Otto per Mille Chiesa Valdese_ Bando 2020

[vc_row][vc_column][vc_column_text]E’ stato pubblicato il bando per la presentazione dei progetti per i fondi Otto Per Mille dell’Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste.

Posso presentare progetti: Organismi Associativi italiani o stranieri (Associazioni‚ Comitati e Cooperative Sociali di tipo A/B); Organismi ecumenici italiani o stranieri. Potranno essere destinatari dei fondi Otto per Mille esclusivamente gli Enti che sono in grado di presentare gli ultimi due bilanci consuntivi di esercizio o gli ultimi due rendiconti finanziari.

Possono essere finanziati progetti di assistenza sociale e sanitaria‚ interventi educativi‚ culturali e di integrazione‚ programmi di sostegno allo sviluppo e di risposta alle emergenze umanitarie‚ ambientali e climatiche‚ purché apportino benefici ad una collettività e siano privi di finalità lucrative. Gli interventi potranno essere realizzati sia sul territorio italiano che all’estero.

Le proposte progettuali e la documentazione necessaria‚ dovranno pervenire a partire dal 2 gennaio ed entro il 31 gennaio 2020

Per maggiori informazioni e per prendere visione delle modalità‚ leggi le linee guida 2020 sul sito Otto Per Mille delle Chiese Valdesi e Metodiste.

 

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Beneficiari di un progetto europeo

Fondi Europei – Chi sono i beneficiari di un progetto europeo? E i destinatari?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Oggi parliamo di beneficiari di un progetto europeo. Saperli riconoscere ed individuare è molto importante sia nella stesura del progetto stesso che durante la sua implementazione. Cosa molto importante è anche non confonderli con il destinatario del progetto. Vediamo insieme di che cosa stiamo parlando.

I beneficiari di un progetto europeo possono sempre essere suddivisi in due categorie differenti: beneficiari diretti e beneficiari indiretti.

I beneficiari sono i soggetti, gli enti, che trarranno beneficio dalle attività del progetto e dal raggiungimento degli obiettivi che il progetto stesso prevede.

Sono dunque quei soggetti verso i quali le azioni e le attività del nostro progetto europeo sono mirate.

I beneficiari diretti sono coloro che ricevono dal progetto un beneficio diretto. Facciamo un esempio. Se l’obiettivo del nostro progetto è quello di contrastare il bullismo all’interno delle scuole, il beneficiario diretto del nostro progetto è la vittima di bullismo o la potenziale vittima.

I beneficiari indiretti invece, sono coloro che non beneficeranno in maniera diretta dai risultati del progetto, ma avranno comunque dei vantaggi dal raggiungimento del progetto. Nell’esempio che abbiamo preso in considerazione poco fa, i beneficiari indiretti possono essere le famiglie dei ragazzi vittime di bullismo, oppure la scuola, la comunità locale e tante altre realtà vicine ai beneficiari diretti.

È importante non confondere i beneficiari del progetto con i destinatari.

Chi sono infatti i destinatari di un progetto europeo?

I destinatari di un progetto europeo sono coloro i quali prendono parte alle attività del progetto, svolgono le azioni previste dal progetto, prendono parte ad un meeting e quant’altro. Spesso i destinatari sono infatti differenti rispetto ai beneficiari del progetto. Tornando all’esempio che abbiamo fatto fino ad ora, possiamo ipotizzare che il nostro progetto europeo preveda delle sessioni di formazione per degli insegnanti affinché siano poi in grado di contrastare il fenomeno del bullismo all’interno delle scuole. In questo caso i destinatari saranno dunque gli insegnanti perché saranno loro che svolgeranno le attività del progetto.

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Europa per i cittadini: candidature 2020 per le azioni “Memoria europea, Gemellaggio di città, Reti di città, Progetti della società civile”

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Asse 1. Memoria europea
Sostegno a:
• progetti che promuovono la riflessione sulle cause e le conseguenze dei regimi totalitari nella storia moderna dell’Europa (in particolare il nazismo, ma anche il fascismo, lo stalinismo e i regimi totalitari comunisti), nonché progetti volti a commemorare le vittime dei loro crimini.
• progetti riguardanti altri momenti cruciali e punti di riferimento nella recente storia europea.

Sarà data preferenza ad azioni che promuovono la tolleranza, la comprensione reciproca, il dialogo interculturale e la riconciliazione quale strumento per superare il passato e costruire il futuro, in particolare al fine di coinvolgere le giovani generazioni.

Un progetto deve coinvolgere organizzazioni di almeno 1 Stato membro UE. Tuttavia sarà data preferenza a progetti transnazionali. La durata massima di un progetto deve essere di 18 mesi.

Priorità tematiche per l’Asse 1
1. Commemorazione dei momenti storici cruciali nella recente storia europea:
– 1950 La Dichiarazione di Robert Schuman
– 1990 La riunificazione della Germania e transizione democratica di altri Paesi europei
– 2000 La proclamazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE

2. Società civile e partecipazione civica sotto i regimi totalitari
3. Antisemitismo, Antigitanismo, xenofobia, omofobia e altre forme di intolleranza: trarre insegnamenti per i tempi odierni
4. Transizione democratica e adesione all’Unione europea

Asse 2. Impegno democratico e partecipazione civica
Misura 1. Gemellaggio di città
Progetti che favoriscono gemellaggi tra città attorno a temi in linea con gli obiettivi e le priorità tematiche del programma. Mobilitando i cittadini a livello locale e europeo per dibattere su questioni concrete dell’agenda politica europea, questi progetti mirano a promuovere la partecipazione civica al processo decisionale dell’UE  e a sviluppare opportunità d’impegno civico e di volontariato.
I gemellaggi devono essere intesi in senso ampio, riferendosi sia ai comuni che hanno sottoscritto o si sono impegnati a sottoscrivere accordi di gemellaggio, sia ai comuni che attuano altre forme di partenariato volte a intensificare la cooperazione e i legami culturali.

Ciascun progetto deve coinvolgere municipalità di almeno 2 Paesi ammissibili al programma, dei quali almeno 1 deve essere Stato UE e prevedere un minimo di 25 partecipanti internazionali provenienti dalle municipalità partner. L’evento di gemellaggio deve avere durata massima di 21 giorni.

Misura 2. Reti di città
Progetti per la creazione di reti tematiche tra città gemellate. Questi progetti promuovono lo scambio di esperienze e buone pratiche su temi d’interesse comune, da affrontare nel contesto degli obiettivi o delle priorità tematiche del programma, e favoriscono lo sviluppo di una cooperazione duratura e sostenibile tra le città coinvolte.

I progetti devono coinvolgere municipalità di almeno 4 Paesi ammissibili al programma, dei quali almeno 2 siano Stati UE. Ciascun progetto deve realizzare almeno 4 eventi e prevedere almeno un 30% di partecipanti internazionali provenienti dalle municipalità partner. La durata massima dei progetti deve essere di 24 mesi.

Misura 3. Progetti della società civile
Progetti promossi da partenariati e reti transnazionali che coinvolgono direttamente i cittadini. Questi progetti uniscono cittadini di contesti diversi in attività direttamente legate alle politiche dell’Ue, dando loro l’opportunità di partecipare concretamente al processo decisionale dell’Unione.
A tal fine il progetto deve puntare a stimolare riflessioni, dibattiti e altre attività legate alle tematiche prioritarie del programma oltre ad assicurare una correlazione concreta con il processo decisionale Ue.

Un progetto deve comprendere almeno due delle seguenti attività:
– promozione dell’impegno sociale e della solidarietà: attività volte a promuovere dibattiti/campagne/azioni su temi d’interesse comune, istituendo una correlazione con l’agenda politica e il processo decisionale Ue;
– raccolta di opinioni: attività volte a raccogliere le opinioni personali dei cittadini su una tematica specifica, privilegiando un approccio dal basso verso l’alto (facendo anche ricorso ai social, a webinar, ecc.) e l’alfabetizzazione mediatica;
– volontariato: attività volte a promuovere la solidarietà tra i cittadini dell’UE e oltre.

Ciascun progetto deve coinvolgere almeno 3 Paesi ammissibili al programma, di cui almeno 2 devono essere Stati UE. La durata massima di un progetto deve essere di 18 mesi.

Priorità tematiche per l’Asse 2
1. Discutere il futuro dell’Europa e sfidare l’euroscetticismo
2. Promuovere la solidarietà come concetto di base dell’UE
3. Promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca e combattere la stigmatizzazione degli immigrati e delle minoranze

Beneficiari

Enti pubblici o organizzazioni non-profit aventi personalità giuridica stabiliti in uno dei Paesi attualmente ammissibili al programma (vedi voce “Aree geografiche” della scheda). Nello specifico:

Asse 1: autorità pubbliche locali/regionali o organizzazioni non-profit, comprese le organizzazioni della società civile, le associazioni dei sopravvissuti, le organizzazioni culturali, giovanili, educative e di ricerca.

Asse 2
– Misura 1: città/comuni o i loro comitati di gemellaggio o altre organizzazioni non-profit che rappresentano autorità locali.
– Misura 2: città/comuni o i loro comitati o reti di gemellaggio; altri livelli di autorità locali/regionali; federazioni/associazioni di autorità locali; organizzazioni non-profit rappresentanti le autorità locali. In questi progetti possono partecipare in qualità di partner le organizzazioni non-profit della società civile.
– Misura 3: organizzazioni non-profit, comprese le organizzazioni della società civile, le istituzioni educative, culturali o di ricerca. In questi progetti possono partecipare in qualità di partner autorità pubbliche locali/regionali.

Entità Contributo

Asse 1: contributo UE di massimo € 100.000 per progetto.

Asse 2 – Misura 1: contributo UE di massimo € 25.000 per progetto.

Asse 2 – Misura 2 e 3: contributo UE di massimo € 150.000 per progetto.

La sovvenzione è calcolata sulla base di importi forfettari diretti a coprire i costi ammissibili del progetto.

Scadenza

Asse 1: 4/02/2020, per progetti aventi inizio tra il 1° settembre 2020 e il 28 febbraio 2021.

Asse 2 – Misura 1:
 4/02/2020, per progetti aventi inizio tra il 1° luglio 2020 e il 31 marzo 2021.
– 1/09/2020, per progetti aventi inizio tra il 1° febbraio e il 31 ottobre 2021.

Asse 2 – Misura 2:
– 3/03/2020, per progetti aventi inizio tra il 1° settembre 2020 e il 28 febbraio 2021.
– 1/09/2020, per progetti aventi inizio tra il 1° marzo e il 31 agosto 2021.

Asse 2 – Misura 31/09/2020, per progetti aventi inizio tra il 1° marzo e il 31 agosto 2021.

Le candidature devono essere presentate entro le ore 17.00 (ora dell’Europa centrale) dei termini di scadenza indicati.

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Sono davvero tanti i potenziali beneficiari di un progetto europeo

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ormai come avrai capito grazie alle numerose opportunità di finanziamento erogate dalla Commissione Europea tutti i cittadini dell’Unione europea possono diventare beneficiari delle azioni poste in essere nell’ambito di un progetto europeo approvato.

Personalmente, anche durante i corsi di formazione, dedico molto tempo alla comprensione del concetto di beneficiari. Quando mi cimento nella scrittura di un progetto mi risulta molto utile comprendere e analizzare questo concetto

In progettazione si tende a distinguere tre categorie diverse di “beneficiario”

  1. i beneficiari ultimi, ovvero le persone o le organizzazioni che beneficeranno dell’azione svolta dal progetto nel lungo periodo o in modo indiretto (ad esempio: la cittadinanza e le imprese di un determinato territorio);
  2. i gruppi-target, ovvero i gruppi e le categorie di persone (e/o di organizzazioni) direttamente coinvolti nell’attività realizzata (ad esempio: i disoccupati tra i 30 e i 50 anni residenti in una specifica area);
  3. i beneficiari, ovvero le persone o le organizzazioni che sono titolati a presentare una proposta progettuale e a ricevere il relativo finanziamento dell’Unione europea per la realizzazione dell’attività (ad esempio: un’organizzazione attiva nell’ambito della riqualificazione professionale).

Comprende il concetto di queste categorie è fondamentale sia per costruire e redigere un piano progettuale coerente e vincente ma anche per definire meglio l’impatto dell’intero progetto.

Sono davvero tanti i potenziali beneficiari
La presentazione di proposte nell’ambito dei progetti europei è aperta a una vasta gamma di beneficiari, che includono tipicamente: associazioni, organizzazioni non governative, fondazioni, enti pubblici, enti locali, scuole, università, centri di formazione, d’istruzione e di ricerca, associazioni di categoria, parti sociali e imprese. Più raramente i bandi sono aperti a persone fisiche o a gruppi di persone non giuridicamente costituiti.

Nella maggior parte dei casi le proposte vengono presentate da raggruppamenti (detti consorzi o partenariati) di organizzazioni che esprimono diverse istanze del territorio o del settore di riferimento e sono complementari in termini di sensibilità e capacità tecniche. In tutti i casi i membri di un consorzio devono soddisfare determinati requisiti di ammissibilità definiti dalle linee di finanziamento e all’interno dei bandi.

I settori d’intervento dei progetti comunitari possono essere i più vari: protezione dell’ambiente, promozione dell’innovazione e della ricerca, formazione, istruzione, partecipazione civica e cittadinanza europea, sostegno alle imprese e all’imprenditorialità, protezione sociale, difesa della salute, difesa dei diritti e della giustizia, produzione culturale, valorizzazione e diffusione della cultura, infrastrutture, integrazione del territorio…[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”10″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][/vc_column][/vc_row][vc_row button_size=”” direction_slide=”dfd-top-to-bottom” direction=”dfd-horizontal” direction_tilt=”” direction_width=”” direction_effect=”” button_text=”More info” tooltip_text=”” tooltip_alignment=”dfd-button-tooltip-left” alignment=”text-center” buttom_link_src=”url:%23|||” module_animation=”transition.slideLeftIn” icon_font=”” icon_dfd_icons=”” icon_fontawesome=”” icon_openiconic=”vc-oi vc-oi-dial” icon_typicons=”typcn typcn-adjust-brightness” icon_entypo=”entypo-icon entypo-icon-note” icon_linecons=”vc_li vc_li-heart” icon_align=”dfd-button-icon-left” icon_hover_action=”dfd-button-icon-hover-simple” text_color=”#ffffff” hover_text_color=”#ffffff” background=”#1e242a” hover_background=”#235eff” tooltip_color=”” tooltip_background=”” border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” hover_border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” title_custom_fonts=”” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” title_font_options=”line_height:49″ hover_style_heading=”” main_heading=”” mobile_center=”” alignment_resolution=”” extra_heading=”” background_heading=”” icon_size=”” icon_color=”” icon_hover=”” padding_left=”” padding_right=”” tooltip_heading=”” border_heading=”” typography_heading=”” title_google_fonts=””][vc_column][dfd_button button_text=”Scopri i nostri corsi di formazione” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” module_animation=”transition.slideLeftIn” background=”#1e242a” hover_background=”#235eff” border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” hover_border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” title_font_options=”line_height:49″ hover_style_heading=””][/vc_column][/vc_row]

IL NOSTRO 2019

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Anche questo 2019 è stato un anno esplosivo, ricco di opportunità, di sacrifici, di crescita e di meritate soddisfazioni.

Mi chiamo Mattia Di Tommaso, fra tre giorni compirò 35 anni, sono un europrogettista ed amo il mio lavoro.

Da tre anni sono il presidente dell’Associazione IDEA EUROPA, un network virtuoso di associazioni, in cui scambiare buone pratiche e crescere insieme, chiaramente anche a livello europeo.

Siamo pieni di idee e siamo innamorati dell’Europa, ed è per questo che non poteva esserci nome migliore per raccontare chi siamo.

Parlo al plurale perché non sono solo in questa avventura nel mondo dell’europrogettazione.

C’è un team saldo e coeso che lavora con me da anni e che, con fatica ed impegno quotidiano, raggiunge i risultati che oggi voglio raccontare.

Parlo a nome mio, di Idea Europa e della Scuola di Europrogettazione, un luogo virtuale e reale in cui crescere e formarsi in questo campo, dal quale si può imparare tanto.

Grazie a Sara, Raffaella, Roberta, Daniel, Tommaso e Luca.

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L’analisi dei rischi dei progetti europei

[vc_row][vc_column][vc_column_text]In questo articolo vorrei affrontare uno degli aspetti che reputo molto importante durante la preparazione di un progetto.

Spesso viene sottovalutato, ma nella mia esperienza posso dire che, invece, si è rilevato molto utile sia per orientare meglio la redazione dell’idea progettuale ma anche per essere valutato positivamente in quanto ho prestato attenzione a questo elemento.

L’analisi dei rischi di progetto, o risk management, è il processo di identificazione, analisi e risposta a qualsiasi rischio che si presenti durante il ciclo di vita di un progetto.

Analizzare i rischi che possono celarsi dietro l’esecuzione di un progetto, prevederne i possibili ostacoli e avere con anticipo una visione delle soluzioni a tali eventi è sicuramente vitale per qualsiasi progetto. Serve dotare quest’ultimo degli elementi da utilizzare in caso di “condizioni critiche”, per poter nonostante esse raggiungere gli obiettivi prefissati.

Ma la gestione dei rischi non può e non deve essere solamente un’azione in risposta a qualcosa. Dovrebbe essere essa stessa parte del processo di pianificazione del progetto, nella sua fase valutativa.

Già durante la pianificazione del progetto, infatti, si dovrebbero valutare i potenziali rischi per lo stesso e, ovviamente, valutare le possibili soluzioni per gestirli.

Ma cosa si intende per rischio?

Un rischio è un qualsiasi evento che possa potenzialmente influire sulla tempistica, le prestazioni o il budget del progetto. I rischi sono considerati come potenzialità e, in un contesto di gestione del progetto, se diventano realtà, vengono classificati come “problemi”, che devono essere di conseguenza affrontati e risolti.

Quindi, la gestione del rischio è il processo di identificazione, categorizzazione, definizione delle priorità e pianificazione dei rischi prima che diventino problemi.

La gestione del rischio può essere gestita in maniera diversa a seconda del progetto e della sua portata.

Se si tratta di un progetto su vasta scala, per esempio, le strategie di gestione del rischio potrebbero includere una pianificazione dettagliata per ciascun rischio.

Questo al fine di garantire che siano messe in atto strategie di mitigazione in caso di problemi.

Per i progetti più piccoli, la gestione del rischio potrebbe significare un elenco semplice e prioritario di rischi di alta, media e bassa priorità.

Come identificare il rischio

Per cominciare, è fondamentale una definizione chiara e precisa di ciò che il progetto dovrà produrre, gli obiettivi ed i risultati finali. In questo modo i rischi possono essere identificati in ogni fase del progetto, anche con l’aiuto del team.

Alcuni project manager sviluppano liste di controllo del rischio basate sull’esperienza di progetti passati.

Un’esperienza pregressa del team, un’esperienza di progetto all’interno di un’organizzazione e la valutazione di esperti del settore possono essere risorse preziose per identificare potenziali rischi su un progetto.

Identificare le fonti di rischio per categoria è un possibile metodo per esplorare il potenziale rischio di un progetto.

Alcuni esempi di categorie per i potenziali rischi includono quanto segue:

  • Tecnologia;
  • Costi;
  • Tempistiche;
  • Clienti;
  • Contratti;
  • Situazione finanziaria;
  • Situazione politica;
  • Situazione ambientale;

Ogni rischio definito, dovrà poi essere inserito nel modello di monitoraggio del rischio e contrassegnato dalla relativa priorità.

Conseguentemente si dovrà creare un piano di rischio che riporti gli impatti sul progetto, sia negativi sia positivi, e le azioni da utilizzare ed attuare per gestire la problematica.

Nel contesto del risk management, è importante anche mantenere una comunicazione regolare con il team durante tutto il progetto. La trasparenza è fondamentale in modo che tutti sappiano quali sono gli elementi da tenere in considerazione per riconoscere e reagire ad un problema.

Valutazione del rischio

Dopo aver identificato i potenziali rischi, il project manager, con l’aiuto del team, valuta il rischio in base alla probabilità che si verifichi e alla perdita potenziale associata all’evento.

Non tutti i rischi sono uguali. Alcuni eventi di rischio hanno più probabilità di accadere rispetto ad altri, e anche il costo di un rischio può variare notevolmente.

Valutare quindi la probabilità che il rischio si presenti e le ripercussioni in concreto sul progetto, sono il passo successivo nell’analisi del rischio.

Avere dei criteri per determinare i rischi ad alto impatto può aiutare a restringere l’attenzione su alcuni rischi specifici e più critici per il progetto.

Ad esempio, supponiamo che venga stabilito che i rischi ad alto impatto siano quelli che potrebbero aumentare i costi del progetto del 5%. Solo alcuni potenziali eventi di rischio soddisfaranno questo criterio.

Questi sono quindi i potenziali eventi di rischio su cui il team di progetto dovrebbe concentrarsi nel creare un piano di mitigazione.

La probabilità e l’impatto del rischio sono entrambi classificati come alto, medio o basso.

Un piano di mitigazione del rischio riguarda normalmente gli eventi che hanno risultati elevati su entrambi i fattori.

Esiste una correlazione positiva tra il rischio del progetto e la complessità del progetto.

Nel caso di progetti altamente complessi, un esperto esterno può essere incluso nel processo di valutazione del rischio e il piano di valutazione del rischio può assumere un ruolo più prominente nel piano di esecuzione del progetto.

Piano di mitigazione del rischio

Dopo che il rischio è stato identificato e valutato, il project manager sviluppa un piano di mitigazione del rischio, un piano cioè per ridurre l’impatto di un evento imprevisto.

Si può attenuare il rischio nei seguenti modi:

  • Evitare del rischio: di solito comporta lo sviluppo di una strategia alternativa con una maggiore probabilità di successo, ma solitamente legata ad un costo più elevato;
  • Condivisione del rischio: comporta la collaborazione con gli altri stakeholders per condividere la responsabilità per le attività a rischio;
  • Riduzione del rischio: si tratta di un investimento per ridurre il rischio su un progetto. Ad esempio, affidarsi a consulenti che si occupino di svolgere le attività ad alto rischio;
  • Trasferimento del rischio: è un metodo di riduzione del rischio che sposta il rischio dal progetto ad un’altra parte. L’acquisto di un’assicurazione su determinati articoli è, ad esempio, un metodo di trasferimento del rischio. Il rischio viene infatti trasferito dal progetto alla compagnia assicurativa. In alcuni progetti, sopratutto quelli nazionali e regionali, viene richiesto all’ente applicante di sottoscrivere apposita fideiussione (bancaria o assicurativa) subito dopo la notifica di approvazione e prima dell’inizio della fase di implementazione del progetto.

Ciascuna di queste tecniche di mitigazione può essere uno strumento efficace per ridurre i rischi individuali ed il profilo di rischio generale del progetto.

Per quanto riguarda il project manager in particolare, occorre sottolineare che non tutti conducono una valutazione formale del rischio sul progetto. La mancanza di strumenti formali di gestione del rischio è stata vista anche come un ostacolo all’attuazione di un piano di gestione dei rischi. Inoltre, la personalità e lo stile di gestione del project manager rendono differente l’approccio nei confronti dei rischi. Alcuni project manager sono più proattivi e svilupperanno programmi di gestione del rischio elaborati per i loro progetti. Altri project manager sono reattivi e sono più fiduciosi nella loro capacità di gestire eventi imprevisti quando si verificano. Altri invece sono avversi al rischio e preferiscono essere ottimisti e non considerare rischi o evitare di correre rischi quando possibile.

Qualunque sia il caso, la capacità di analizzare con precisione i rischi di un progetto deve rientrare nelle competenze e nelle task di un project manager. In qualsiasi progetto, una corretta valutazione dei rischi diventa fondamentale per un piano di successo.

Anche l’analisi dei rischi viene spesso richiesta, già nel formulario, in sede di redazione del progetto e serve proprio a “valutare” se l’ente proponente (e il suo team) sono consapevoli della complessità di gestione di un ciclo progettuale e sono a conoscenza delle possibili fonti di criticità e pericolo che potrebbero influenzare negativamente l’andamento del progetto.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”30″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_mobile_spacer_size=”30″][dfd_button button_text=”Scopri i nostri corsi di formazione” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” module_animation=”transition.slideLeftIn” background=”#1e242a” hover_background=”#235eff” border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” hover_border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” style=”style_4″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” title_font_options=”line_height:49″ hover_style_heading=””][/vc_column][/vc_row]

Call Europa Creativa 2020: Cooperazione culturale nei Paesi dei Balcani

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Europa Creativa – Sottoprogramma Cultura: bando 2019 per promuovere la riconciliazione e delle relazioni di buon vicinato con i Balcani occidentali attraverso la cooperazione e la creazione culturale.

Il bando è finanziato dai fondi del programma IPA II e i progetti devono coinvolgere obbligatoriamente dei partner dei paesi beneficiari di tale programma.

Fonte

Commissione europea EACEA/39/2019 del 17/12/2019

Ente Erogatore

Commissione europea

Obiettivo

– Migliorare la cooperazione culturale transfrontaliera nella regione dei Balcani occidentali e negli Stati membri UE;
– Rafforzare la competitività delle industrie culturali e creative nella regione dei Balcani occidentali.

Azioni

I progetti devono andare a beneficio soprattutto dei paesi dei Balcani e devono rientrare nelle seguenti priorità:
A. AUMENTARE LA CAPACITÀ DELLE INDUSTRIE CULTURALI E CREATIVE DI OPERARE A LIVELLO TRANSNAZIONALE E INTERNAZIONALE
I progetti devono rafforzare la capacità di collaborare a livello internazionale e aumentare le capacità e le competenze di coloro che lavorano nel settore culturale e nelle industrie creative.
Sotto-priorità:
A.1. Promuovere la cooperazione tra industrie culturali e creative nei Balcani occidentali e/o con gli Stati membri dell’UE.
I progetti dovrebbero presentare una solida strategia di cooperazione comprendente iniziative per rafforzare l’opportunità di creare reti, la costruzione di partnership e l’incremento dei contatti all’interno e al di fuori della regione. La complementarietà con le altre priorità sarà considerata un valore aggiunto

A.2. Rafforzare le capacità delle industrie culturali e creative nei Balcani occidentali
Il capacity building aiuta gli artisti e i professionisti della cultura a sviluppare ulteriormente le proprie capacità al fine di facilitare loro l’accesso alle opportunità internazionali e crea le condizioni per una maggiore circolazione transnazionale di opere culturali e creative, oltre che per la creazione di reti transfrontaliere. Ciò può avvenire principalmente nei seguenti modi:
A.2.1. Sviluppo di nuove competenze e acquisizione di esperienza e competenza professionale
Azioni che offrono agli artisti e ai professionisti della cultura l’opportunità di acquisire nuove competenze e migliorare la loro occupabilità, attraverso l’apprendimento formale presso istituti riconosciuti o attraverso una forte strategia di apprendimento peer-to-peer, oppure attraverso attività non formali focalizzate sull’apprendimento artistico o su competenze trasversali nelle industrie della cultura e dell’arte. Questi progetti possono comprendere l’Audience development, la mediazione culturale e la partecipazione culturale.

A.2.2. Promozione di nuovi modelli di generazione di reddito, gestione e marketing per le industrie culturali e creative
Azioni che migliorano le capacità imprenditoriali dei professionisti dei settori culturali e creativi, consentendo loro di comprendere meglio il mutevole contesto economico e di trovare nuove fonti di entrate o nuovi modelli di gestione che facilitino prestazioni migliori e costi inferiori. In prticolare saranno sostenuti (elenco non esaustivo): l’organizzazione di seminari, lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi modelli di business, la creazione di spazi di co-working e di co-creazione, lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi approcci di business e di gestione e altre attività per rafforzare le competenze imprenditoriali per le industrie culturali e creative.

A.2.3. Adeguamento per il passaggio al digitale
Azioni che supportano gli attori delle industrie culturali e creative nell’adattarsi al passaggio al digitale, incoraggiando l’uso delle tecnologie digitali dalla produzione alla distribuzione e al consumo. Attività ammissibili (elenco non esaustivo): organizzazione di seminari, sperimentazione di nuovi canali di consegna tramite mezzi digitali e sviluppo di strumenti per la digitalizzazione dei contenuti culturali.
I progetti dovrebbero avere un approccio sostenibile o innovativo e andare oltre la semplice digitalizzazione dei contenuti. Devono inoltre esplicitare come promuovere efficacemente la parità di genere.

 

B. AUMENTARE LA CIRCOLAZIONE TRANSNAZIONALE DELLE OPERE CULTURALI E CREATIVE E LA MOBILITÀ TRANSNAZIONALE DEGLI ATTORI CHE OPERANO IN QUESTI SETTORI

Progetti tesi a promuovere la mobilità transnazionale degli artisti e delle opere creative sia all’interno dei Balcani occidentali sia tra i Balcani occidentali e l’UE, per consentire loro di cooperare a livello internazionale e di internazionalizzare le loro carriere. Possono includere, tra l’altro, alcune delle seguenti misure:
– residenze, ricerca artistica (che porta alla) co-creazione, coproduzione tra artisti e / o operatori culturali;
– attività volte a sviluppare opportunità di carriera per artisti e professionisti della cultura dei Balcani occidentali per lavorare a livello transnazionale e internazionale, compreso l’accesso a nuovi mercati o a un nuovo pubblico target.

I progetti possono comprendere il movimento di artisti e operatori culturali oltre i confini nazionali o la circolazione transnazionale di opere culturali e creative tuttavia la mobilità non può essere un’attività autonoma ma deve essere utilizzata per raggiungere gli obiettivi del progetto. Come uno strumento, la mobilità deve essere integrata in una strategia coerente e concentrarsi sulle esigenze dei gruppi target del progetto, portando risultati chiari e creando nuove sinergie. Questa priorità deve essere combinata con almeno un’altra priorità.
I progetti che affrontano questa priorità dovrebbero esplicitare come promuovere efficacemente la parità di genere.

C. MIGLIORARE IL DIALOGO INTERCULTURALE TRA ARTISTI, OPERATORI CULTURALI E PUBBLICO IN GENERALE

Progetti che promuovono il ricco e diversificato mosaico di espressioni culturali e creative in Europa e utilizzano il dialogo come mezzo per favorire la creazione, la coesione sociale, la comprensione culturale, la tolleranza, la riconciliazione e le relazioni di buon vicinato. Dovrebbero concentrarsi sul miglioramento della partecipazione culturale e sulla promozione della capacitazione culturale (cultural capability), concetto che potrebbe essere definito come la libertà combinata di parlare, esprimersi, essere ascoltati, sperimentare, creare, costruire, contestare; dovrebbero inoltre rendere disponibile una vasta gamma di attività culturali o artistiche promuovendo l’opportunità per tutti di partecipare e creare. Attività ammissibili (elenco non esaustivo): attività che consentano agli artisti e agli operatori culturali di generare un dialogo interculturale e interreligioso, il rispetto per le diverse culture e le espressioni culturali; il rafforzamento dell’interazione tra il settore dei beni culturali e altri settori culturali e artistici nonché la società in generale; il rafforzamento dell’audience development come mezzo per migliorare l’accesso al patrimonio culturale materiale e immateriale; la capitalizzazione dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. I progetti potrebbero proporre attività volte a rafforzare i collegamenti tra cultura e istruzione, affari sociali, democrazia, politica urbana, ricerca o innovazione, a seconda dei casi e prevedere possibili complementarità con la priorità di sviluppo delle capacità.

La Commissione raccomanda che le proposte progettuali combinino diverse priorità fra quelle indicate, pur scegliendone una come principale.

Beneficiari

Organizzazioni o associazioni che lavorano nei settori culturali e creativi (escluso l’audiovisivo), Consigli nazionali che si occupano dei settori culturali e creativi (escluso l’audiovisivo) e Enti pubblici a livello locale, regionale o centrale coinvolti nei settori culturali e creativi (escluso l’audiovisivo).

Entità Contributo

Il contributo comunitario per ogni progetto può coprire dal fino all’85% dei costi ammissibili di progetto, per un massimo di 500.000 euro. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 100.000 euro.

Saranno finanziati indicativamente 20 progetti

Modalità e procedura

Una proposta progettuale deve essere presentata da un partenariato di almeno 5 soggetti ammissibili, dei quali almeno due di due diversi paesi beneficiari di IPA II e almeno due di due diversi paesi UE. Il proponente può essere UE o IPA II e deve essere in possesso di personalità giuridica da almeno due anni alla scadenza del bando.

I progetti devono essere avviati fra il 1° gennaio e il 31 marzo 2021 e avere una durata prevista compresa fra 24 e 48 mesi.

Tutta la documentazione per presentare una proposta di progetto è disponibile qui

Le proposte di progetto devono essere inviate in formato elettronico, previa registrazione sul portale Funding and tender che consentirà l’ottenimento di un PIC (Participant Identification Code) che deve essere inserito nel formulario elettronico per e presentare la candidatura online.

NOTA: le proposte progettuali candidate nell’ambito dell’invito EACEA 32/2019 (Sostegno ai progetti di cooperazione europea, nell’ambito del sottoprogramma Cultura di Europa Creativa) non sono ammissibili.

Scadenza

17/03/2020

Referente

Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA)

Risorse finanziarie disponibili

5.000.000 eur

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fondi europei per lo sport

USCITA LA CALL PER LO SPORTO 2020

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Le attività Erasmus+ nel campo dello sport mirano a sostenere le azioni che aumentano la capacità e la professionalitàmigliorano le competenze di gestionee aumentano la qualità della realizzazione dei progetti UEcosì come la creazione di collegamenti tra le organizzazioni del settore dello sport.

In particolaretali attività devono mirare a:

  • affrontare le minacce transfrontaliere per l’integrità dello sport
  • promuovere e sostenere la buona governance nello sport e le carriere parallele degli atleti
  • promuovere attività di volontariatol’inclusione sociale e le pari opportunità nello sport
  • aumentare la consapevolezza dei benefici dell’attività fisica per la salute
  • aumentare la partecipazione nello sport.

Il programma finanzia partenariati di collaborazione ed eventi sportivi senza scopo di lucro, e sostiene le azioni che mirano a rafforzare i dati per la definizione delle politiche e promuovere il dialogo con i soggetti interessati.

Le azioni nel settore dello sport sono incentrate principalmente sugli sport di base.

A livello sistemico le azioni in questo settore dovrebbero contribuire allo sviluppo della dimensione europea nello sport; in un’ottica individuale i progetti sostenuti da Erasmus+ devono condurre all’aumento dei livelli di partecipazione allo sport e alla promozione dell’attività fisica.

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SCADENZA BANDO

2 aprile 2020 alle ore 17:00

BUDGET TOTALE

57,6 MILIONI DI EURO

 

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Premio Jan Amos Comenius per l’insegnamento sull’Unione europea nelle scuole

[vc_row][vc_column][vc_column_text]La Commissione europea ha dato il via al “Premio Jan Amos Comenius per l’eccellenza nell’insegnamento dell’Unione europea”, un nuovo contest promosso dal Parlamento europeo il cui lancio era già stato ufficialmente annunciato lo scorso maggio.

L’iniziativa, intitolata al celebre filosofo e pedagogista ceco Jan Amos Comenius, intende dare risalto all’importanza dell’insegnamento sull’Unione europea nelle scuole e offrire alle attività e agli sforzi in questo ambito riconoscimento e visibilità a livello europeo. Il concorso punta, infatti, a premiare le scuole secondarie e gli insegnanti che con il loro lavoro fanno conoscere e contribuiscono ad avvicinare l’Ue ai propri studenti. Il Premio individuerà e valorizzerà i metodi di insegnamento più stimolanti, capaci di coinvolgere attivamente gli studenti nell’apprendimento dell’UE e contribuirà alla diffusione di queste pratiche.

Possono partecipare al concorso esclusivamente le scuole secondarie stabilite sul territorio dell’UE.  Ciascuna scuola potrà presentare una sola candidatura. Il Premio potrà essere conferito alle scuole che adottano approcci coinvolgenti e di grande impatto per migliorare la conoscenza e la comprensione dell’Unione europea da parte degli studenti, quali:

– attività che permettono agli studenti di sperimentare la cooperazione europea;
– metodi di insegnamento attivo e partecipativo;
– attività ben integrate nel curriculum scolastico e collegate a diverse aree disciplinari e altre attività scolastiche;
– attività che raggiungono la più ampia comunità scolastica;
– attività organizzate con regolarità che testimoniano l’impegno della scuola a continuare a insegnare l’Unione europea in modo stimolante.

Gli approcci/lavori proposti devono essere già stati implementati nell’anno scolastico 2018-2019 o 2019-2020, e comunque prima della scadenza di presentazione delle candidature. Sono ammissibili anche approcci/lavori che si è cominciato ad attuare durante questi due anni scolastici e ancora in corso di attuazione al momento della candidatura.

La Commissione europea intende assegnare un Premio del valore di 8 mila euro alla migliore candidatura di ciascun Stato membro UE. Le scuole candidate verranno informate dell’esito delle valutazioni ad aprile/maggio 2020. La cerimonia di premiazione dei vincitori dovrebbe tenersi a maggio 2020 in occasione delle celebrazioni della Festa dell’Europa (9 maggio).

Il contest rimane aperto fino al 6 febbraio 2020 (ore 17.00 CET). Le candidature vanno presentate esclusivamente on line attraverso il sito  EU Survey

In allegato le Regole del concorso. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina web dedicata.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row button_size=”” direction_slide=”dfd-top-to-bottom” direction=”dfd-horizontal” direction_tilt=”” direction_width=”” direction_effect=”” button_text=”More info” tooltip_text=”” tooltip_alignment=”dfd-button-tooltip-left” alignment=”text-center” buttom_link_src=”url:%23|||” module_animation=”transition.slideLeftIn” icon_font=”” icon_dfd_icons=”” icon_fontawesome=”” icon_openiconic=”vc-oi vc-oi-dial” icon_typicons=”typcn typcn-adjust-brightness” icon_entypo=”entypo-icon entypo-icon-note” icon_linecons=”vc_li vc_li-heart” icon_align=”dfd-button-icon-left” icon_hover_action=”dfd-button-icon-hover-simple” text_color=”#ffffff” hover_text_color=”#ffffff” background=”#1e242a” hover_background=”#235eff” tooltip_color=”” tooltip_background=”” border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” hover_border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” title_custom_fonts=”” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” title_font_options=”line_height:49″ hover_style_heading=”” main_heading=”” mobile_center=”” alignment_resolution=”” extra_heading=”” background_heading=”” icon_size=”” icon_color=”” icon_hover=”” padding_left=”” padding_right=”” tooltip_heading=”” border_heading=”” typography_heading=”” title_google_fonts=””][vc_column][dfd_button button_text=”Scopri i nostri corsi di formazione” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” module_animation=”transition.slideLeftIn” background=”#1e242a” hover_background=”#235eff” border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” hover_border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” style=”style_4″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” title_font_options=”line_height:49″ hover_style_heading=””][/vc_column][/vc_row]

Siete pronti per un nuovo anno di progettazione?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le esperienze di apprendimento non formale all’insegna della mobilità all’estero offerte dai Programmi europei per i giovani si rinnovano anche per il 2020, ultimo anno dell’attuale programmazione.
Anche nel 2020 saranno 3 le scadenze per presentare i progetti in entrambi i Programmi e saranno coincidenti:

  • 5 febbraio
  • 30 aprile
  • 1 ottobre

Per quanto riguarda Erasmus+:Gioventù, ad ognuna delle 3 scadenze sarà possibile presentare proposte in tutte e 3 le Azioni chiave per progetti di Scambi di giovani, Mobilità per animatori giovanili, Progetti per il dialogo tra giovani e decisori politici, con un distinguo per l’Azione chiave 2 – Partenariati strategici nel settore Gioventù: le scadenze di febbraio e di ottobre saranno dedicate ai Partenariati strategici per lo Scambio di Buone Pratiche, mentre la scadenza di aprile sarà riservata unicamente ai Partenariati strategici per l’Innovazione.
I giovani fra 13 e 30 anni sono i partecipanti del settore Gioventù, con un ampliamento dell’età ammissibile per quanto riguarda gli animatori giovanili e gli esperti del settore dell’educazione non formale.

In merito al Corpo europeo di solidarietà, in tutte e 3 le scadenze sarà possibile presentare Progetti di volontariato, Progetti di tirocinio e lavoro, Progetti solidarietà. Le proposte sono elaborate da organizzazioni/enti accreditati e propongono esperienze di volontariato, tirocinio o lavoro ai giovani fra 18 e 30 anni iscritti al Database del Corpo europeo di solidarietà.
Nel caso dei Progetti di solidarietà sono, invece, i giovani stessi iscritti al Database che, in forma di gruppo informale e senza bisogno di accreditamento, presentano progetti all’Agenzia nazionale del proprio Paese.

Sul sito dell’Agenzia Nazionale per i Giovani sono disponibili tutti i contenuti e gli strumenti di partecipazione ai due Programmi:

– per Erasmus+:Gioventù http://www.agenziagiovani.it/erasmus/1707-partecipa,
– per Corpo europeo di solidarietà http://www.agenziagiovani.it/corpo-europeo-di-solidarieta/2290-partecipa.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”30″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_mobile_spacer_size=”30″][dfd_button button_text=”Scopri i nostri corsi di formazione” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”30″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_mobile_spacer_size=”30″][/vc_column][/vc_row]