parti sociali, organizzazioni senza fini di lucro, università e istituti di ricerca, autorità pubbliche e organizzazioni internazionali possono partecipare ai progetti come co-applicant, affiliated entities o associate organisations.

I progetti proposti devono essere realizzati negli Stati membri UE o nei Paesi candidati all’adesione e avere un durata compresa tra 12 e 24 mesi (indicativamente con inizio dal 1° gennaio 2021).

Il contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto e la sovvenzione richiesta deve essere compresa tra € 150.000 e € 500.000.
Il budget complessivo a disposizione del bando ammonta a € 5.528.435.

La scadenza la presentazione delle proposte è il 6 maggio 2020.

In allegato il testo del bando. Per ulteriore documentazione e presentazione delle proposte (sistema SWIM): pagina web dedicata[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Supporto a progetti di sviluppo in Africa e Medio Oriente” tab_id=”1587217262658-d0debe5d-1238″][vc_column_text]ENTE EROGATORE:

Addax and Oryx Foundation

SCADENZA

Senza scadenza

OBIETTIVI E AREE DI INTERVENTO

La Addax and Oryx Foundation supporta progetti volti a rimuovere le cause della povertà in Africa e Medio Oriente agendo su quattro aree focus:

  • Salute
  • Educazione
  • Sviluppo di comunità
  • Ambiente

La Fondazione presta particolare attenzione a progetti che agiscano su due o più delle aree di intervento succitate, proposti da piccole organizzazioni gestite da persone impegnate direttamente nelle attività che propongono e volti a creare uno sviluppo sostenibile e un impatto misurabile per le popolazioni target.

La Fondazione NON supporta progetti che siano già in fase di realizzazione; supportino direttamente individui singoli e/o famiglie; prevedano eventi, convegni, conferenze, seminari di tipo professionale o che sponsorizzino sport; abbiano come area di attività zone al di fuori di Africa e Medio Oriente; svolgano ricerche come unico obiettivo del progetto; prevedano esclusivamente spese per viaggi, pasti e/o spese amministrative.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono presentare domanda organizzazioni non profit e ONG che abbiano comprovata esperienza nell’area di attività del progetto e dimostrino l’efficienza della disposizione dei fondi e relativa trasparenza.

NON sono invece ammesse a finanziamento organizzazioni di stampo religioso/confessionale e/o politiche; organizzazioni profit; fundraiser terzi o esterni; organizzazioni di beneficenza non registrate.

ENTITÀ DEI CONTRIBUTI

L’entità del contributo finanziario è a discrezione del Comitato della Fondazione.

PER PRESENTARE UN PROGETTO è possibile compilare la richiesta di finanziamento tramite il formulario online oppure caricare una proposta di progetto già redatta nella sezione dedicata.

INFORMAZIONI

[/vc_column_text][/vc_tta_section][/dfd_accordion][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_modal_box time_output=”3000″][vc_single_image image=”3885″ img_size=”large” style=”vc_box_rounded” onclick=”custom_link” link=”https://mattia-di-tommaso.socialacademy.com/pages/masterclass”][/dfd_modal_box][/vc_column][/vc_row]

Bando per progetti di ricerca a supporto della risposta al Covid-19 in contesti umanitari

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE

Elrha

SCADENZA

4 maggio 2020

PROMOTORE E FINALITÀ DEL BANDO

Elrha è una charity con sede a Londra che opera per trovare soluzioni attraverso la ricerca e l’innovazione alle complesse problematiche umanitarie.

Il bando incentrato sulla risposta al Covid-19 nei contesti umanitari intende finanziare progetti di ricerca sulla sanità pubblica, in modo favorire l’elaborazione di risultati solidi che siano in grado di contribuire all’efficacia delle attuali risposte umanitarie e di porre delle basi per meglio rispondere a focolai di analoghe malattie infettive in futuro.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

I progetti di ricerca devono riguardare contesti umanitari nei Paesi a medio-basso reddito (elencati nella lista elaborata dal DAC dell’OCSE) e riguardare uno dei seguenti ambiti:

  • Soluzioni innovative
  • Supporto alla fornitura di assistenza sanitaria già esistente
  • Previsione di focolai di infezione
  • Scienze sociali e del comportamento
  • Coordinamento e condivisione

I progetti dovranno avere come destinatari:

  • Rifugiati o sfollati nei campi, contesti umanitari urbani o persone colpite da conflitti
  • Sistemi sanitari e operatori sanitari impegnati nella risposta al Covid-19

Le proposte dovranno dimostrare in che modo la ricerca proposta è fattibile nel contesto di restrizioni di viaggio e di movimento e in che modo è possibile condurre una ricerca rapida. Laddove la ricerca si svolga direttamente con le popolazioni colpite da Covid-19, lo studio dovrà includere un piano di mitigazione del rischio, evidenziando ad esempio come verranno rispettate le misure di distanziamento sociale e come verrà rispettata la privacy dei partecipanti alla ricerca.

N.B. Questo bando NON finanzia ricerca per lo sviluppo di vaccini, terapie e diagnostica.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono presentare domanda enti di ricerca situati in ogni parte del mondo. Il team di ricerca dovrà dimostrare di avere una comprovata esperienza nel campo ed includere ricercatori e partner umanitari (ONG nazionali ed internazionali, organizzazioni della società civile, agenzie delle Nazioni Unite e/o istituzioni pubbliche).

RISORSE ED ENTITÀ DEI CONTRIBUTI

Non è previsto un tetto al budget. Le risorse ed entità dei contributi dipenderanno dalla qualità delle proposte e il rapporto costi/benefuci sarà uno dei criteri di approvazione.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare al terzo ed ultimo round del bando occorre registrarsi e candidare il progetto redatto in lingua inglese utilizzando il sistema online dedicato entro il 4 maggio 2020.

Vai alla sezione dedicata al bando sul sito di Elrha da cui è possibile visioneare il testo integrale del bando, consultare le FAQ ed accedere a tutte le risorse per partecipare.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Europa Creativa

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Europa Creativa è un programma quadro di 1,46 miliardi di euro dedicato al settore culturale e creativo per il 2014-2020, composto da due sottoprogrammi (Sottoprogramma Cultura e Sottoprogramma MEDIA) e da una sezione transettoriale (fondo di garanzia per il settore culturale e creativo + data support + piloting). Il fondo di garanzia partirà nel 2016.

Europa Creativa 2 obiettivi generali e 4 obiettivi specifici.

Obiettivi generali:

  1. promuovere e salvaguardare la diversità lingusitica e culturale europea;
  2. rafforzare la competività del settore culturale e creativo per promuovere una crescita economica intelligente, sostenibile e inclusiva.

Obiettivi specifici:

  1. supportare la capacità del settore culturale e creativo europeo di operare a livello transnazionale;
  2. promuovere la circolazione transnazionale delle opere culturali e creative e degli operatori culturali;
  3. rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e creativi, in particolare delle SME;
  4. supportare la cooperazione politica transnazionale al fine di favorire innovazione, policy development, audience building e nuovi modelli di business.

Perchè Europa Creativa?

I settori culturali e creativi rappresentano il patrimonio immensamente ricco e diversificato dell’Europa e contribuiscono all’evoluzione delle nostre società. Svolgono un ruolo enorme nell’economia europea e contribuiscono a generare crescita e occupazione. Europa creativa mette a disposizione € 1,46 miliardi nell’arco di sette anni, con l’intento di rafforzare i settori culturali e creativi in Europa.

Europa Creativa:

  • Protegge e promuove la diversità culturale e linguistica europea e incoraggia la ricchezza culturale d’Europa.
  • Rafforza la competività del settore culturale e creativo per promuovere una crescita economica intelligente, sostenibile e inclusiva.
  • Aiuta i settori culturali e creativi nella fase di adattamento all’era digitale e alla globalizzazione
  • Apre nuove opportunità, mercati e pubblici internazionali.
  • Si basa sul successo dei Programmi MEDIA, MEDIA Mundus e Cultura.

 

Cosa sostiene?

  • Progetti di cooperazione transnazionale tra organizzazioni culturali e creative all’interno e al di fuori dell’UE.
  • Le Reti che aiutano i settori culturali e creativi a operare a livello transnazionale e a rafforzare la loro competitività.
  • La traduzione e la promozione di opere letterarie attraverso i mercati dell’UE.
  • Le Piattaforme di operatori culturali che promuovono gli artisti emergenti e che stimolano una programmazione essenzialmente europea di opere culturali e artistiche.
  • Lo sviluppo di competenze e la formazione professionale per i professionisti del settore audiovisivo.
  • Lo sviluppo di opere di finzione, di animazione, di documentari creativi e di videogiochi per il cinema, i mercati televisivi e ad altre piattaforme all’interno e al di fuori dell’Europa.
  • Festival cinematografici che promuovono film europei.
  • Fondi per la co-produzione internazionale di film.
  • La crescita di un pubblico per promuovere la film literacy e suscitare interesse verso i film europei attraverso un’ampia varietà di eventi.

Europa Creativa sostiene anche…

  • Le capitali europee della cultura il marchio del patrimonio europeo.
  • I Premi europei per la letteratura, l’architettura, la tutela del patrimonio, il cinema e la musica rock e pop.
  • Dal 2016 Europa Creativa includerà anche uno strumento finanziario di garanzia di 121 milioni di euro per agevolare l’accesso ai finanziamenti da parte dei settori culturali e creativi.

Europa Creativa: immagina, crea, condividi.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale del Programma
http://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/index_en.htm[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

A tu per tu con lo SVE, parola di volontari e associazioni

[vc_row][vc_column][vc_column_text]In occasione dei festeggiamenti per i 20 anni del Servizio Volontario Europeo, l’ANG ha realizzato la pubblicazione SVEliamo l’Europa. Obiettivo dell’indagine far emergere, attraverso dati e testimonianze di ex volontari italiani ed enti accreditati SVE, ma anche grazie a spunti, riflessioni e approfondimenti, l’importanza dell’esperienza dello SVE per i giovani partecipanti ed il prezioso lavoro svolto dalle organizzazioni accreditate sul territorio italiano.
Entra nel mondo dello SVE attraverso le parole e le immagini dei volontari e delle associazioni che raccontano la loro esperienza!

Consulta o scarica SVEliamo l’Europa  [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Bando Socio Sanitario 2020 – povertà sanitaria e nuove dipendenze al Sud – scadenza prorogata

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

ENTE EROGATORE

Fondazione CON IL SUD

SCADENZA

22 maggio 2020 alle ore 13.00

OBIETTIVI 

La Fondazione CON IL SUD con la quarta edizione del Bando Socio Sanitario invita le organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia a presentare proposte per sostenere interventi di contrasto alla povertà sanitaria e la sperimentazione di cure specifiche per le “nuove dipendenze” (problematiche come il gioco d’azzardo patologico, lo shopping compulsivo, la cosiddetta “new technologies addiction”).

Saranno pertanto sostenuti progetti ‘esemplari’ che, mediante la stretta collaborazione di enti pubblici e privato sociale, sviluppino sistemi integrati di servizi socio-sanitari, anche a bassa soglia, che sappiano coniugare la risposta ai bisogni primari ad un’azione di ascolto, accompagnamento e presa in carico delle persone in condizioni di marginalità, anche in connessionecon esperienze di mutualità ‘comunitaria’.

LINEE DI INTERVENTO

Il Bando prevede due distinte lineedi intervento:

A) Sviluppo di sistemi innovativi e integrati di accesso alle cure per soggetti in condizioni di povertà sanitaria:

  • implementazione e/o potenziamento di servizi socio-sanitari di tutela della salute, per le fasce di popolazione più deboli o che hanno difficoltà ad accedere al Servizio Sanitario Nazionale, in termini di innovazione e presa in carico del singolo e, ove presente, dell’intero nucleo familiare;
  • implementazione e/o potenziamento di servizi di prossimità e punti di accesso;
  • integrazione di servizi frammentati in un’ottica di continuità assistenziale anche attraverso l’attivazione di sinergie tra privato sociale e istituzioni.

B) Sperimentazione di metodologie alternative di cura per le nuove dipendenze:

  • implementazione e/o potenziamento di servizi di cura adeguati con l’obiettivo di offrire risposte efficaci alle persone prese in carico e di generare un positivo e duraturo cambiamento nel contesto territoriale di riferimento attraverso la creazione di una adeguata rete territoriale di supporto;
  • piani individualizzati di presa in carico e cura dei soggetti con dipendenze comportamentali e delle loro famiglie, anche attraverso la promozione di gruppi di auto-mutuo-aiuto e altre forme innovative di sostegno;
  • attività di educazione e prevenzione volte alla riduzione dei fattori di rischio e al rafforzamento delle capacità personali di risposta e protezione, anche attraverso collaborazioni con gli istituti scolastici, lo sviluppo di reti di sostegno e il potenziamento di forme di socializzazione primaria e secondaria.

Ogni proposta dovràintervenire solo su una delle due linee di intervento previste.

I progetti dovranno durare un minimo di 24 e un massimo di 48 mesi.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Le proposte dovranno essere formulate da partenariati composti da almeno tre organizzazioni che comprendano:

  • un “Soggetto responsabile” che sia un’organizzazione senza scopo di lucro,
  • l’ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari del territorio in cui si vuole intervenire
  • almeno un altro partner del Terzo Settore.

Gli “Altri soggetti della partnership” potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, al mondo delle istituzioni, delle università, della ricerca e del mondo economico.

N.B. Sarà valutato positivamente il coinvolgimento di partner tecnici che dimostrino competenza ed esperienza sia nell’ambito che nel territorio di intervento, e che abbiano maturato pregresse esperienze di collaborazione con gli altri soggetti del partenariato.

DOTAZIONE FINANZIARIA ED AMMONTARE DEI CONTRIBUTI

Lo stanziamento complessivo per il Bando è pari a 4,5 milioni di euro. Nello specifico:

  • 3 milioni di euro per la linea di intervento A), con contributo massimo richiedibile per proposta di progetto pari a € 600.000;
  • 1,5 milioni di euro per la linea di intervento B) con contributo massimo richiedibile per proposta di progetto pari a € 300.000.

Le proposte di progetto devono prevedere una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI PROGETTO

Le proposte di progetto, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente on line, entro, e non oltre, le ore 13:00 del 22 maggio 2020 (scadenza prorogata rispetto alla precedente dell’8 aprile a causa dei disagi provocati dal coronavirus), attraverso la piattaforma CHÀIROS.

Vai alla pagina dedicata al bando sul sito web della Fondazione da cui è possibile scaricare il testo integrale del Bando e i formulari.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Sviluppo di capacità nel campo dei diritti dei minori

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Il presente invito a presentare proposte mira a finanziare progetti mirati e concreti che garantiscano il massimo beneficio e un impatto tangibili e dimostrabili sull’esperienza dei beneficiari, cioè i minori coinvolti in procedimenti giudiziari. Le attività dovrebbero concentrarsi sul gruppo target e mirare a far funzionare meglio il sistema di giustizia per i minori, rendendolo a misura di minore.

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – DG Giustizia

 

SCADENZA

29/04/2020

OBIETTIVO

Obiettivo del bando è quello di sostenere progetti nazionali o transnazionali miranti a promuovere lo sviluppo delle capacità dei professionisti, lo scambio di buone pratiche, la formazione sui diritti e i bisogni dei minori coinvolti in procedimenti giudiziari, tenendo pienamente conto dell’esperienza dei bambini e dei giovani che hanno attraversato tali situazioni.

 

AZIONI FINANZIABILI

Priorità 1 – Aumentare la consapevolezza e la conoscenza generale, anche tra i minori, dei diritti dei minori e in particolare, ma non solo, il diritto di essere ascoltati ed esprimere la loro voce su questioni che li riguardano.

Nell’ambito della prima priorità, le attività ammissibili comprendono:

  • campagne pubbliche che promuovono i diritti dei minori in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei minori e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE;
  • corsi di formazione e produzione di materiale di formazione per professionisti e materiale a misura di bambino sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia;
  • attività con i bambini per accrescere le loro conoscenze sui loro diritti e sul significato dei loro diritti nel contesto dell’Unione europea.

I progetti possono mirare a raggiungere bambini, genitori, famiglie, insegnanti, professionisti che lavorano a contatto con bambini e giovani, media, politici e decisori. Le attività possono svolgersi, tra l’altro, in scuole, club giovanili, centri comunitari, strutture per l’infanzia, strutture sanitarie, strutture di accoglienza, sistema giudiziario, ecc.

Priorità 2. Progettare, testare, stabilire e valutare meccanismi di partecipazione dei bambini a livello locale.

Nell’ambito della seconda priorità, le attività ammissibili comprendono:

  • la progettazione, l’implementazione e la valutazione dei meccanismi di partecipazione dei minori a livello locale, ad esempio i consigli comunali dei minori, i consigli consultivi dei minori e le consultazioni con i minori;
  • l’apprendimento tra pari e sostegno tra pari da parte delle autorità locali dello stesso o di un altro paese, volto a favorire lo scambio di conoscenze e di buone pratiche su come integrare la partecipazione dei bambini nei processi decisionali locali.

Nell’ambito di questa seconda priorità, è fortemente incoraggiato il coinvolgimento di un’autorità pubblica nel partecipare attivamente ai progetti.  Questo sarà positivamente valutato nella qualità della proposta.

Priorità 3. Valutare i quadri legislativi e politici nazionali per la partecipazione dei minori, al fine di progettare e attuare strumenti per promuovere la partecipazione dei minori a livello nazionale.

Nell’ambito della terza priorità, le attività ammissibili comprendono:

la mappatura della legislazione e delle prassi nazionali esistenti per valutare in che modo la partecipazione dei minori è integrata nei quadri nazionali;

lo sviluppo di strategie e piani per favorire la partecipazione dei minori a livello nazionale, nonché manuali, liste di controllo, materiale di formazione, per sviluppare le capacità dei professionisti sulla partecipazione dei minori;

la progettazione e l’attuazione di meccanismi di partecipazione dei minori a livello nazionale.

Nell’ambito di questa terza priorità, è fortemente incoraggiato il coinvolgimento di un’autorità pubblica nel partecipare attivamente ai progetti.  Questo sarà positivamente valutato nella qualità della proposta.

 

DESTINATARI

Minori, minori migranti anche non accompagnati affidati allo Stato, tutori legali e difensori civici dei minori, professionisti e altri adulti operanti nei settori della protezione dei minori, operatori dei servizi assistenziali, genitori affidatari, operatori sanitari, operatori delle strutture di assistenza e cura alternative, delle forze dell’ordine e della giustizia, dell’istruzione e formazione, della salute, dello sport e tempo libero, linee di assistenza per minori, insegnanti, famiglie, media, decisori politici.

DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE

3.350.000 euro

 

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO
Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta per il progetto non può essere inferiore a 75.000 euro.

 

TEMPI E MODALITA’ DI EROGAZIONE

Il finanziamento sarà erogato al coordinatore del progetto che dovrà distribuirli ai partner secondo le seguenti modalità:

Un prefinanziamento entro 30 giorni dalla stipula del contratto di sovvenzione. Il prefinanziamento può essere frazionato in due rate: eccezionalmente e se esplicitamente previsto nella convenzione di sovvenzione, può esserci un pagamento intermedio soggetto all’approvazione del rapporto tecnico e finanziario periodico e delle spese effettivamente sostenute dai beneficiari;

Il pagamento del saldo, soggetto all’approvazione della relazione tecnica e finanziaria, nonché dei costi effettivi sostenuti dai beneficiari durante l’intera durata del progetto, deve avvenire entro 90 giorni dalla data di ricezione da parte della Commissione della richiesta di pagamento finale.

 

MODALITA’ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE

I progetti possono essere nazionali o transnazionali e devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 2 organismi (l’applicant o proponente + 1 co-applicant o partner). Se il progetto è transnazionale applicant e co-applicant devono provenire da almeno 2 diversi Paesi ammissibili.

La durata dei progetti non deve superare i 24 mesi.

Le proposte devono essere presentate per via telematica utilizzando Sistema elettronico di presentazione del Funding & Tender Portal accessibile dalla pagina web indicata in Info bando.

Il sistema di presentazione delle candidature richiede la registrazione e l’ottenimento del Participant Identification Code (PIC), sia per il proponente che per i partner.

Il riferimento del bando è REC-RCHI-PROF-AG-2020.   

 

LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO

Le proposte di progetto possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE. Tuttavia, per motivi di efficienza, la Commissione invita i candidati ad usare l’inglese.

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Bandi in scadenza. News del 8 aprile 2020

[vc_row][vc_column][dfd_accordion style=”style-1″ active_section=”0″ font_size=”14″ icon_size=”14″][vc_tta_section title=”Creare ponti tra la cultura e i contenuti audiovisivi attraverso le tecnologie digitali” tab_id=”1586337310259-e824ff87-0180″][vc_column_text]

Il bando intende sostenere progetti pilota che esplorano il potenziale della collaborazione tra diversi settori culturali e creativi, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie innovative. Il bando intende contribuire ad aprire la strada all’introduzione del “Creative Innovation Lab” (Laboratorio di Innovazione Creativa per la collaborazione e l’innovazione intersettoriali), una nuova misura prevista nel quadro del futuro programma “Europa Creativa” in vigore per il periodo 2021-2027.

ENTE EROGATORE Commissione Europea – DG Cultura &Audiovisivo

SCADENZA 14/05/2020

OBIETTIVO

Sostenere progetti pilota che esplorano il potenziale della collaborazione tra diversi settori culturali e creativi, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie innovative.

 

AZIONI FINANZIABILI

Il bando darà sostegno a:

  1. progetti che promuovono nuove forme di creazione all’incrocio tra diversi settori culturali e creativi, compreso il settore audiovisivo, attraverso l’uso di tecnologie innovative, inclusa la realtà virtuale;
  2. progetti che promuovono approcci e strumenti transettoriali innovativi per facilitare l’accesso, la distribuzione, la promozione e la monetizzazione della cultura e della creatività, compreso il patrimonio culturale.

Verranno sostenuti progetti transnazionali che comprendano un aspetto audiovisivo e di nuova tecnologia digitale da realizzare in almeno uno dei seguenti settori: editoria, musei, arti dello spettacolo e/o patrimonio culturale.

I risultati delle azioni intraprese devono essere condivisi con gli stakeholders e i responsabili politici attraverso l’organizzazione di un workshop pubblico e la valutazione d’impatto dell’azione.

 

DESTINATARI

Artisti e professionisti del settore creativo. culturale e dell’audiovisivo.

DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE

1.715.000 euro.

 

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo comunitario può coprire fino al 60% dei costi ammissibili.

Per ciascun progetto deve essere richiesto un contributo di almeno 300mila euro.

 

TEMPI E MODALITA’ DI EROGAZIONE

Pre-finanziamento del 60% della sovvenzione verrà effettuato entro 30 giorni dalla data in cui l’ultima delle due parti avrà firmato l’accordo, a condizione che tutte le garanzie necessarie vengono ricevute.

Pagamento finale: l’EACEA stabilirà l’importo del pagamento finale da versare al beneficiario sulla base della relazione e rendiconto finale. Se il totale dei pagamenti precedenti è superiore all’ammontare finale, il beneficiario sarà tenuto a rimborsare l’importo pagato in eccesso dalla Commissione attraverso un ordine di recupero.

 

MODALITA’ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE

I progetti devono essere realizzati da un consorzio costituito da almeno 3 organismi – il proponente di progetto + 2 partner – provenienti da 3 diversi Paesi ammissibili.

I progetti devono avere durata di massimo 18 mesi con inizio a partire dal 1°gennaio 2021 e conclusione entro il 30 giugno 2022.

La presentazione dei progetti avviene per via telematica. E’ necessario registrarsi al Participant’s Register accessibile dal Funding & Tender Opportunities Portal al fine di ottenere un Participant Identification Code (PIC). La registrazione è richiesta per tutti i soggetti coinvolti nel progetto (proponente e partner). Il PIC sarà richiesto per l`eForm (formulario elettronico) e per presentare la candidatura online.Identificativo del bando: EACEA 28/2019

 

LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO

Sono ammissibili tutte le lingue ufficiali dell’Unione Europea, ma per ragioni di efficienza nella valutazione è fortemente raccomandato l’utilizzo dell’inglese.

LINK AL PROGRAMMA

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Bando 2020 per progetti in materia di salute” tab_id=”1586337310275-04242be3-3ca1″][vc_column_text]

ABSTRACT

Il programma Salute 2014-2020 ha lo scopo di integrare, sostenere e aggiungere valore alle politiche degli Stati membri per migliorare la salute dei cittadini e ridurre le disuguaglianze fra gli stessi, promuovendo la salute, incoraggiando l’innovazione in ambito sanitario, accrescendo la sostenibilità dei sistemi sanitari e proteggendo i cittadini dalle gravi minacce sanitarie transfrontaliere.

Annualmente finanzia misure specifiche che contribuiscono alla realizzazione di questo obiettivo generale.

Per il 2020 il bando prevede di affrontare 7 tematiche (topics). Nella scheda saranno illustrate solo le tematiche che possano rivestire un interesse a partecipare per il Terzo settore e/o un suo coinvolgimento.

 

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – CHAFEA Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l’agricoltura e l’alimentazione

 

SCADENZA

03/06/2020

 

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Prevenire e combattere il razzismo, la xenofobia, l’omofobia, altre forme di intolleranza e monitorare, prevenire, contrastare l’incitamento all’odio online” tab_id=”1586337447127-7433b5e5-0edc”][vc_column_text]

ABSTRACT

Il bando intende supportare un approccio globale alla prevenzione e alla lotta contro il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza come l’antisemitismo, il razzismo anti-musulmano, l’omofobia, la transfobia, l’antigypsismo e l’afrofobia, anche online, e per sostenere azioni concrete contro il razzismo e la xenofobia di fronte a gruppi e comunità specifici.

 

ENTE EROGATORE

Commissione europea – DG Giustizia

 

SCADENZA

15/04/2020

 

LINK AL PROGRAMMA[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”KA 2 – Partenariati strategici nel settore dell’Istruzione e Formazione Professionale – scadenza posticipata” tab_id=”1586337482313-6bb02e02-7967″][vc_column_text]

ABSTRACT

I Partenariati strategici nel settore dell’Istruzione e Formazione professionale mirano a sostenere lo sviluppo, il trasferimento e/o l’attuazione di pratiche innovative, nonché l’attuazione di iniziative congiunte e la promozione dell’apprendimento tra pari e gli scambi di esperienze a livello europeo.

 

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – DG Educazione e Cultura

 

SCADENZA

La scadenza, inizialmente fissata al 24/03/2020, viene posticipata al 23/04/2020

OBIETTIVO

I Partenariati strategici nel settore dell’istruzione e formazione mirano a sostenere lo sviluppo, il trasferimento e/o l’attuazione di pratiche innovative, nonché l’attuazione di iniziative congiunte e la promozione dell’apprendimento tra pari e gli scambi di esperienze a livello europeo.

A seconda degli obiettivi e della composizione, i partenariati strategici possono dar vita a due tipi di progetto:

  • Partenariati strategici a sostegno dell’innovazione

Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare risultati innovativi e/o svolgere un’intensa attività di diffusione e di valorizzazione di prodotti o idee innovative, esistenti e di nuova concezione. In questo caso, nella candidatura può essere richiesto un budget specifico per le realizzazioni intellettuali e per i relativi eventi moltiplicatori, così da poter dar seguito direttamente all’aspetto innovativo di questa azione.

  • Partenariati strategici per lo scambio di buone pratiche

Scopo primario di questi progetti è creare o consolidare reti, incrementandone la capacità di operare a livello transnazionale, e condividere e confrontare idee, pratiche e metodi. I progetti selezionati possono produrre anche realizzazioni tangibili e dovrebbero diffondere i risultati delle loro attività in maniera proporzionale agli obiettivi e alla dimensione del progetto.

 

AZIONI FINANZIABILI

Per essere finanziata una proposta di Partnership strategica deve perseguire almeno una priorità orizzontale o almeno una priorità specifica per il settore dell’Istruzione e Formazione professionale,  fino ad un massimo di tre priorità complessive.

Nella Guida al Programma Erasmus +, nella parte B, sono ampiamente descritte le priorità orizzontali, nonché le priorità per settore di intervento.

Tipologie di attività (non esaustive)

  • Attività che rafforzano la cooperazione tra le organizzazioni al fine di stabilire lo scambio di pratiche;
  • Attività che promuovono lo sviluppo, la sperimentazione e/o l’attuazione di pratiche innovative;
  • Attività che facilitano il riconoscimento e la validazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite attraverso l’apprendimento formale, non formale e informale;
  • Attività di cooperazione tra gli enti regionali per promuovere lo sviluppo di sistemi di istruzione e formazione e la loro integrazione nelle azioni di sviluppo locale e regionale;
  • Attività di supporto agli studenti con disabilità per completare cicli educativi facilitando il loro passaggio nel mercato del lavoro, incluso la lotta contro la segregazione e la discriminazione nei percorsi di istruzione delle comunità emarginate.
  • Attività per preparare al meglio i professionisti dell’istruzione e della formazione sulle sfide dell’equità, della diversità e dell’inclusione nell’ambiente di apprendimento;
  • Attività per promuovere l’integrazione dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei migranti appena arrivati ​​e aumentare la consapevolezza circa la crisi dei rifugiati in Europa.

I partenariati strategici possono anche organizzare Mobilità all’estero per attività di formazione, insegnamento o apprendimento dei singoli, purché apportino un valore aggiunto per il raggiungimento degli obiettivi del progetto:

  • Incarichi di docenza/formazione a lungo termine (da 2 a 12 mesi);
  • Eventi congiunti di formazione del personale a breve termine (da 3 giorni a 2 mesi, escluso il tempo di viaggio);
  • Mobilità combinata (blended) di discenti che prevede la combinazione di una mobilità fisica di breve durata (da 5 giorni a 2 mesi) e di una mobilità virtuale.

 

DESTINATARI

  • Apprendisti, studenti IFP, in particolare appartenenti a categorie svantaggiate.
  • Insegnanti, formatori, esperti, ricercatori, dirigenti, personale educativo e amministrativo impiegato presso un’organizzazione partecipante al progetto.

LINK AL PROGRAMMA

Link Agenzia nazionale INAPP[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Bando Music Moves Europe – Programmi di co-creazione e co-produzione per il settore musicale – posticipata la scadenza” tab_id=”1586337532453-c8b98439-895d”][vc_column_text]

Il bando intende sostenere almeno 10 progetti per la realizzazione di programmi pilota di co-creazione e co-produzione per cantautori e musicisti, che siano innovativi e sostenibili e con un chiaro valore aggiunto europeo, al fine di facilitare lo sviluppo di un repertorio musicale europeo. L’attenzione è posta sul riunire cantautori e interpreti musicali di nazionalità e background diversi per creare un ambiente di apprendimento diversificato che stimoli la creatività e migliori l’apprendimento reciproco.

 

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – DG Educazione e Cultura

OBIETTIVI

 Obiettivo generale

Implementare programmi di co-creazione e co-produzione per il settore musicale. Il bando è stato lanciato nel quadro dell’Azione preparatoria “Music Moves Europe: Boosting european music diversity and talent”, volta a sviluppare e testare nuove azioni che possano contribuire a definire il futuro schema di sostegno appositamente destinato al settore musicale che si vorrebbe introdurre nel prossimo programma “Europa Creativa” in vigore per il periodo 2021-2027.

Obiettivi specifici

  • Affiancare allo sviluppo di capacità di co-creazione e co-produzione lo sviluppo di capacità sui metodi efficaci di promozione delle canzoni, incluso, fra l’altro, l’utilizzo dei social media;
  • Sviluppare le capacità di storytelling degli artisti e aiutarli a identificare il loro pubblico target;
  • Aiutare a mettere in contatto gli artisti con musicisti, produttori, case discografiche, dipartimenti musicali di case cinematografiche e studi televisivi;
  • Formare i partecipanti su come scrivere musica per i film, la televisione, la pubblicità o il teatro;
  • Fornire addestramento/supporto allo sviluppo personale e professionale di compositori e artisti per diventare figure di successo nel settore musicale;
  • Migliorare la comprensione da parte degli artisti delle questioni inerenti il copyright e le licenze.

 

AZIONI FINANZIABILI

Le proposte devono dimostrare di contribuire ad organizzare un campo creativo, di dimensione europea, per migliorare le capacità di songwriting degli artisti. Il campo dovrebbe offrire opportunità di apprendimento da professionisti esperti, migliorare le capacità di scrittura creativa, facilitare la collaborazione e la creazione di una rete di songwriting tra i partecipanti, promuovere il networking con professionisti di successo dell’industria musicale e aiutare i partecipanti a destreggiarsi tra il processo creativo e gli aspetti commerciali del songwriting. I programmi di co-produzione e co-creazione proposti dovrebbero avere una chiara visione di come i prodotti musicali realizzati verranno lanciati e come possono raggiungere il pubblico.

Le proposte dovrebbero, inoltre, soddisfare almeno due degli obiettivi specifici sopra descritti, per aiutare gli artisti ad entrare con successo nel mercato musicale.

Esempi di attività:

  • Organizzazione di programmi di co-creazione e coproduzione nel settore della musica;
  • Programmi di formazione, tutoraggio e apprendimento tra pari;
  • Programmi di tirocinio;
  • Lancio, promozione di brani creati per la loro commercializzazione;
  • Comunicazione e diffusione dei risultati dei progetti.

 

DESTINATARI

Artisti e professionisti del settore musicale, musicisti e cantautori. Le attività devono coinvolgere almeno 20 musicisti e cantautori.

SCADENZA

La scadenza, inizialmente fissata al 30/03/2020, viene posticipata al 30/04/2020

 

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Asse Progress – Incubatori per l’imprenditoria inclusiva e sociale” tab_id=”1586337588423-dec16991-8e67″][vc_column_text]

L’obiettivo del bando è mobilitare le reti esistenti di incubatori di imprese per estendere il loro raggio d’azione all’imprenditoria inclusiva e sociale. I progetti proposti, quindi, devono essere centrati su attività che promuovono i concetti di “imprenditoria inclusiva e sociale” tra tutte le singole organizzazioni membri della rete o del consorzio di reti. Le attività devono concentrarsi in particolare sul trasferimento di conoscenze e sullo sviluppo di capacità tra le organizzazioni associate, in modo che siano preparate a lavorare con i potenziali imprenditori dei settori target.

 

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – DG Occupazione, Affari Sociali & Inclusione

 

SCADENZA

30/04/2020

OBIETTIVO

L’obiettivo del bando è mobilitare le reti esistenti di incubatori di imprese per estendere il loro raggio d’azione all’imprenditoria inclusiva e sociale. Attraverso il finanziamento i membri della rete acquisiranno conoscenze in merito a:

  • i concetti di imprenditoria inclusiva e sociale e il valore aggiunto dell’integrazione di questi concetti nel loro lavoro;
  • le principali sfide specifiche dei gruppi sottorappresentati nell’imprenditoria e degli imprenditori sociali;
  • le metodologie necessarie per lavorare efficacemente con questi gruppi target (tra cui metodi di lavoro specifici del gruppo target, metodi di comunicazione, misurazione dell’impatto sociale, conoscenza delle reti di supporto disponibili e dei programmi di finanziamento specifici);
  • programmi, reti, organizzazioni e piattaforme europee e internazionali in questi settori.

 

AZIONI FINANZIABILI

Le proposte dovranno essere centrate su attività che promuovono i concetti di “imprenditoria inclusiva e sociale” tra tutte le singole organizzazioni socie della rete o del consorzio di reti. Le attività devono concentrarsi in particolare sul trasferimento di conoscenze e sullo sviluppo di capacità tra le organizzazioni associate, in modo che siano preparate a lavorare con i potenziali imprenditori dei settori target.

Tipologia di attività (elenco non esaustivo):

  • raccolta, produzione e diffusione di materiale informativo pertinente;
  • visite di studio e scambio di buone pratiche;
  • attività di formazione, webinar, seminari, conferenze;
  • servizi di sostegno alle imprese per imprenditori sociali e inclusivi, incluso toolkit, modelli, manuali e altro materiale di supporto;
  • azioni volte a creare e migliorare i collegamenti con gli stakeholder dell’imprenditoria sociale e inclusiva;
  • azioni di sensibilizzazione e diffusione tra i membri della rete e verso un pubblico più ampio.

 

DESTINATARI

Imprenditori sociali

LINK AL PROGRAMMA[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Bando 2020 per esercitazioni di protezione civile su vasta scala” tab_id=”1586337640115-af34d91e-30ab”][vc_column_text]

Il bando ha l’obiettivo di migliorare la preparazione e la risposta della protezione civile a tutti i tipi di catastrofi, compreso le emergenze sanitarie, i disastri chimici, biologici, radiologici, nucleari, l’inquinamento marino, così come i disastri combinati negli Stati partecipanti e al di fuori, fornendo un ambiente di verifica per idee operative e procedure consolidate e/o nuove, in uno scenario multinazionale e con opportunità di apprendimento per tutti gli attori coinvolti negli interventi di soccorso di protezione civile nell’ambito del Meccanismo.

 

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – ECHO Aiuti umanitari e Protezione civile

 

SCADENZA

14/05/2020

OBIETTIVO

Il bando ha l’obiettivo di migliorare la preparazione e la risposta della protezione civile a tutti i tipi di catastrofi, compreso le emergenze sanitarie, l’inquinamento marino, i disastri chimici, biologici, radiologici, nucleari, così come i disastri combinati negli Stati partecipanti e al di fuori di essi.

 

AZIONI FINANZIABILI

Il bando sostiene esercitazioni volte a pianificare, preparare, implementare e guidare diverse attività di protezione civile, compresa una esercitazione di vasta scala in uno scenario multinazionale (che è la principale attività del progetto).

Le proposte devono necessariamente comprendere le seguenti attività (a meno che non siano facoltative):

Azioni preparatorie:

  • Kick-off meeting
  • 1° conferenza di pianificazione
  • 2° conferenza di pianificazione
  • 3° conferenza di pianificazione (facoltativa)
  • Workshop, corsi di formazione, seminari, ecc. (facoltativi).

Esercitazioni comprendenti un’esercitazione su larga scala obbligatoria insieme a un minimo di un’esercitazione precedente in un approccio progressivo. L’esercitazione precedente può essere tabletop (conosciuta anche con il nome di discussion based exercise cioè esercitazione in cui viene simulata un’emergenza e affrontata una discussione sulla stessa) o da un posto di comando.

  • Esercitazione tabletop con una durata minima di 8 ore.
  • Esercitazione da un posto di comando con una durata minima di 8 ore.
  • Esercitazione su vasta scala con una durata minima di 36 ore.

Attività post-azione:

  • Incontri su scenari futuri.
  • Workshop, corsi di formazione, seminari, ecc. (facoltativi).

 

DESTINATARI

Strutture e servizi di protezione civile, volontari, personale.

LINK AL PROGRAMMA[/vc_column_text][/vc_tta_section][/dfd_accordion][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_modal_box time_output=”3000″][vc_single_image image=”3885″ img_size=”large” style=”vc_box_rounded” onclick=”custom_link” link=”https://mattia-di-tommaso.socialacademy.com/pages/masterclass”][/dfd_modal_box][/vc_column][/vc_row]

Fondi Europei: perché frequentare un corso di europrogettazione?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Se stai leggendo questo articolo sicuramente conosci già le molteplici opportunità che il mondo dei fondi europei può offrire. Che tu sia in un’associazione o sia un professionista, diventare un europrogettista esperto può fornirti tutte le carte in regola per far crescere la tua realtà associativa o la tua professione.

Lascia prima che mi presenti. Sono Mattia Di Tommaso, ho 35 anni e sono un europrogettista. Sono inoltre il presidente dell’associazione IDEA EUROPA, il primo network che collega gli enti no profit al mondo dei fondi europei. Svolgo da anni corsi in aula di Europrogettazione ed ho fondato inoltre La Scuola di Europrogettazione, che si occupa di formazione online.

Gestisco e scrivo da anni moltissimi progetti europei, ed oramai conosco bene questo mondo, ma all’inizio anche per me sembrava qualcosa di complicato. Una volta però comprese le sue regole e le sue dinamiche, come in tutte le cose, è stato tutto più chiaro.

Ti dico questo perché so che con l’impegno e lo studio si possono raggiungere ottimi risultati.

Sento spesso all’inizio dei miei corsi studenti che non sanno da dove partire, che dicono di perdersi nei meandri del sito della Commissione Europea, che non trovano mai quello che stanno cercando, che non sanno districarsi fra le molteplici informazioni, che invece sono molto chiare ed esplicative.

Sono partito a 23 anni per andare a svolgere uno stage presso il Parlamento Europeo, e lì ho capito che avevo tanto da imparare, che c’erano cose da scoprire che non potevano restarmi nascoste. Volevo sapere, volevo conoscere.

Ho frequentato un corso anche io, ed appena terminato, la sera stessa, ho preso il mio computer e ho iniziato a cercare ciò che più faceva per me. È stato importante frequentarlo perché ho potuto avere i primi orientamenti, le prime indicazioni pratiche, ma tutto quello che è venuto dopo, è stato frutto del mio lavoro.

Io lo dico sempre a chi vuole frequentare uno dei miei corsi. Se non si ha la voglia e la costanza giusta per mettersi all’opera il giorno stesso che termina il corso, è meglio non frequentarlo.

Questo non vale solo per l’europrogettazione, ma per tutti i corsi. Se non aggiungiamo quella fondamentale parte creativa, quell’impegno costante, quella voglia di provare, ed anche di sbagliare, quella possibilità di correggersi sempre e riprovare, ogni corso sarà stato vano. Certo utile, ma non sufficiente per il raggiungimento dell’obiettivo.

Sembra facile a dirsi vero?

Un corso è importante perché può dare le basi, perché ci può dare una linea da seguire, perché ci può dare gli strumenti giusti da mettere poi in pratica per avviare un percorso, ma quel percorso siamo noi a doverlo indirizzare, siamo noi a dover scrivere il nostro progetto.

Siamo noi a dover fare l’analisi dei problemi, ad individuare gli obiettivi del nostro progetto, a fare un’analisi SWOT, a prevedere dei risultati, a pianificare una strategia di disseminazione dei risultati.

Se leggendo anche una sola di queste operazioni hai sbarrato gli occhi, certamente può esserti utile frequentare un corso per comprendere di che cosa si tratta, per avere gli strumenti giusti per partire con il piede giusto e per avere una linea di lavoro ben tracciata in mente.

Certamente può essere un punto di partenza notevole conoscere le metodologie di scrittura, i passaggi cruciali da seguire durante la progettazione, ma tutto ciò potrebbe risultare vano se non è unito al concreto tentativo di raggiungere il risultato, alla concreta voglia di provare a crescere, di migliorarsi.

Ti parlo per esperienza personale e ti dico che dopo i miei corsi ho visto tante persone che all’inizio sembravano piene di entusiasmo, non presentare nessun progetto. Ne ho viste invece tante altre, che dopo ogni corso, mi hanno contattato per dirmi di aver presentato un progetto loro.

Cosa le ha differenziate? Il fatto di essersi messe all’opera non appena terminato il corso.

Questa per me è una grande soddisfazione, ma lo deve essere anche per tutti coloro che hanno aperto il loro formulario ed hanno iniziato a scrivere.

Non dico dunque che sia fondamentale seguire un corso, perché si può iniziare anche da soli. Dico però certamente che è più semplice iniziare.

Io faccio tanti corsi online per la mia Scuola di Europrogettazione, e li rendo sempre il più completi possibile. Ho inserito tutta quanta la mia esperienza, le mie conoscenze sul campo, i miei errori. Ed è per questo che può essere importante frequentare un corso di europrogettazione, perché si potrebbero evitare sin da subito alcuni errori che sono stati già fatti, che io personalmente ho fatto, e che ho imparato sulla mia pelle a non ripetere più.

Vuoi che ti faccia un esempio?

Eccolo a te.

A volte mi è stata contestata – tornerò più avanti su questo importante punto – la poca valenza europea di un progetto. Che cosa significa questo? Significa che nel mio progetto non emergeva l’importanza della cooperazione internazionale, che non si comprendeva perché quel tipo di progetto avrebbe dovuto richiedere un finanziamento europeo se evidenziava un problema più locale che internazionale.

Una volta compresa la rilevanza di tutto ciò, ho prestato la giusta attenzione per tutti i progetti che sono susseguiti.

Torniamo un attimo indietro. Ti ho detto che un progetto europeo viene contestato. Sai perché? Perché la Commissione Europea, quando termina la correzione, invia le motivazioni. Questo è molto importante ed è una marcia in più per un europrogettista, perché con il progetto già scritto da una parte e le motivazioni della bocciatura dall’altra è possibile correggere e riscrivere un progetto che possa essere questa volta finanziato.

Frequentare un corso di europrogettazione però può essere importante anche per conoscere le tecniche di progettazione. Ognuno ha una modalità di lavoro diversa, ma sapere che ci sono dei metodi di procedere che sono stati validi per altri e che hanno portato poi al finanziamento di molti progetti europei è certamente importante per poter ripartire da lì.

Un’altra cosa che io consiglio sempre, e che non mi stancherò mai di dire, è quella che per imparare davvero bene a scrivere un progetto europeo è importante anche prendere parte attivamente come partecipante qui puoi trovare anche guida in merito a questo – per comprendere sul campo quello di cui poi si andrà a scrivere. Dunque consiglio di informarsi, di cercare realtà associative che già conoscono il mondo dei fondi europei e che mandano spesso i propri partecipanti all’estero per vari progetti.

Questo è stato un altro punto di partenza anche per me.

Questi sono i motivi secondo me fondamentali per cui seguire un corso di europrogettazione può essere importante. Non deve mancare mai però la voglia di formarsi, di crescere, di investire nel proprio futuro e nella propria professione, di interrogarsi e di aggiornarsi sempre.

Se ti manca tutto ciò ti sconsiglio vivamente di frequentare un corso di europrogettazione.

Se però vuoi comunque restare sempre aggiornato, ho creato una community gratuita su facebook all’interno della quale io e i docenti della Scuola di Europrogettazione condividiamo spesso contenuti formativi.

Se vuoi specializzarti, ti aspetto dentro.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_button button_text=”ENTRA NELLA COMMUNITY” buttom_link_src=”url:https%3A%2F%2Fmattia-di-tommaso.socialacademy.com%2Fpages%2Fentra-nel-gruppo-della-scuola-di-europrogettazione||target:%20_blank|” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]

Imparare a scrivere un progetto europeo: i primi passi

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Se ti trovi a leggere questa guida hai sicuramente sentito parlare di progetti europei, e sarai a conoscenza dei benefici che si possono generare anche, e soprattutto, a chi ne usufruisce.

Però facciamo prima un passo indietro. Mi presento, io sono Mattia Di Tommaso, sono un europrogettista e presiedo l’associazione IDEA EUROPA, il primo ente in Italia che connette gli enti no profit con il mondo dei fondi europei.

Ho scritto questa guida per fornirti qualche strumento utile per iniziare.

Se sei qui infatti sicuramente sarai un presidente  o un manager di un’associazione, o magari un professionista  che desidera ampliare le proprie conoscenze e competenze per riuscire a soddisfare al meglio le richieste dei propri clienti. Benissimo. Sei nel posto giusto.

Comincio come prima cosa dicendoti che la formazione più importante che puoi maturare è quella che acquisirai sul campo. Solo così potrai crescere: provando, sbagliando, e riprovando ancora, fino a correggerti sempre.

Anche io ho cominciato così. All’inizio della mia carriera da progettista, oramai più di dieci anni fa, non sapevo da dove partire. Poi, dopo un corso sui fondi europei, ho preso carta e penna e ho iniziato a disegnare il mio progetto.

Sì, perché i progetti prima di tutto bisogna averli chiari e ben delineati nella propria mente. Uno degli errori infatti che evidenzio sempre durante i miei corsi e che commettono molti dei miei studenti, è quello di aprire subito il formulario. Sbagliatissimo.

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Come prima cosa noi dobbiamo sapere che un progetto europeo deve risolvere un problema, contrastare una criticità, generare un cambiamento positivo, trovare delle soluzioni, o creare delle reti internazionali virtuose (ogni call ha i suoi specifici obiettivi ed è sicuramente importante consultare la guida ufficiale ). Dunque la prima cosa che dobbiamo fare è individuare il nostro obiettivo.

Il nostro obiettivo deve, necessariamente, emergere da una precedente analisi dei bisogni ben strutturata e precisa.

Mi spiego meglio.

All’inizio neanche io sapevo come fare, e quando capitava di vedere un progetto non approvato mi scervellavo le ore per cercare di capire come poterlo correggere. Come poterlo migliorare. Sì perché una delle tante cose positive della progettazione europea è che la Commissione Europea, per ogni progetto invierà le valutazioni motivate. Sia in caso di approvazione che in caso di bocciatura. Io ripartivo sempre da queste valutazioni.

Spesso mi capitava di notare che una problematica che avevo individuato e che avevo spiegato all’interno del mio progetto, in realtà non era così ben delineata oppure la sua portata non era come l’avevo descritta. E’ chiaro che il primo errore stava proprio li. Nell’analisi dei problemi.

Capita infatti di credere che una determinata problematica possa coinvolgere tante persone, quando invece nei fatti scopriamo che non è così, che è solo una nostra percezione del problema, e consultando attentamente i dati statistici ci accorgiamo che dicono altro. E’ per questo che è fondamentale svolgere un’analisi dei problemi prima di qualunque cosa, per comprendere davvero la portata del problema.

Sapere quindi la direzione del nostro progetto. Il problema individuato sarà, così, la bussola su cui ruoterà tutto il resto dell’impianto progettuale.

Per fare ciò dovrai utilizzare le tue migliori risorse.

Informati online, contattai portatori di interesse  (detti stakeholders) che possono essere informati rispetto alla tematica da te scelta – come possono essere ad esempio sindaci, allenatori di squadre di calcio, parroci, volontari attivi sul territorio, rappresentanti di studenti – a seconda della portata del tuo problema.

[/vc_column_text][vc_column_text]

Vi racconto una storia che ho sempre nel cuore.

Tanti anni fa, fresco di studi, volevo realizzare un progetto nelle carceri rivolto ai detenuti. Mi sono interrogato più volte su quale potesse essere una tematica che potesse interessare e coinvolgere questa “particolare” tipologia di target. Le carceri sono piene di corsi di teatro ad esempio, di cucito e tante altre attività del genere, apprezzabilissime e certamente importanti per la vita all’interno delle carceri.

Io però volevo fare qualcosa di diverso, ma non sapevo come. Ho pensato tanto a quali potessero essere le esigenze dei detenuti e poi sai cosa ho fatto? Ho chiesto direttamente a loro.

Li ho interrogati singolarmente per sapere quali fossero i loro interessi, i loro bisogni e sai cosa è venuto fuori? Un bellissimo progetto che porterò sempre nel cuore, che si chiama “Un uomo che sbaglia rimane un uomo”, un corso di formazione che ho realizzato con la mia prima associazione SOS Diritti e Legalità che insegnava ai detenuti come fare ricorso alla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo contro l’ingiusta detenzione. Il corso era strapieno.

Perché ti racconto questo? A prescindere dal valore umano e sociale di questo progetto, ho semplicemente risposto ad un vero bisogno delle persone. Sono andato incontro ad un problema reale perché ho fatto un’attenta analisi dei problemi sul campo.

Questo è richiesto quando si scrive un progetto europeo. Ma soprattutto a questo servono i progetti: migliorare la situazione e dare un contributo al cambiamento positivo.

Analizzare con attenzione la situazione di partenza per comprendere quale sia la reale necessità.

Solo dopo aver individuato l’obiettivo generale del progetto possiamo spiegare tutto il resto: come, dove, quando e con chi.

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Ma anche qui bisogna stare bene attenti ai rischi. Ed è per questo che ti parlo di un’altra fase molto importante durante la vostra progettazione, che è quella dell’analisi dei rischi.

E’ importante tenere a mente tutti i possibili rischi che potrebbero capitare dal punto di vista dell’organizzazione del tuo lavoro. Non parlo di forze di causa maggiore – come ad esempio è la pandemia mondiale che stiamo attualmente vivendo e che ha fatto slittare le date di molte attività dei progetti europei che stiamo realizzando – parlo invece di qualcosa che si può controllare all’interno della gestione del lavoro e che quindi, nel caso in cui dovesse andare storto qualcosa, si possa correre ai ripari.

Parlo di staff, di tempistiche, di organizzazione dei ruoli e del lavoro. Tutte cose che devi avere sempre e costantemente sotto controllo.

Ricapitoliamo dunque. I primi passaggi per cominciare con il piede giusto per la scrittura di un progetto europeo sono: individuare il  problema, farne un’attenta analisi, specificare l’obiettivo (piu’ chiaro e specifico possibile) e fare l’analisi dei rischi.

Un altro ingrediente prezioso nel mondo della progettazione europea è quella di crearsi una buona rete internazionale, per poter trovare dei partner che siano quanto più idonei possibile per il tuo progetto. Questo però chiaramente è un passaggio successivo, che però non va mai sottovalutato.

Un partenariato ben strutturato è uno dei fattori che incidono sulla vincita di un finanziamento europeo.

Non è sempre semplice questa fase, e capiterà anche di avere problemi con dei partner – in più di dieci anni devo dirti che ne ho viste di tutti i colori – ma da qualche parte dovrai partire, come sempre.

Io, quando ho cominciato ad entrare in questo mondo, ho dovuto un po’ improvvisare, perché nessuno mi aveva mostrato i passi per muovermi al meglio. Le prime partnership internazionali sono cominciate grazie alle mie relazioni personali con persone che avevo conosciuto durante progetti a cui avevo preso parte come partecipante, e da lì si sono sempre più estese fino ad andare a consolidare una forte rete internazionale, che oggi per me è un grande vanto.

Poi fortunatamente – e stai bene attento a questo – ho scoperto l’esistenza della piattaforma SALTO, all’interno della quale era possibile trovare tutti i potenziali partner di tutti i paesi d’Europa, con i loro riferimenti web, una loro breve descrizione e tutto ciò che serviva per capire se quello potesse essere il partner giusto.

Bene. Giunti fino a qui ti sarai certamente fatto un’idea di come sia possibile partire con il piede giusto per la scrittura di un progetto europeo.

Una cosa vorrei ribadire ancora una volta, che potrà sembrare banale e retorica, ma profondamente vera: la vera palestra per la progettazione è la progettazione stessa.

Mi spiego meglio. Per imparare a scrivere un progetto europeo che sia approvato, e quindi finanziato, dalla Commissione Europea, la prima cosa che bisogna fare è mettersi a tavolino e cominciare a progettare. Leggere, documentarsi, contattare partner, stakeholders, media (questi ultimi due possono essere fondamentali per la disseminazione e valorizzazione dei risultati, ma ne parleremo in un altro momento).

Partire è il primo modo per imparare.

Invia i tuoi progetti, concediti di sbagliare e di imparare dagli errori.

Se mai cominci, mai riesci.

Con me almeno ha funzionato.

Ti lascio il tasto per accedere alla community di professionisti ed associazioni che ho creato con la mia Scuola di Europrogettazione, al fine di creare connessioni virtuose e condividere contenuti – come quello che hai letto ora.

Ti aspetto dentro.

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Crescere e conoscere il mondo? Grazie ai progetti europei si può

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Se ti trovi qui a leggere questa breve guida, è sicuramente perché ti interessa trovare un modo per crescere formarti e guadagnare non rinunciando al piacere di viaggiare e scoprire il mondo.

Lascia però prima che mi presenti. Mi chiamo Mattia Di Tommaso, ho 35 anni, sono un europrogettista e sono il presidente di IDEA EUROPA, il primo ente italiano che collega le no profit al mondo dei fondi europei.

Il mio ingresso nel mondo delle associazioni è iniziato a 23 anni, quando ho fondato la mia prima associazione SOS Diritti e Legalità, mentre il mio ingresso nel mondo dei fondi europei poco dopo, grazie ad un tirocinio che ho svolto al Parlamento Europeo di Bruxelles. Coniugando queste due realtà e questi due interessi, mi sono formato come professionista, e anche come essere umano. Subito dopo la laurea in giurisprudenza e il master in Diritti Umani ho cominciato a studiare i fondi europei.

Non starò qui a raccontarti le migliori tecniche per vincere un progetto europeo – faccio già dei corsi completi e dei contenuti gratuiti per quello – e neanche quanto sia bello il mondo dell’associazionismo e quanto esso possa renderti una persona migliore – puoi leggerlo alla seguente guida se vuoi. Voglio però parlarti della possibilità di crescita formativa ed umana che un progetto europeo riesce a dare ad ognuno di noi.

Il primo progetto europeo grazie al quale è “iniziato il tutto” è stato nel maggio del 2014. Sono andato a Tirana, in Albania, per uno scambio giovanile sull’imprenditorialità.

E’ stato un altro importante punto di svolta per me. Non tanto per il luogo che stavo visitando, ma per quello che ho trovato lì. Per le persone, per il modo di lavorare e cooperare. Per la capacità di ascolto reciproco e la possibilità di mettersi in gioco, in quelle che a guardarle sembrano delle semplici attività pratiche, ma che mi hanno lasciato dentro la curiosità di andare avanti, di cercare nuove risposte, di conoscere nuovi sguardi, nuove esperienze, nuovi dettagli.

Un progetto europeo come quello a cui stavo partecipando, e come tutti quelli che poi sono seguiti, coinvolge giovani provenienti da tante parti d’Europa. Con lingue diverse, culture e tradizioni diverse, abitudini diverse. Eppure essere tutti in cerchio a condividere esperienze, a cercare di migliorarci, a cercare di comunicare nel modo migliore che potevamo per farci comprendere anche in una lingua straniera, è stato ciò che mi ha fatto capire che c’era un mondo di possibilità da sfruttare, centinaia di persone ancora da incontrare, luoghi da vedere, con occhi nuovi, con gli occhi della scoperta.

Ogni progetto europeo al quale ho partecipato mi ha lasciato qualcosa che porto con me: la tristezza negli occhi delle donne della Moldavia, la speranza negli occhi dei bambini di Sarajevo, l’ambivalenza di Bucarest nell’essere così sfarzosa da un lato e così spigolosa e povera dall’altro; la magia di Parigi, la crudezza dei Balcani, la travolgente allegria delle città spagnole, dalla più popolare Madrid a tante piccole cittadine calorose che sembravano il centro del mondo. Anche se i miei occhi difficilmente dimenticheranno ciò che hanno visto in Kosovo e Auschwitz.

E tanto altro ancora.

Tutto ciò unito alle attività quotidiane con cui ogni progetto mi faceva mettere alla prova: team building, public speaking – chiaramente in inglese, laboratori di vario genere, educazione non formale; ma anche le attività più divertenti, come i pasti tutti insieme ad augurarsi “enjoy your meal”, o le sere internazionali, durante le quali ogni paese partecipante al progetto doveva condividere con gli altri un cibo tipico della propria nazione; o anche la difficoltà e la bellezza di condividere la stanza con degli sconosciuti, che dopo una settimana diventano un po’ dei fratelli.

 Tutto ciò l’ho visto con i miei occhi, ed è per questo che te lo racconto. Per farti comprendere che anche degli scambi giovanili di pochi giorni, possono essere fondamentali per la crescita e la formazione di un essere umano e possano arricchire il nostro bagaglio culturale molto più di quanto si crede.

Il bello di tutto ciò era il clima che si respirava durante questi progetti, la familiarità che si raggiungeva, l’uguaglianza. Senza dimenticare mai il perché ci trovavamo tutti insieme a parlare di educazione non formale, di formazione, di imprenditorialità e di qualunque altro fosse stato l’argomento del meeting.

Sono riuscito a fare tutto ciò perché le varie associazioni di cui sono stato parte e che ho presieduto, sono sempre state attive nel mondo dei fondi europei proprio per questo motivo. Dopo il primo progetto vinto ho iniziato infatti a scriverne tanti altri, trasformando poi questa mia passione nella mia attuale  professione…ma questa è un’altra storia.

E poi ci sono gli eventi internazionali che ho organizzato in Italia come associazione capofila del progetto. La prima volta la ricordo ancora come fosse ieri, era il gennaio 2015 ed ho ospitato con la mia associazione SOS Diritti e Legalità 25 Giovani provenienti da 6 paesi europei per un corso di formazione per aprire una start up. È stata una grande prova per me organizzare questo evento, perché ho potuto toccare con mano tutto quello che avevo sempre visto realizzare da altri durante tutti gli altri progetti.

Ho compreso le tempistiche precise per la realizzazione degli eventi, per l’organizzazione dei viaggi, degli alloggi, per fare in modo che tutti potessero trascorrere la loro permanenza al meglio e tornare a casa dopo questo meeting nello stesso modo in cui io sono tornato a casa da tutti i progetti a cui ho partecipato: cambiato, cresciuto, ritrovato.

Non si finisce mai di imparare nel mondo dei progetti europei. Ed oggi che i fondi europei occupano gran parte della mia vita e ho affinato bene le dinamiche progettuali, le metodologie di scrittura e tutto ciò che concerne il management di un progetto, la fase dell’attuazione, la fase in cui concretamente avvengono gli scambi costruttivi e produttivi per tutti, è sempre una grande emozione, è sempre qualcosa di nuovo. Non ci si abitua mai.

Ti starai chiedendo come è possibile partecipare a dei progetti europei immagino.

Non temere.

Non devi necessariamente fondare delle associazioni come ho fatto io, per iniziare ti basta guardarti intorno. Informati e cerca di capire se nel tuo territorio ci sono associazioni che sono coinvolte in progetti europei e sono disponibili ad inviare un partecipante che rispecchi il loro target, che magari potresti essere tu.

Tante associazioni infatti, non inviano ai progetti europei solo il proprio staff, ma consentono anche ad altri ragazzi del territorio di partecipare, se chiaramente rispettano i requisiti necessari.

Questa è un’altra cosa di cui vado particolarmente fiero ed orgoglioso. Negli anni sono partiti con la associazione SOS Europa, che ho fondato e presiedo dal 2016, centinaia di ragazzi per diversi paesi, e sono tutti tornati entusiasti, con uno sguardo nuovo, con una possibilità in più.

Se non sei inserito in una rete associativa dunque, ti consiglio di informarti, visita quanti più siti possibili – se vuoi puoi consultare anche il sito di SOS Europa qui, nella sezione in cui condividiamo sempre le opportunità di formazione.

Questa è la mia personale esperienza, e spero che in qualche modo possa esserti di aiuto. Certo, devi impegnarti per realizzare ciò che desideri e nessuno ti regala niente – anche questo l’ho imparato sulla mia pelle tante volte – ma so anche che siamo noi i protagonisti e i principali decisori della nostra crescita personale, quindi ti consiglio di darti da fare e trovare quello che fa per te, perché sono certo che c’è.

Nel frattempo ti invito ad unirti alla community gratuita che ho creato su Facebook, in cui puoi trovare europrogettisti, associazioni ed altri professionisti del settore. Qui ogni tanto condividiamo anche opportunità e call per aderire come partecipante a dei progetti già approvati.

Ti aspetto dentro.

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