Pronti per il nuovo Erasmus Plus ?

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Il futuro di Erasmus si prospetta solido in quanto continuerà a finanziare iniziative per promuovere la conoscenza e la consapevolezza, il senso di cittadinanza e appartenenza all’Europa. Il Programma prevede un forte investimento nelle persone, nelle loro competenze e nelle loro conoscenze green e digitali, necessarie a rispondere alle sfide globali, a mantenere l’equità sociale e a guidare la competitività.

Il Programma Erasmus ha dimostrato tutta la sua straordinaria vitalità e la sua effettiva utilità anche durante la pandemia. L’emergenza sanitaria ha indubbiamente creato difficoltà agli spostamenti fisici, ma nonostante tutto gli scambi sono proseguiti ordinatamente utilizzando la didattica a distanza e in generale la mobilità in modalità blended, con piena soddisfazione dei partecipanti.

A fronte di politiche comuni, l’Unione europea si è dotata negli anni di strumenti che hanno permesso di raggiungere alcuni obiettivi strategici. Nel settore dell’educazione e della formazione, il Programma Erasmus+ (ivi compresi tutti i programmi europei che lo hanno preceduto) ha supportato nel concreto le politiche di cooperazione dei sistemi educativi europei attraverso progetti di cooperazione e la mobilità dei cittadini dell’unione per percorsi di studio, formazione, lavoro.

CORSO FONDI EUROPEI EUROPROGETTAZIONE

Dal suo inizio nel 1987, il programma si è notevolmente ampliato. Ora copre tutti i settori dell’istruzione e della formazione, dall’educazione e cura della prima infanzia all’istruzione scolastica, alla formazione professionale, all’istruzione superiore e all’apprendimento degli adulti. Sostiene la cooperazione sulla politica giovanile e promuove la partecipazione allo sport.

Il Programma si inserisce, quindi, in un quadro europeo di interventi volti a realizzare uno spazio europeo dell’istruzione, un’Europa della conoscenza “in cui imparare non sia limitato da confini; un continente in cui sia divenuto la norma trascorrere un periodo in un altro Stato membro, per studiare, formarsi o lavorare, e parlare altre due lingue oltre alla propria lingua madre. Un continente in cui le persone abbiano un forte senso della propria identità di europei, del patrimonio culturale dell’Europa e della sua diversità“.

Erasmus costituisce uno strumento chiave per il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi a cui tutte le Agenzie nazionali devono tendere e per farlo è necessario:

  • Aumentare il numero di beneficiari.
  • Raggiungere persone di ogni estrazione sociale: attraverso nuove misure sarà possibile avere accesso a finanziamenti per organizzazioni più piccole. Ciò renderà più facile far partecipare persone provenienti da ambienti svantaggiati.
  • Costruire relazioni più forti con il resto del mondo: mobilità e cooperazione con Paesi terzi aumenteranno, attraverso una combinazione di mobilità fisica e virtuale.
  • Promuovere ambiti di studio che guardano al futuro come le energie rinnovabili, i cambiamenti climatici, l’ambiente, l’ingegneria, l’intelligenza artificiale o il design.
  • Sostenere l’innovazione digitale

Il programma Erasmus+ continuerà ad essere strutturato in tre azioni chiave:

– AZIONE CHIAVE 1 a supporto della mobilità delle persone
– AZIONE CHIAVE 2, per i progetti e tutte le misure di cooperazione
– AZIONE CHIAVE 3, per il supporto alle politiche dell’Unione in materia di Istruzione, Gioventù e Sport.

Il Programma mobiliterà tutti i settori per la ripresa dalla crisi dovuta al Covid19 e per promuovere la crescita. Con l’obiettivo di raggiungere lo Spazio europeo dell’educazione entro il 2025, il nuovo Erasmus+ mira a:

  • Fornire nuove opportunità per gli studenti europei, a partire dalla scuola; grazie a una maggiore accessibilità e formati di mobilità più flessibili, il nuovo Erasmus+ fornirà opportunità a un gruppo più diversificato di discenti, compresi quelli in condizione di svantaggio;
  • Promuovere l’innovazione nella progettazione dei curriculum, nell’apprendimento e nelle pratiche didattiche;
  • Promuovere competenze green e digitali;
  • Sostenere le nuove iniziative faro, come le Università europee, Teacher Accademies Erasmus, Centri di eccellenza professionale.

Tutto questo con un investimento crescente di risorse:  dai 14.7 miliardi di euro della vecchia Programmazione Erasmus+ (2014–2020) si passa agli oltre 26 miliardi di quella appena iniziata (2021-2027). Si tratta di un investimento importante all’interno del bilancio UE che affianca il piano di rilancio Next Generation EU.

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Il Programma Erasmus ha dimostrato tutta la sua straordinaria vitalità e la sua effettiva utilità anche durante la pandemia. L’emergenza sanitaria ha indubbiamente creato difficoltà agli spostamenti fisici, ma nonostante tutto gli scambi sono proseguiti ordinatamente utilizzando la didattica a distanza e in generale la mobilità in modalità blended, con piena soddisfazione dei partecipanti.

A proposito di Brexit
La Brexit è un fatto di portata storica che avrà sicuramente un impatto sulla mobilità in entrata e in uscita di studenti tra Ue e Regno Unito. Tuttavia, non tutto è definitivamente perduto. Il Programma Erasmus, infatti, è uno strumento molto flessibile e adattabile. Già adesso vi sono significativi accordi bilaterali con realtà extraeuropee, con Paesi come il Marocco, la Tunisia o altri paesi nel mondo, che rendono possibili esperienze di mobilità. Ci auguriamo che questo possa coinvolgere in futuro anche lo stesso Regno Unito.

Al di là di ogni situazione o criticità, anche di natura politica, l’Erasmus continua negli anni ad assolvere alla sua mission: aprire porte, creare collegamenti, arricchire le persone. Sono certa che la Brexit non farà venir meno la voglia di conoscenza e di crescita personale che accomuna tutti i giovani europei.

 

FONTE SITO erasmusplus.it

di Sara Pagliai
Coordinatrice Agenzia nazionale Erasmus+ Indire

EUROPROGETTAZIONE CORSO ONLINE MASTER FONDI EUROPEI FINANZIAMENTI MASTERCLASS

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Aperte le candidature per i giovani leader della “generazione verde” di tutto il mondo

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Fino al 1 marzo, è possibile presentare la domanda di partecipazione a “Youth4Climate: Driving Ambition”, il primo incontro riservato a giovani di tutto il mondo, che si terrà a Milano dal 28 al 30 settembre 2021.

“Il futuro del pianeta – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – è una sfida che riguarda soprattutto i giovani, che in questi ultimi anni sono stati portabandiera nella battaglia per la lotta contro il global warming e per la sostenibilità ambientale. Da loro sono giunti gli stimoli più forti e costruttivi alla classe dirigente mondiale. A loro intendiamo dare voce, rilievo e visibilità in vista della conferenza sul clima di fine anno. Crediamo sia fondamentale che le scelte che riguardano il domani siano condivise, anche indicate, da chi nel domani dovrà vivere e del pianeta di domani sarà responsabile”.

L’invito a partecipare è quindi rivolto alla nuova generazione di leader dell’azione per il clima, dai 15 ai 29 anni, già attivi in un gruppo, associazione o impresa, così da offrire loro la possibilità di incontrare i rappresentanti dei governi presenti a Milano, gli stessi che parteciperanno alla 26esima Conferenza della Parti del’UNFCCC, che si terrà a Glasgow a novembre.

Nella domanda di partecipazione sarà chiesto di illustrare anche le attività già svolte dagli interessati nell’ambito dell’azione per il clima e dello sviluppo sostenibile.

Youth4Climate: Driving Ambition è frutto di un lungo processo preparatorio che mette a frutto i nove eventi virtuali di Youth4ClimateLive Series, lo stato di avanzamento del processo negoziale in ambito UNFCCC, nonché i risultati emersi dai principali incontri tra giovani.

Per ciascuno dei 197 paesi, che fanno parte dell’UNFCCC, saranno selezionati due partecipanti. Si prevede la presenza di circa 400 giovani, nel rispetto di un’equa rappresentatività di genere, equilibrio geografico e inclusione sociale.

Le prime due giornate di Youth4Climate: Driving Ambition saranno dedicate a gruppi di lavoro tematici, mentre il terzo giorno vedrà un confronto diretto tra i giovani delegati e i ministri partecipanti alla Conferenza preparatoria che si terrà nei due giorni successivi, sempre a Milano. I risultati dell’incontro tra i giovani leader saranno raccolti in una Dichiarazione finale, che sarà illustrata e discussa alla Conferenza preparatoria e dunque recepita nel processo che condurrà alla Conferenza della Parti di Glasgow.

Domanda di partecipazione:

 

La PreCop26 e l’incontro Youth4Climate: Driving Ambition:

 

Fonte: sito Ministero Ambiente

 

CORSO FONDI EUROPEI EUROPROGETTAZIONE[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Pubblicato il nuovo sito dell’Agenzia EACEA della Commissione Europea

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Così come riportato sul sito ufficiale della Commissione Europea da oggi è attivo il nuovo portale dell’Agenzia Esecutiva EACEA.

Qui si potranno trovare informazioni, bandi, documenti ed aggiornamenti sui programmi comunitari gestiti da questa agenzia che sono:

  • Erasmus+
  • Creative Europe
  • the European Solidary Corps
  • the Citizenship, Equality, Rights and Values programme (CERV).

Visita il nuovo sito https://www.eacea.ec.europa.eu/index_it

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Roche per la ricerca: bando 2020

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE

Fondazione Roche

SCADENZA

1° febbraio 2021

PROMOTORE E FINALITÀ DEL BANDO

La Fondazione Roche persegue lo scopo di favorire la ricerca scientifica indipendente, l’assistenza sanitaria, l’attività delle associazioni che sostengono i pazienti ed il dibattito pubblico su tematiche istituzionali ed organizzative concernenti il sistema sanitario nazionale ed europeo.

Il bando “Roche per la Ricerca”, giunto alla V edizione, si propone di sostenere la ricerca scientifica indipendente attraverso il finanziamento di progetti orientati alla medicina di precisione in ambiti della salute dove esiste ancora un ampio margine di miglioramento delle terapie.

AREE DEI PROGETTI DI RICERCA

Alle aree già presenti nelle precedenti edizioni, visto l’eccezionale momento storico che stiamo vivendo, Fondazione Roche ha voluto dedicare un finanziamento alla ricerca in ambito psicologico e comportamentale legata all’impatto emotivo causato dalla pandemia da COVID-19. I finanziamenti saranno orientati a sostenere i progetti nelle seguenti aree:

  • Oncologia: eterogeneità biologica del cancro; previsione della risposta molecolare e/o biologica al trattamento del cancro (es. immunoterapia, terapie target, agenti biologici); meccanismi di inibizione del checkpoint immunitario e fuga immunitaria; meccanismi di mantenimento delle cellule staminali tumorali; studio dei processi del microambiente cellulare e delle dinamiche di soppressione/stimolazione immunitaria; ruolo del microbiota nello sviluppo del cancro; caratterizzazione dei neoantigeni nei tumori solidi.
  • Ematologia oncologica: eterogeneità biologica delle neoplasie amatiche; previsione della risposta molecolare e/o biologica al trattamento del cancro del sangue (es. immunoterapia, terapie target, agenti biologici); studio dei processi del microambiente cellulare e delle dinamiche di soppressione/stimolazione immunitaria; meccanismi di mantenimento delle cellule staminali ematopoietiche; caratterizzazione dei neoantigeni nelle neopòasie del sangue.
  • Malattie respiratorie: Iidentificazione del ruolo dei marker molecolari, funzionali e clinico-radiologici come predittori di evoluzione clinica e prognosi nel settore delle malattie polmonari restrittive.
  • Reumatologia: studi di popolazione sulle malattie reumatologiche (artrite reumatoide, arterite gigantocellulare, vasculite, lupus eritematoso sistemico), in cui i biomarcatori sono fattori di risposta prognostica; nuove strategie precliniche per lo sviluppo di approcci immunoterapeutici per malattie con componenti immunomediate.
  • Neuroscienze: epidemiologia, fisiopatologia e ruolo dei biomarcatori nelle malattie neurologiche, neuroinfiammatorie e del neurosviluppo, in particolare sclerosi multipla, Nmosd, malattia di Alzheimer, malattia di Huntington e morbo di Parkinson; biomarcatori in PET: traccianti per microglia attivati e traccianti amiloidi in Ad; epidemiologia, esiti della malattia, misure di esito e biomarcatori come fattori prognostici e predittivi nell’atrofia muscolare spinale e nella distrofia muscolare di Duchenne; riabilitazioni cognitive e/o assessment digitale nella sclerosi multipla.
  • Coagulopatie ereditarie: ricerca traslazionale riguardante lo sviluppo di inibitori o l’identificazione di altri fattori di rischio associati; studi su comorbidità, sanguinamento, dolore, stato articolare, invecchiamento e qualità della vita nei disturbi emorragici congeniti; caratterizzazione dei meccanismi molecolari alla base del micro sanguinamento delle articolazioni nelle malattie emorragiche congenite; studi relativi alla rilevazione in vitro di possibili meccanismi biochimici di interazione tra molecole coinvolte nelle malattie della coagulazione congenita.
  • Relazione medico-paziente: valutazione neurofisiologica degli aspetti dell’interazione medico-paziente dal punto di vista sia del paziente (fiducia e confidenza nel medico curante) che del clinico (comportamento empatico e compassionevole nella relazione di trattamento); relazione tra l’interazione medico-paziente e i risultati positivi e negativi (es. effetto placebo ed effetto nocebo).
  • Ricerca sull’impatto psicologico e comportamentale causato dalla pandemia da COVID-19: progetti di ricerca psicosociale ed educativa rivolti ai pazienti e basati su come gestire emozioni e cambiamenti in questo periodo pandemico in cui sono aumentate la frammentazione sociale e comportamenti autodifensivi; progetti di ricerca concentrati sulla riduzione del rischio di conseguenze psicologiche a lungo termine della pandemia nelle categorie di pazienti più fragili o in particolari categorie di pazienti (es. bambini, adolescenti e anziani).

ENTI AMMISSIBILI

I progetti potranno essere promossi esclusivamente da Enti pubblici o privati italiani senza scopo di lucro operanti nel settore scientifico/sanitario (es. ospedali, ospedali universitari, IRCCS).

Il responsabile del Progetto di Ricerca (Principal Investigator) deve avere un’età inferiore ai 40 anni.

RISORSE 

La Fondazione ha mesoo a disposizione 400 mila euro a favore di 8 progetti di ricerca con un contributo del valore di 50 mila euro ciascuno, lasciando l’esclusiva titolarità di ogni invenzione o diritto generato nell’ambito del progetto di ricerca agli enti partecipanti, a conferma dello spirito di indipendenza dell’iniziativa.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE 

I progetti di ricerca si possono candidare esclusivamente online in lingua inglese entro il 1° febbraio 2021

 

CORSO FONDI EUROPEI EUROPROGETTAZIONE[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

master class europrogettazione online fondi europei

Avviso pubblico per il riparto del fondo per il funzionamento dei piccoli musei

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE

Direzione Genarale Musei del MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo

SCADENZA

25 gennaio 2021 alle ore 15.00

OGGETTO DELL’AVVISO

L’avviso stabilisce le modalità di svolgimento, l’indicazione dei termini e i criteri di assegnazione del fondo per i piccoli musei stabilito dalla legge di bilancio 2020 di cui al DM n. 251/2020.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

I musei partecipano alla procedura mediante la predisposizione di specifici progetti, che possono riguardare:

  • il miglioramento del funzionamento ordinario del museo;
  • la realizzazione di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche;
  • la implementazione della fruizione del patrimonio in esso contenuto;
  • l’adeguamento alle norme di sicurezza, anche mediante l’adozione di misure di contenimento in conseguenza dell’emergenza da Covid-19;
  • il potenziamento delle attività di comunicazione e di promozione, anche attraverso la creazione di un sito web del museo.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono presentare domanda i musei regionali, provinciali, civici o privati, gestiti da soggetti pubblici o da organizzazioni non profit, che NON sono stati destinatari, nell’ultimo biennio, di contributi o finanziamenti statali e che siano “Piccolo museo, dovendosi intendere per tale una una struttura permanente, senza scopo di lucro, aperta al pubblico, che acquisisce, conserva, cataloga, tutela, promuove, comunica, espone e rende fruibile il patrimonio materiale e immateriale, facendo ricerca e divulgazione culturale e offrendo esperienze di educazione e intrattenimento, avente entrate non superiori a 20.000 euro. Non concorrono al raggiungimento del limite di cui al primo periodo le entrate destinate alle spese per il personale.

L’avviso specifica i requisiti di cui devono essere in possesso tali soggetti, tra cui il fatto di garantire l’apertura al pubblico almeno 24 ore settimanali, aver svolto negli ultimi due anni almeno cinque iniziative rivolte alla comunità locale e al territorio nel quale operano ed aver creato almeno una pagina social di comunicazione e promozione del museo e del territorio.

RISORSE E AMMONTARE DEI FINANZIAMENTI

Le risorse stanziate per il riparto dal Fondo sono pari a 2 milioni di euro.

Le risorse verranno ripartite in parti uguali tra i beneficiari e comunque in misura non superiore a 10.000 euro per ciascun beneficiario.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande di contributo devono essere compilate e caricate, previa registrazione, utilizzando la modulistica predisposta sulla piattaforma online www.piccolimusei.beniculturali.it a partire dall’11 gennaio ed entro le ore 15.00 del 25 gennaio 2021.

Per informazioni e/o chiarimenti scrivere all’indirizzo piccolimusei@beniculturali.it​ (verrà data riposta alle richieste di chiarimento pervenute entro il giorno 21/01/21 mediante pubblicazione di FAQ).

Vai alla piattaforma dedicata al Fondoda cui si possono scaricare il testo integrale dell’Avviso, leggere le FAQ e – previa registrazione – scaricare e compilare la documentazione per fare domanda.

 

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europrogettazione masterclass

News sui prossimi programmi di finanziamenti europei da parte della Commissione Europea.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ecco la notizia ufficiale pubblicata sul sito dell’Agenzia EACEA della Commissione Europea.

Saranno 4 i programmi comunitari gestiti direttamente da questa agenzia.

Ci informano che in primavera entreranno nel vivo le prime call.

E noi non vediamo l’ora.

 

EACEA’s new generation of funding programmes for the period 2021-2027 has now been politically agreed. EACEA’s funding programmes for this period will be:

  • Erasmus+
  • Creative Europe
  • the European Solidary Corps
  • the Citizenship, Equality, Rights and Values programme (CERV).

These programmes will build on the success of their predecessors (Erasmus+, Creative Europe, the European Solidarity Corps and Europe for Citizens) and the relevant calls for proposals are expected to be published in early spring.

 

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fondi europei corso online

L’identikit del bravo europrogettista

[vc_row][vc_column][vc_column_text]In questo articolo parleremo del l’identikit del Bravo europrogettista.

Ovviamente non è una lista ufficiale ma è una lista che in qualche modo io ho redatto e che cerco nei miei collaboratori e nei collaboratori di Idea Europa che è la struttura che ho fondato e dirigo.

Ne parlo tantissimo nei miei corsi. 

Dopo tanti anni di questo lavoro ho iniziato a delineare meglio le caratteristiche che proprio non possono mancare per un professionista di fondi europei.

La mia missione è anche quella di formare la prossima generazione di europrogettisti. Ne ho parlato anche qui.

Andiamo a vedere nel dettaglio le caratteristiche di un bravo europrogettista o di una brava europrogettista.

Il primo è avere competenze di Project Management. Che cosa significa? che bisogna avere la consapevolezza che per poter fare bene questo lavoro bisogna conoscere alcuni approcci metodologici e ad esempio utilizzare il Project Management e saper utilizzare metodologie e strumenti. Ad esempio il quadro logico, il modello Gantt, il modello nell’analisi dei problemi. Su questi elementi mi soffermo molto durante i miei corsi di formazione.

Bisogna sapere come si trasforma correttamente l’idea in un progetto complesso e coerente. Sono tecniche non difficili da applicare una volta che si conoscono bene e rendono il nostro lavoro più professionale ma anche più armonico.

La seconda caratteristica che mi sento sempre di consigliare di possedere e che cerchiamo nei nostri collaboratori è quello di essere estremamente precisi e ordinati.

masterclass fondi europeiLo so è un po’ strana come richiesta ma in realtà è fondamentale in questo lavoro essere estremamente precisi.

Bisogna, inoltre, possedere ottime skills di scrittura, compresa la capacità di sintesi. Bisogna riuscire a scrivere un’idea progettuale che sia specifica, chiara e che illustri in modo preciso, senza troppi giri di parole, la vostra idea progettuale. Su questo aspetto vi sarà molto d’aiuto utilizzare i formulari ufficiali della commissione europea dove addirittura c’è un limite di caratteri che si possono utilizzare.

Bisogna conoscere bene il funzionamento dei fondi europei. Qui trovi un mio approfondimento.

La vostra idea progettuale deve risultare immediatamente chiara e comprensibile sia a voi ma anche da parte del valutatore della Commissione Europea. Egli non sta nella vostra testa e vede la vostra idea progettuale per la prima volta e su quella base deve esprimere un giudizio se è meritevole o no di finanziamento.

Fondamentale è anche la capacità di auto-organizzarsi il lavoro. Oltre alla scrittura c’è la necessità di raccogliere dei documenti, di far firmare dei documenti, di scansionarli e poi caricarli correttamente all’interno della piattaforma nel momento in cui si va a presentare.

Bisogna prestare la medesima attenzione sia agli aspetti sostanziali ma anche quelli formali. Spesso i progetti non vengono ammessi per difetto di quest’ultimi.

La terza Skills che in qualche modo mi sento di consigliare che spesso è innata anche se va un po’ allenata e quella della creatività. Precisiamo subito: la progettazione Europea non è uno studio di design o anche uno studio pubblicitario dove ognuno di noi deve sforzarsi di trovare l’idea innovativa del secolo o in qualche modo l’idea più creativa degli altri però bisogna essere molto in qualche modo aperti e disponibili ai nuovi stimoli e nuovi impulsi e in qualche cercare di costruire delle idee progettuali che non sono mai state fatte dagli altri o comunque non sono state mai fatte nel modo e nelle modalità e con le con le metodologie da noi prospettate.

 

Riflettiamo un attimo:  ci sono stati e ci sono e ci saranno tantissimi progetti ad esempio sui temi cosiddetti caldi quindi la violenza contro le donne violenza contro i bambini la questione dei diritti umani piuttosto che l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

europrogettistaSono tutti i temi molto importanti che ovviamente nel corso di questi anni sono stati oggetto di centinaia e centinaia di progetti approvati dalla Commissione Europea.

Quello che spesso viene premiata non è tanto la creatività sull’argomento perché ovviamente se decidete di fare un progetto contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale non sarete i primi a farlo ma l’innovatività della vostra idea progettuale e nelle metodologie applicate può fare la differenza.

Non dimenticare mai che il vostro progetto deve nascere con l’ambizione di riuscire a migliorare una situazione, risolvere un problema, generare un’opportunità.

Un’altra caratteristica, importante per me, è quella di saper analizzare i dati, le analisi, le statistiche, gli approfondimenti. Periodicamente la Commissione Europea pubblica dei report molto utili e molto ricchi di spunti e di informazioni.

E’ ovvio che, in qualunque progetto che scriviamo, bisogna avere un’ottima conoscenza approfondita degli argomenti trattati.  In caso contrario potremmo apparire improvvisati, poco specifici e soprattutto con poca conoscenza degli argomenti oggetto dell’idea progettuale. Difficilmente sarà finanziata con un contributo economico dalla Commissione Europea.

Non abbiate paura di farmi tante domande ogni volta che siete alle prese con una nuova idea progettuale.

Quali dati? Quale impatto? Dove? Come? E  le soluzioni che negli anni sono state promosse perché non hanno funzionato ? Cosa ne pensano le persone che sono direttamente connessi a questa tematica?

Mi raccomando: consultate solo le fonti ufficiali ed autorevoli. Il sito della Commissione Europea è uno solo!

Non dovete sottovalutare poi le  capacità di relazioni che si sviluppano durante la fase di scrittura del progetto dove bisogna rivolgersi ai partner internazionali potenzialmente idonei ad essere coinvolti nella vostra idea progettuale.

Prestate molta attenzione alla lettura del bando. Fornisce elementi formali rispetto alle tipologie di partner che si possono coinvolgere.

 

Altro elemento importante è che un bravo professionista esperto in fondi europei deve avere sempre la situazione sotto controllo rispetto al lavoro che sta conducendo. Non ci possono essere zone d’ombra, incertezze, o addirittura non essere aggiornato sui vari step soprattutto quelli propedeutici alla presentazione.

Non ci deve sfuggire niente in questa fase.

europrogettazione corso in aula mattia di tommasoOvviamente bisogna tenere le relazioni con i cosiddetti clienti o un qualche modo enti con la quale volete collaborare.

Un altro aspetto che cerchiamo molto è il famoso problem solving. Il nostro è un lavoro relativamente nuovo. In caso di dubbi molte persone, me compreso, non hanno alle spalle parenti o amici più maturi che hanno già fatto questo lavoro e che in qualche modo possono rappresentare per noi una fonte di consigli, suggerimenti di esperienza.

Nel settore dell’europrogettazionequesto non accade quindi molte volte quello che consiglio sempre è davanti ai dubbi, e ce ne saranno tantissimi, sia sul bando sia sul sul funzionamento sia anche sugli aspetti tecnici l’unica cosa da fare è da un lato provare perché c’è sempre una soluzione.  Vi basti pensare che in Europa simultaneamente quando ci sono le scadenze vengono presentati forse 5000/10000 progetti nuovi da altri paesi europei e voi non riuscite a presentare il progetto avete un problema voi.

Quindi come ci sono riusciti gli altri ci riuscirete anche voi!

Bisogna avere la capacità di saper risolvere i problemi da solo ma non perché non ci sia qualcuno che ti aiuta perché ovviamente se lavorate all’interno di un team di professionisti magari un po’ più di esperienza c’è sempre qualcuno che quella cosa gli è capitata o quel problema l’ha già affrontato piuttosto e può risolvere quindi in poco tempo. Ti riesce a dare la risposta e ti aiuta e ti semplifica.

Però in realtà molte volte non è così e sicuramente è un bene anche per la vostra crescita personale Io consiglio sempre dinanzi ad un problema di trovare la soluzione è un problema.

Ci sono professionisti o presunti tali o aspiranti tali che molte volte mi chiedono “Sai, Mattia, io non trovo questa informazione sulla Call, non trovo quanti partner possono partecipare, oppure entro quando bisogna inviare il proprio progetto, etc”.

E’ chiaro che chi mi ha fatto questa domanda non ha controllato sul sito ufficiale e non ha letto la documentazione ufficiale. Un po’ di pigrizia? Chissà?

 

E poi, anche se non trovate la soluzione, non avete nessuno a cui chiedere, cosa fate? Mollate tutto? Lasciate perdere.

Se io avessi fatto così non avrei vinto tutti questi progetti. 

Consiglio sempre di rischiare e prendere una decisione.

Il vostro obiettivo è quello di presentare il correttamente un progetto che venga finanziato quindi tutto ciò che troverete nella vostra strada deve essere completamente superato.

corso online europrogettazioneIl lavoro di europrogettista si basa sul raggiungimento di un obiettivo specifico. Nel nostro caso l’obiettivo specifico non è scrivere un progetto. L’obiettivo importante che è alla base del nostro lavoro e se vogliamo anche delle nostre soddisfazioni umane economiche e professionali è quella di riuscire a ottenere un contributo dalla Commissione Europea. Quindi la soddisfazione per aver inviato un progetto non basta anche se ovviamente un momento di soddisfazione personale anche di consapevolezza nell’essere riusciti comunque a presentare un progetto è giusto che ci sia, ma non basta!

Un’altra cosa molto importante è quello della pratica ovvero un progettista europeo deve stare sempre ,continuamente, a praticare come qualunque cosa. L’esercizio costante e quotidiano ti permette di affinare la tecnica e di superare gli ostacoli e diventare sempre più performante. Non scrivete un progetto oggi e poi ne riparliamo fra un anno perché tante cose le avete perse avrete sicuramente perso anche quella spinta emotiva e quella carica che vi fa in qualche modo tenere vivi!

Ultimo aspetto è quello di sapersi organizzare saper gestire il tempo. È un lavoro autonomo, ma con una scadenza ben precisa. Un bravo professionista non può arrivare all’ultimo e dire “non ho fatto in tempo a presentare il progetto”. Sarebbe un flop come professionista. Sia nei propri confronti ma anche nei confronti magari di un ente che si era rivolto a te per questo servizio. Saper organizzare il proprio lavoro è una mia fissa. Ne ho parlato anche qui. 

L’europrogettista è il lavoro del futuro. Chi non vorrebbe un professionista in grado di ottenere finanziamenti europei nel proprio team?

E’ forse uno dei pochi settori dove c’è più domanda che offerta. E questo ti dovrebbe far riflettere. Ne ho parlato a lungo in questo post.

Insomma, come vedete, gli aspetti da tenere in considerazione sono molti. E’ un lavoro dinamico, stimolante, intersettoriale. Non ci si improvvisa, non ci si può arrangiare. E più si va avanti più la selezione naturale dei professionisti è serrata. La competizione si fa sempre più dura. Come ho scritto qui è un lavoro del fare.

Come dico spesso. Oggi in Italia non mancano le idee, ma mancano i professionisti che sappiano trasformare queste idee in progetti ed ottenere finanziamenti europei.

Io, ogni giorno, provo a contaminare una community sia all’interno del gruppo facebook gratuito dedicato sia attraverso i miei corsi di formazione.

Spero che questo articolo ti abbia stimolato.

Ai tuoi progetti,

Mattia[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

master fondieuropei

Stiamo formando la nuova Generazione di Europrogettisti.

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Stiamo formando la nuova Generazione di Europrogettisti.
TU POTRESTI ESSERE IL PROSSIMO.
Abbiamo un’unica missione: pubblicare le idee e gli insegnamenti dei migliori esperti di fondi europei del mercato Italiano ed internazionale.
Lo facciamo contaminando una grande community di persone con entusiasmo, ideali e strategie appartenenti ad un mondo in continuo cambiamento.
Qui puoi trovare:

✍️ Risorse gratuite per l’Europrogettazione

https://www.mattiaditommaso.it/risorse-utili-per-leuroprogettazione/

News sugli ultimi bandi promossi dalla Commissione Europea
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💪Se vuoi chattare con noi

https://m.me/mattiaditommaso2019

L’Europrogettista è senza dubbio una figura professionale nuova e molto dinamica.

Si tratta di un professionista dotato di competenze trasversali, il quale si occupa di individuare il bando adatto cui presentare domanda, costruire l’idea progettuale in base anche alle caratteristiche di chi applica (ente pubblico, associazione, università etc. …), costruire una rete internazionale di partner di cui necessitano la maggior parte dei progetti europei.

L’Europrogettista si occupa della compilazione del formulario, e degli eventuali allegati, prendendo le mosse dall’idea progettuale che deve avere due caratteristiche principali: essere finanziabile (ossia mirata a rispondere alle materie di interesse che la Commissione Europea decide di volta in volta di finanziare), ed essere coerente con gli obiettivi prefissati dalla stessa.

Da anni ci occupiamo di garantire un’adeguata formazione agli aspiranti europrogettisti (clicca qui per saperne di più)

Guarda tutte le recensioni 

 

Come anticipato, si tratta di una professione per l’esercizio della quale sono necessarie competenze trasversali.
Si va dalla capacità di analisi e lettura di un bando, a quella di studio e comprensione dei contenuti di un regolamento. Per passare poi alle c.d. skills personali, anch’esse fondamentali, come la creatività ed una ottima propensione alle relazioni interpersonali ed internazionali.

 

Questo è quello che l’Europrogettista fa di base.

Infatti, in diversi casi il ruolo dell’Europrogettista può spingersi oltre alla scrittura e presentazione della proposta progettuale. Infatti, ad esempio, laddove il progetto presentato venga approvato, l’Europrogettista può acquisire anche il ruolo di project coordinator, ovvero della persona incaricata della gestione della fase di realizzazione ed implementazione del progetto.

Prima di proseguire nella nostra analisi, risulta utile fare alcune precisazioni su cosa sia un progetto europeo, e più in generale un progetto.

 

Un progetto europeo, ma anche un progetto nazionale o regionale, può essere definito come un insieme di azioni che vengono delineate in modo coerente tra loro ai fini del raggiungimento di un obiettivo, in un arco di tempo determinato.

Questo obiettivo, per essere considerato valido e meritevole di finanziamento, deve essere sì ambizioso, ma deve anche avere la capacità di incidere positivamente sulla situazione attuale, modificare una condizione, generare un cambiamento, risolvere un problema.
Partiamo proprio da questo. È necessario, infatti, che i progetti europei vadano nella direzione di parlare e trattare di un caso concreto. È bene evitare dunque di scrivere progetti poco palpabili e, per quanto fondati su temi “importanti” e sensibili, assolutamente privi di concretezza e fattibilità.

europrogettazione

In quali settori l’Europrogettista può esercitare la sua professione?

L’Europrogettista può lavorare in diversi settori. Nonostante ciò è estremamente consigliato all’Europrogettista di specializzarsi in determinati ambiti, poiché, come anticipato, le tematiche su cui poter lavorare sono moltissime.

 

Da dove comincia la carriera dell’Europrogettista?

È possibile iniziare in diversi modi, ad esempio si può iniziare a scrivere progetti per la propria realtà associativa, nel caso in cui se ne abbia una, oppure cominciare a scrivere per associazioni della propria rete personale intenzionate ad ottenere finanziamenti per implementare le proprie attività.

 

L’Europrogettista può svolgere la propria professione anche presso realtà che hanno come obiettivo quello di presentare progetti per conto di terzi (è l’esempio delle società che erogano consulenza sui fondi europei).

Qual è la cosa che l’Europrogettista deve fare prima di iniziare a scrivere un progetto?

Ai fini della presentazione del progetto sarà necessario, come prima cosa, effettuare la registrazione sulla piattaforma della Commissione Europea. La Commissione, come anticipato, non finanzia progetti di singoli individui, ma quelli di enti, associazioni o gruppi informali. Per registrarsi sarà dunque necessario inserire i propri dati e quelli del soggetto applicante per entrare nel database della Commissione Europea.

IL METODO FORMATIVO DELLA NOSTRA MASTERCLASS DI EUROPROGETTAZIONE

Il più avanzato e completo corso di europrogettazione online per migliorare le proprie competenze e conoscenze, imparare le tecniche di scrittura e presentare il proprio progetto alla Commissione Europea.

STUDIA

Avrai accesso alla nostra piattaforma e-learning con oltre 196 video lezioni per una durata complessiva di oltre 96 ore.
Durante il percorso verranno caricate nuove ed aggiornate video-lezioni.
Per facilitare l’apprendimento e seguire un iter logico le video-lezioni saranno rilasciate gradualmente. Questo ti consentirà di avere il tempo e la giusta concentrazione per fissare i concetti ed elaborare i tuoi progressi.
Tutte le lezioni sono registrate. Potrai vederle in ogni momento anche più volte, e da qualunque dispositivo elettronico.

CONFRONTATI

Durante il tuo percorso abbiamo previsto dei momenti di confronto. La nostra intenzione è di farle dal vivo. Se questo non sarà possibile si svolgeranno in modalità online. Saranno sessioni pratiche promosse con lo scopo di chiarire alcuni concetti espressi durante il corso, superare criticità e trovare il giusto spirito per addentrarsi nella fase pratica di scrittura di un progetto.

LEGGI

Incluso nel percorso troverai l’e-book MANUALE PRATICO DI EUROPROGETTAZIONE che ti aiuterà nel tuo percorso formativo. Stiamo già lavorando alla seconda edizione. Appena sarà disponibile lo troverai nella tua area personale all’interno della piattaforma.

METTI IN PRATICA

L’esperienza di project work inclusa nel corso, dovrà necessariamente concludersi entro i 12 mesi di durata del corso che decorrono a partire dalla data di iscrizione (non prorogabili). Durante la fase di project work lo studente sarà seguito da un tutor personale.

PRESENTA IL PROGETTO

L’obiettivo è di riuscire a farti presentare almeno un progetto (la media dei nostri studenti è 3).
Ci sarà un tutor per seguirti in ogni passaggio fino ad arrivare a leggere la parola “SUBMIT”.
Sarà possibile presentare i progetti solo ed esclusivamente per enti indicati dal tutor. Non sarà quindi consentito includere la presentazione di progetti per altri enti.

PARTECIPA

Durante il tuo percorso ti coinvolgeremo durante le attività di implementazione di alcuni progetti europei che abbiamo vinto e che stiamo gestendo.
Sarà un’opportunità per capire “realmente” e sul “campo” come funziona un progetto europeo una volta approvato dalla Commissione Europea.

CERTIFICA

I risultati dei nostri studenti sono la nostra ossessione.
Dai nostri corsi sono usciti alcuni tra gli europrogettisti di maggior successo del panorama italiano.
Nei giorni in cui sarà possibile sostenere il test, all’interno del corso, sotto tutte le lezioni, ci sarà il link diretto alla pagina dedicata alla Certificazione Idea Europa.
Gli studenti possono sostenere il test due volte gratuitamente senza limiti di tempo dall’acquisto.
Chi ottiene la certificazione viene inserito in un database di Idea Europa. In questo modo potremo proporre gli studenti certificati ad aziende, startup e professionisti che collaborano con noi o ne fanno richiesta.
Gli studenti certificati saranno inoltre i primi ad essere presi in considerazione per eventuali collaborazioni dirette con Idea Europa.

CONDIVIDI

Le persone hanno successo perché vivono in un ecosistema di relazioni sano, stimolante e capace di “alzare l’asticella”.

All’interno della nostra community potrai interagire con imprenditori, professionisti, con i docenti stessi, e costruire il cerchio d’oro delle tue relazioni.

Una community riservata ai soli studenti del corso. Puoi fare qualsiasi domanda, trovando risposta e consigli. Una Community dove gli allievi possono scambiarsi i risultati, chiedere informazioni o consigli, condividere i propri esercizi e altro ancora.

AGGIORNATI

Grazie alla nostra biblioteca digitale si rimane sempre aggiornati. Documenti, guide, pubblicazioni ufficiali, regolamenti e report. Tutto materiale utile e sempre disponibile quando si scrive un progetto europeo.

SCOPRI I BANDI

Durante il tuo percorso, troverai nella tua area personale report profilati e dettagliati dei più interessanti programmi di finanziamento europei. Per ogni bando troverai la modulistica ufficiale e le informazioni per presentare il tuo progetto.

GUADAGNA

A seguito dell’avvenuta iscrizione al corso viene sottoscritta la convenzione per la presentazione del progetto redatto durante la fase di project work. In caso di approvazione del progetto redatto e presentato dallo studente (con l’ausilio del tutor) verrà corrisposta la somma pari alla quota di iscrizione al corso.
La convenzione è relativa a n. 1 progetto che viene presentato durante o a conclusione della fase di project work. In caso di redazione e presentazione di più progetti (sempre durante o a conclusione della fase di project work) per un totale di massimo n. 3, dovranno essere compilate le corrispondenti e specifiche convenzioni alle stesse condizioni.
Quindi a titolo esemplificativo, se Tizio che si era iscritto al corso con pagamento rateale, versando un totale di euro 1.500,00 (€ 125x12mesi) presenta 3 progetti avrà diritto (come previsto dalle convenzioni sottoscritte) a vedersi corrisposti, in caso di approvazione di un progetto, € 1.500,00; di due progetti € 3.000,00; di tutti e tre i progetti € 4.500,00.

Programma Didattico

Il futuro professionale

Quella dell’europrogettista è una figura professionale sempre più richiesta e con più prospettive occupazionali. Si può lavorare come freelance, per un ente pubblico o un’azienda privata o costituire una propria società di consulenza in autonomia: ciò rende questa professione particolarmente dinamica ed orientata alla creazione di reti e collaborazioni di ampio respiro. La struttura dell’intero percorso offre con qualità ed esperienza la possibilità di padroneggiare tecniche e metodologie di europrogettazione da applicare in maniera diretta. Sia per compiere i primi passi con basi solide, sia per affinare ed acquisire piena consapevolezza delle proprie competenze. Enti pubblici e privati sono costantemente in cerca di profili specializzati in materia di progettazione comunitaria da inserire nel proprio staff o ai quali rivolgersi per ricevere consulenza.

Ci rivolgiamo a coloro che intendono intraprendere un percorso formativo-professionale nell’ambito della progettazione Europea (diplomati e laureati) e coloro che svolgono attività lavorative connesse con l’Europrogettazione, interessati a perfezionare/specializzare le proprie conoscenze, competenze ed abilità.

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Bando “Fermenti in Comune”: progetti di protagonismo giovanile per il rilancio dei territori – scadenza prorogata

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE

ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani

SCADENZA

29 gennaio 2021

PROMOTORI E FINALITÀ

Il bando è l’attuazione dell’accordo stipulato il 20 dicembre 2019 fra il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della presidenza del Consiglio dei ministri e l’ANCI, per l’utilizzo della quota del fondo per le Politiche Giovanili, parte “Fermenti in Comune”.

In risposta all’emergenza sanitaria, generata dalla pandemia Coronavirus (Covid-19), e alla conseguente crisi sociale ed economica, l’ANCI intende selezionare proposte progettuali presentate dai Comuni, suddivisi per fasce dimensionali, che attivino sui territori un’azione forte e mirata di sviluppo, rilancio e innovazione, incentrata su un ruolo incisivo da parte dei giovani under 35. A partire dai nuovi bisogni emersi, si vuole puntare sulle potenzialità delle realtà giovanili per facilitare il rilancio dei territori e definire modelli efficaci in termini di sostenibilità nel tempo delle azioni.

AMBITI TEMATICI E CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

Le proposte progettuali dovranno concentrarsi su azioni volte ad affrontare le seguenti 5 “sfide sociali”:

  • Uguaglianza per tutti i generi: azioni volte all’eliminazione delle discriminazioni, della violenza e delle pratiche dannose e che hanno come focus il riconoscimento di pari diritti per tutti.
  • Inclusione e partecipazione: azioni volte alla realizzazione della piena inclusione e partecipazione dei giovani nel tessuto sociale, economico e culturale del paese.
  • Formazione e cultura: azioni volte alla realizzazione di sviluppo e crescita delle competenze dei giovani e che investono l’intero perimetro della vita collettiva ivi compresa la partecipazione civile attiva.
  • Spazi, ambiente e territorio: azioni volte alla tutela dell’ambiente in tutte le sue sfaccettature invi compresa una maggiore diffusione della cultura di tutela e valorizzazione del territorio.
  • Autonomia, welfare, benessere e salute: azioni volte alla realizzazione di migliori condizioni di vita che abbiano come focus l’autonomia economica e sostenziale per i giovani, investendo gli ambiti di benessere e salute.

Le proposte progettuali dovranno essere coerenti con gli ambiti tematici a cui fanno riferimento le 5 sfide sociali di cui sopra e, in generale, con le necessità del mondo giovanile emerse a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Dovranno inoltre avere avere come beneficiari finali giovani di età compresa tra 16 e 35 anni, sia considerati singolarmente che in forma associata e prevedere la conclusione delle attività entro 12 mesi dalla data di sottoscrizione della convenzione con ANCI.

ENTI AMMISSIBILI

La domanda di partecipazione alla presente procedura può essere presentata da tutti i Comuni, suddivisi nelle seguenti fasce dimensionali:

  • a) Comuni con popolazione residente fino a 15.000 abitanti;
  • b) Comuni con popolazione residente da 15.001 a 100.000 abitanti;
  • c) Comuni con popolazione residente superiore ai 100.001 abitanti.

I Comuni dovranno presentare la loro proposta progettuale in partenariato con associazioni, in particolare quelle giovanili, e/o enti privati e/o con altri partner pubblici, compresi altri Comuni, e/o “Associazioni temporanee di scopo” (ATS) costituite tra soggetti che, sulla base della normativa vigente, sono qualificati enti del Terzo settore, formate da un massimo di tre enti (incluso il Capofila), il cui direttivo è costituito per la maggioranza da giovani tra i 18 e i 35 anni.

RISORSE 

L’ammontare delle risorse destinate alla presente procedura è di € 4.960.000,00, suddivise tra i diversi progetti beneficiari del contributo secondo tre linee di intervento:

  • Linea di intervento A: 1.800.000,00 euro destinati a progetti presentati da Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti (contributo massimo richiedibile pari a € 60.000,00);
  • Linea di intervento B: 1.560.000,00 euro destinati a progetti presentati da Comuni con popolazione da 15.001 fino a 100.000 abitanti (contributo massimo richiedibile pari a € 120.000,00);
  • Linea di intervento C: 1.600.000,00 euro destinati a progetti presentati da Comuni con popolazione superiore a 100.001 abitanti (contributo massimo richiedibile pari a € 200.000,00).

La quota di cofinanziamento locale garantita dai soggetti proponenti e/o dai partner per la realizzazione delle attività non può essere inferiore al 20% del valore complessivo del singolo progetto.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE 

A pena di irricevibilità, la domanda di partecipazione, corredata da tutta la documentazione richiesta, dovrà essere inviata esclusivamente vioa PEC all’indirizzo PEC bandigiovani@pec.anci.it entro le ore 24:00 del giorno 29 gennaio 2021 (scadenza prorogata rispetto alla precedente del 18 gennaio 2021). Verrà esclusa ogni domanda successiva, anche se integrativa di una precedente.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Lotta contro l’antisemitismo: la Commissione e l’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto pubblicano un manuale per l’uso pratico della definizione operativa di antisemitismo

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Oggi è stato pubblicato il manuale per l’uso pratico della definizione operativa di antisemitismo dell’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto. Il documento è stato commissionato dalla Commissione europea e pubblicato congiuntamente con l’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto, con il sostegno della presidenza tedesca del Consiglio dell’Unione europea. La definizione operativa di antisemitismo dell’Alleanza, pur non essendo giuridicamente vincolante, è diventata uno strumento ampiamente utilizzato in tutto il mondo per informare sull’antisemitismo, affinché ne vengano riconosciute e contrastate le manifestazioni.

Sulla base di un’ampia ricerca condotta dall’Associazione federale dei dipartimenti per la ricerca e l’informazione sull’antisemitismo (Bundesverband RIAS(link is external)), il manuale fornisce una panoramica delle buone pratiche adottate dalle organizzazioni internazionali, dalle amministrazioni nazionali, dalla società civile e dalle comunità ebraiche di tutta Europa. Le 35 buone pratiche spaziano dalla formazione delle autorità di contrasto alla registrazione e segnalazione degli incidenti. Il manuale include inoltre esempi di 22 incidenti di antisemitismo verificatisi in Europa che sottolineano la pertinenza della definizione operativa di antisemitismo dell’Alleanza nel valutare le manifestazioni del fenomeno.

Il Vicepresidente Schinas ha dichiarato: “Dobbiamo combattere l’antisemitismo ogni volta che lo incontriamo. La vita ebraica fa parte delle nostre società e siamo determinati a proteggerla. Questo nuovo manuale consente a tutti di adempiere più facilmente a tale impegno e risponde alla richiesta degli Stati membri di migliorare la condivisione delle conoscenze sull’uso della definizione dell’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto. Il manuale diventerà un altro valido strumento a servizio degli Stati membri affinché possano attuare efficacemente la storica dichiarazione del Consiglio sulla lotta contro l’antisemitismo“.

La Commissione intende adottare quest’anno una strategia globale dell’UE contro l’antisemitismo. Maggiori informazioni sul lavoro svolto dalla Commissione a riguardo sono disponibili quiCerca le traduzioni disponibili del link precedente[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

 

 

Consulta il manuale

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