Seeds for Integration Grants per l’integrazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado

OBESSU, piattaforma di cooperazione per le associazioni studentesche europee, nel 2016 ha iniziato ad implementare il progetto Seeds for Integration (Semi per l’integrazione) lavorando alla costruzione di un ambiente scolastico inclusivo grazie al sostegno finanziario della Open Society Foundations.

Il progetto si basa sull’idea centrale che gli studenti hanno la volontà e la capacità di trovare soluzioni per gli attuali problemi sociali. L’inclusione educativa degli studenti migranti e rifugiati è sicuramente uno di questi. Tuttavia, in molti casi la mancanza di risorse impedisce agli studenti di sviluppare e attuare pienamente le loro idee.

A partire da queste considerazioni OBESSU ha creato Seeds for Integration che mira a:

  • Potenziare la capacità degli studenti di agire al fine di migliorare l’inclusione dei loro coetanei migranti e rifugiati nella comunità scolastica, nonché accrescere la consapevolezza – a livello locale, regionale e nazionale – sulle questioni che gli studenti migranti e rifugiati si trovano ad affrontare durante il loro processo di integrazione.
  • Costruire legami più stretti e creare un dialogo tra la comunità scolastica e le comunità da cui provengono gli studenti migranti e rifugiati.
  • Incrementare il coinvolgimento e l’appartenenza alla rete OBESSU per aumentare gli sforzi di diffusione e visibilità di Seeds for Integration a livello nazionale e lavorare insieme per ottenere un impatto politico.

CARATTERISTICHE DELLE PROPOSTE

Il programma Seeds for Integration prevede il finanziamento a gruppi informali di giovani o associazioni studentesche, nello specifico:

  • small scale grants (piccoli finanziamenti di avviamento) per contribuire a progetti locali o regionali con un massimo di 1.000 euro;
  • large scale grants (grandi finanziamenti di avviamento) per contribuire a progetti nazionali con un massimo di 4.000 euro.

Le attività dovranno concludersi entro la fine del 2019.

Saranno premiati i progetti che definiscano in modo chiaro i problemi rilevanti e le attività previste per farvi fronte, che prevedano il coinvolgimento di studenti migranti o rifugiati e di altri partner di progetto.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono presentare proposte gruppi informali composti da almeno tre studenti frequentanti in Europa le scuole superiori (secondarie di secondo grado) che facciano riferimento ad un consiglio studentesco o a una comunità locale, oppure associazioni studentesche.

  • Per gli small scale grants tutti gli studenti partecipanti devono frequentare lo stesso istituto, oppure se l’iniziativa è a livello regionale dovrà prevedere una collaborazione tra due o più istituti.
  • Per i large scale grants l’iniziativa dovrà essere proposta da un’organizzazione Membro, Candidata o Affiliata OBESSU.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare al bando occorre presentare la propria proposta in inglese compilando l’apposito form online. Sarà possibile salvare il proprio lavoro prima di ultimarlo per ricevere commenti e indicazioni da parte di OBESSU.

Vai al sito web dell’iniziativa da cui è possibile visionare i progetti finanziati in precedenza, leggere le FAQ e accedere a tutte le risorse per presentare un progetto.

Sostegno a misure di informazione relative alla politica di coesione dell’UE

Con il presente invito a presentare proposte la Commissione europea intende selezionare i potenziali beneficiari per l’attuazione di alcune misure di informazione cofinanziate dall’UE. L’obiettivo principale è fornire sostegno alla produzione e alla diffusione di informazioni e contenuti relativi alla politica di coesione dell’UE, nel rispetto della completa autonomia editoriale degli attori coinvolti.

ENTE EROGATORE

Commissione Europea DG Politica regionale – DG REGIO

SCADENZA

10/12/2019

OBIETTIVI

Gli obiettivi specifici del presente invito a presentare proposte sono i seguenti:

  • promuovere e agevolare una migliore comprensione del ruolo della politica di coesione nel fornire sostegno a tutte le regioni dell’UE;
  • approfondire la conoscenza dei progetti finanziati dall’UE, in particolare mediante la politica di coesione, e del loro impatto sulla vita dei cittadini;
  • diffondere informazioni e incoraggiare un dialogo aperto sulla politica di coesione, sui suoi risultati, sul suo ruolo nel realizzare le priorità politiche dell’UE e sul suo futuro;
  • incoraggiare la partecipazione civica alle questioni relative alla politica di coesione e promuovere la partecipazione dei cittadini alla definizione delle priorità per il futuro di questa politica.

AZIONI FINANZIABILI

Il bando è strutturato su 2 Azioni:

Azione 1 – Sostegno alla produzione e diffusione di informazioni e contenuti relativi alla politica di coesione dell’UE da parte dei media e di altri soggetti ammissibili

Azione 2 – Promozione della politica di coesione dell’UE da parte di università e altri istituti d’istruzione

Le proposte da candidare dovranno illustrare e valutare il ruolo della politica di coesione nel realizzare le priorità politiche dell’UE e nell’affrontare le sfide attuali e future che impegnano l’UE, gli Stati membri, le regioni e le amministrazioni locali. Più precisamente, le proposte dovrebbero riguardare il contributo della politica di coesione orientato a:

  • stimolare l’occupazione, la crescita e gli investimenti a livello regionale e nazionale, e migliorare la qualità di vita dei cittadini;
  • contribuire alla realizzazione delle priorità dell’UE e degli Stati membri, che comprendono, oltre alla creazione di posti di lavoro e di crescita, anche la tutela dell’ambiente, la gestione dei cambiamenti climatici, la promozione della ricerca e dell’innovazione;
  • migliorare la coesione economica, sociale e territoriale nell’UE riducendo le disparità tra i Paesi e le regioni dell’UE;
  • aiutare le regioni a gestire correttamente la globalizzazione trovando la propria collocazione nell’economia mondiale;
  • rafforzare il progetto europeo, in quanto la politica di coesione è direttamente al servizio dei cittadini dell’UE.

DESTINATARI

Cittadini e regioni dell’UE, studenti, insegnanti, formatori

Guida per la scrittura di progetti europei

FONDI EUROPEI – Una risorsa inestimabile

Da anni oramai si sente parlare di Fondi Europei, ma davvero sappiamo tutti di che cosa stiamo parlando? Sappiamo come accedervi e per quale attività richiederli? In questo articolo ci occuperemo proprio di tutto ciò.

Fondi Europei – Come funzionano?

Da anni la Commissione Europea mette a disposizione dei cittadini, dei fondi europei che possono essere richiesti per svariate attività in differenti settori. I fondi europei stanziati sono milioni di euro, e vengono suddivisi in vari programmi. I programmi che la Commissione Europea stanzia sono attualmente 18 e riguardano ognuno degli ambiti di azione differenti. Questi fondi vengono erogati ogni sette anni, ed attualmente ci troviamo all’interno del settennato 2014-2020. Il programma più conosciuto ai più è certamente l’Erasmus Plus, che consente a giovani di tutta l’Europa di viaggiare e formarsi, scambiando abitudini, conoscenze, culture, lingue e tradizioni. Oltre che la formazione di un bagaglio di esperienze umane non indifferenze.

I fondi europei però non riguardano solamente l’Erasmus, ma ad esempio anche settori come la ricerca scientifica, lo sviluppo culturale, o l’inclusione sociale. Tutti i progetti per i quali si desidera richiedere un finanziamento alla Commissione Europea, devono chiaramente avere un respiro europeo, e dunque incrementare lo scambio fra paesi, la condivisione di buone pratiche e l’innovazione, la tecnologica e non solo.

I fondi europei vengono destinati principalmente ad enti senza scopo di lucro, università, associazioni. Ognuno dei 18 programmi erogati dalla Commissione Europea ha un sito internet di riferimento all’interno del quale è possibile trovare tutte le informazioni in merito a chi può partecipare, a quali sono le condizioni per farlo, a quali sono i criteri di ammissione e quant’altro. I fondi europei si dividono dunque in tante piccole aree ed ognuna ha delle proprie regole, che è possibile trovare all’interno del sito della Commissione. Non bisogna mai dare per scontato nulla, anche se si è esperti di bandi, poiché ognuno ha delle caratteristiche proprie, ed anche una minima svista può compromettere seriamente l’idoneità del progetto.

I bandi emanati dalla Commissione Europea sono molteplici ed ognuno ha un proprio regolamento specifico all’interno del quale si possono trovare tutte le informazioni. Prima di procedere con la scrittura del progetto dunque, è sempre consigliabile leggere bene attentamente tutto il bando, per comprendere se si è idonei alla partecipazione. Dopo essersi assicurati di ciò si può procedere con la stesura di un progetto europeo.

Fondi Europei – Fondi diretti e fondi diretti?

La prima distinzione che è necessario fare quando si parla di fondi europei è quella che c’è tra i fondi europei diretti e i fondi europei indiretti. I fondi europei diretti sono quelli che la Commissione Europea stessa eroga in maniera diretta agli enti che richiedono il finanziamento. Non ci sono dei passaggi intermedi fra nazioni o regioni, ma il denaro del finanziamento arriva direttamente sul conto dell’ente in questione.

I fondi europei indiretti invece sono quelli che passano per terzi enti, come ad esempio sono i fondi europei regionali. Le regioni ricevono infatti dei fondi economici dalla Commissione Europea che stanziano e che poi possono erogare agli enti che li vincono in un secondo momento, a seconda di successivi bandi di gara.

Spesso è più semplice poter accedere ai fondi europei diretti in quanto appunto non è necessario passare per terzi enti, ma si può autonomamente fare un richiesta proponendo un proprio progetto direttamente alla Commissione Europea, che poi dovrà valutarne la validità e la realizzabilità.

Un altro grande vantaggio che riguarda i fondi europei è il fatto che l’Unione Europea invia sul conto dell’ente vincitore in questione subito prima del progetto l’80% dei fondi destinati per la sua realizzazione. Alla fine del progetto viene invece assegnato all’ente il restante 20% dei fondi. Questo è molto importante nell’economia dello sviluppo di un progetto, poiché spesso in altri contesti può accadere che le risorse economiche destinate, arrivino solamente quando il progetto è terminato, come un sorta di rimborso per tutte le spese sostenute. Una situazione di questo tipo può essere sostenuta solo da enti che hanno delle casse molto forti e che quindi possono permettersi di anticipare tutto il finanziamento – cosa molto rara per le realtà associative di oggi – per tutti gli altri probabilmente c’è la rinuncia al progetto ed ai fondi vinti.

Fondi Europei – Come si scrive un progetto europeo?

Scrivere un progetto per ottenere i fondi europei dalla Commissione può sembrare molto complesso, ma se si conosce il proprio ambito di azione, se ne si conoscono le regole e se si procede con le dovute attenzioni, tutti quanti possono riuscire a scrivere un progetto europeo che sia finanziabile e che quindi possa ottenere i fondi europei stanziati.

La prima cosa che è importante fare per ottenere dei fondi europei con la scrittura di un progetto vincente – oltre ad aver letto bene attentamente il bando in questione e dunque essersi assicurati di avere tutte le carte in regola per poter partecipare – è quella di fare un’analisi dei bisogni ben strutturata, valida e dimostrabile.

I fondi europei vengono infatti spesso erogati per la risoluzione di un problema o il miglioramento di una data situazione. Prima ancora di andare a stendere il nostro progetto, è dunque opportuno partire dal problema che abbiamo individuato, che ha fatto nascere in noi il desiderio di usufruire di questa grande opportunità che sono i fondi europei.

Il problema solitamente può riguardare una data realtà cittadina, una condizione di degrado di alcune zone specifiche, una difficoltà nel riuscire ad organizzare determinate attività per mancanza di fondi e di competenze per un’associazione e quant’altro. Dopo aver compreso ed analizzato a fondo il problema che si desidera andare a risolvere o quantomeno andare a restringere, sarà necessario cominciare a valutare se anche nel territorio europeo ci sono delle comunità che hanno lo stesso problema e la stessa necessità. I fondi europei spesso infatti non vengono erogati solamente per una comunità locale o un cittadina, ma è importante creare una rete europea, più amplia, per andare incontro alle esigenze di quante più persone possibili, che condividendo conoscenze ed esperienze, buone pratiche e tradizioni, possono aiutarsi vicendevolmente e crescere insieme, in maniera parallela.

I fondi europei infatti vengono erogati anche per dare modo a tutti i cittadini di sentirsi parte di qualcosa di più grande, che è l’Unione Europea. Dopo aver fatto tutto ciò si può pensare di procedere con la risoluzione del problema, andando ad individuare gli obiettivi del progetto.

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Fondi europei – Che cos’è l’obiettivo di un progetto europeo?

I progetti europei, dopo essere stati approvati dalla Commissione Europea, possono dirsi ben riusciti nel momento in cui tutti gli obiettivi sono stati raggiunti come era stato preventivato durante la stesura del progetto. Un progetto europeo deve avere come obiettivo quello di andare a migliorare un data situazione, in qualunque ambito ci si trova.

Per ricevere fondi europei tramite la scrittura di un progetto vincente e valido, è dunque importante essere molto chiari su quelli che sono gli obiettivi, ed andare a spigare in maniera quanto più precisa e puntuale le modalità con le quali si desidera raggiungerli. Una volta vinto il progetto ed ottenuti i fondi europei, sarà possibile mettere in pratica il nostro progetto, in linguaggio di progettazione si parla di implementazione del progetto.

Fondi Europei – Che cos’è l’implementazione di un progetto?

Dopo aver ottenuto i fondi europei, si potrà passare alla fase pratica del progetto e dunque alla realizzazione di tutte le attività che sono previste dal progetto. Le attività fanno parte di quella fase del progetto che viene indicata come implementazione. L’implementazione è quel momento in cui si mette in pratica l’attività di progetto.

Se ad esempio l’attività che era stata prevista dal progetto è un meeting, o uno scambio giovanile, o un’attività di ricerca scientifica o quant’altro, tutto ciò viene messo in atto durante la fase dell’implementazione, che dovrà essere ben documentata.

Fondi Europei – Quanto dura un progetto europeo?

È importante non confondere la durata del progetto con le attività di progetto a cui abbiamo fatto riferimento nel paragrafo precedente. Il progetto può avere una durata variabile, ed ogni progetto, in base al proprio bando, ha dei limiti di tempo precisi. Spesso l’oscillazione temporale che può avere un progetto e fra cui si può scegliere è quella che va dai 12 ai 36 mesi.

Questi mesi comprendono tutte le fasi del progetto e non solamente le attività pratiche che i vari partecipanti andranno a svolgere. I fondi europei servono a finanziare tutto il periodo e non solamente le attività di progetto. Dunque anche tutta la fase organizzativa, che non è meno impegnativa di quella dell’implementazione delle attività, e che è parte integrante del progetto.

Anche dopo lo svolgimento delle attività vi è una fase molto importante che è quella della disseminazione dei risultati e rendicontazione del progetto. Dal momento che la Commissione eroga dei fondi, dovrà anche sapere come essi sono stati spesi e soprattutto, cosa fondamentale, se gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti e in quale misura e soprattutto in quali modi possono essere verificabili.

Fondi Europei – La disseminazione dei risultati di un progetto

Nella parte finale di un progetto europeo c’è sempre una fase molto importante che è quella che prende il nome di “disseminazione dei risultati”. La disseminazione dei risultati alcune volte può essere confusa con la comunicazione. Ciò è sbagliato in quanto, seppure la disseminazione dei risultati di un progetto può essere svolta con gli stessi mezzi comunicativi con cui è stata diffusa la comunicazione durante tutto il progetto, in questo caso è necessario condividere dei veri risultati.

Se infatti realizziamo un progetto con i fondi europei è bene che i risultati ottenuti e gli obiettivi che sono stati raggiunti durante i mesi di progetto siano condivisi e resi noti a quante più persone possibili. Ciò è proprio quanto la Commissione Europea di auspica, poiché è proprio ciò che fa in modo che chiunque, pur non avendo preso parte al progetto e pur non venendone a conoscenza nell’immediatezza della sua implementazione, può godere delle novità e della conoscenza dei progressi e delle migliorie che sono state messe in atto grazie all’utilizzo dei fondi europei.

Fondi Europei – Perché si ha bisogno di un partenariato?

Fino ad ora non abbiamo preso in considerazione in fatto che molto spesso i progetti che vengono realizzati con i fondi europei, prevedono che ci sia una collaborazione fra più enti europei. È in questo modo che è necessario creare un partenariato che sia valido. Ovviamente infatti i fondi europei sono messi a disposizione della comunità tutta affinché ci possa essere una crescita non solo da parte di una nazione, ma che, grazie ad una collaborazione, ad uno scambio di buone pratiche e ad un lavoro comune, si possa giungere ad una crescita che vada ad unire e ad omogeneizzare quanto più possibile più realtà nazionali.

Per costruire i partenariati ci sono vari modi, ed uno di questi è utilizzare una piattaforma specifica che la Commissione Europea mette a disposizione degli enti che hanno necessità di un partner, che prende il nome di SALTO. Otre a questo però, se si ha una rete europea di collaborazione già avviata, si può procedere con quella per cercare di farla crescere sempre di più e consolidarla nel tempo, grazie a dei progetti che possano essere sempre più mirati.

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Fondi Europei – Un pensiero conclusivo

In conclusione possiamo dire che per quanto possa sembrare – e a volte non è solamente un’impressione – difficile poter accedere ai fondi europei e poter dare vita ad un progetto che sia finanziabile dalla Commissione Europea, non è un’impresa impossibile.

Come tutte le cose, richiede tempo ed attenzione, lo studio e la ricerca approfondita dei vari bandi e delle opportunità. Richiede attenzione e chiarezza, linearità e collaborazione. Tutte cose che non è sempre semplice coniugare fra loro, ma con la giusta dedizione – ed anche con un team di lavoro valido quando possibile – si possono raggiungere degli obiettivi che prima non si credevano neanche lontanamente realizzabili e far crescere le proprie piccole realtà facendole arrivare a livelli internazionali.

Ogni idea può diventare un progetto, ogni progetto può realizzare un desiderio.

Bando crowdfunding Impatto+ 2019 per il protagonismo femminile

ENTE EROGATORE

Gruppo Banca Popolare Etica

SCADENZA

31 ottobre 2019 entro le ore 24.00

PROMOTORE E OBIETTIVO DELL’INIZIATIVA

Il secondo bando di crowdfunding “Impatto +” per il 2019, lanciato dal Gruppo Banca Etica grazie al Fondo per la Microfinanza e il Crowdfunding di Etica SGR vuole sostenere la realizzazione di attività innovative, prodotti e servizi promossi e sviluppati da donne con l’obiettivo di concretizzare, favorire, sperimentare nuove vie per potenziare e ampliare il ruolo delle donne nelle filiere produttive, nel mondo del lavoro o della ricerca.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

I progetti candidati dovranno quantificare gli impatti positivi attesi sulla comunità e sull’ambiente. Priorità verrà riconosciuta ai progetti che hanno come obiettivo:

  • l’educazione critica alla finanza;
  • il contrasto alle discriminazioni di genere;
  • la riduzione del gender gap nei luoghi di lavoro.

I progetti candidati saranno valutati da una commissione interna di Banca Etica in base all’innovatività dell’idea, all’impatto sociale atteso, alla sua sostenibilità economica e alla capacità di attivare reti per il crowdfunding.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Il bando è aperto ad organizzazioni e imprese, ma anche gruppi informali, in cui sia preponderante il ruolo ed il protagonismo di donne nella ideazione, nella realizzazione del progetto, nella fornitura dei beni e servizi collegati.

RISORSE

I progetti selezionati potranno svolgere la raccolta dal 2 dicembre 2019 al 31 gennaio 2020 su Produzioni dal Basso:

  • i progetti che raccoglieranno dal pubblico almeno il 75% del budget riceveranno un contributo per il restante 25%, fino ad un massimo di 7.500 euro;
  • un premio straordinario del 5% rispetto al budget inizialmente previsto per i progetti che raccoglieranno il 100% del budget o lo supereranno;
  • le campagne che avranno ottenuto almeno il 50% del budget, potranno approfittare di un ulteriore mese di permanenza nel Network di Banca Etica su PdB, per provare a centrare l’obiettivo.

PER PARTECIPARE occorre compilare il format online per inviare le candidature con la documentazione richiesta entro il 31 ottobre 2019.

Sostegno a Festival cinematografici – Programma Europa Creativa

Il bando intende sostenere lo sviluppo del pubblico come strumento per stimolare interesse nei confronti delle opere audiovisive europee e migliorare l’accesso alle stesse, in particolare attraverso attività di promozione, manifestazioni, festival del cinema.

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – DG Educazione e Cultura

SCADENZA

23/04/2020

OBIETTIVI

Il bando intende sostenere lo sviluppo del pubblico come strumento per stimolare interesse nei confronti delle opere audiovisive europee e migliorare l’accesso alle stesse.

Per l’Azione 1 – Sostegno ai festival cinematografici l’obiettivo  sarà il sostegno annuale dei festival cinematografici che stimoleranno l’interesse per le opere audiovisive europee e in particolare:

  • l’aumento dell’efficacia e la professionalizzazione dei festival in Europa;
  • l’aumento della presentazione di opere europee non nazionali;
  • l’ampliamento del pubblico per i film europei e in particolare i film non nazionali;
  • l’aumento della circolazione dei film europei.

Per l’Azione 2 – Sostegno alle reti europee dei festival gli obiettivi riguardano:

  • il rafforzamento della sostenibilità delle reti europee di festival con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra i membri attraverso strategie di attività congiunte;
  • l’aumento dell’efficacia e la professionalizzazione delle reti europee di festival con l’obiettivo di aumentare la promozione e la diffusione dei film europei al pubblico in crescita in Europa;
  • la promozione dello scambio di conoscenze e buone pratiche, raggiungere economie di scala ed efficienza delle risorse in un contesto digitale.

AZIONI FINANZIABILI

  • Azione 1 «Sostegno ai festival»
  • Azione 2 «Sostegno alle reti europee dei festival».

Per festival audiovisivo si intende un evento che:

  • ha in programma film ammissibili (fiction, documentari o animazione) che si rivolgono a una vasta gamma di destinatari, tra cui il grande pubblico nonché professionisti internazionali accreditati del settore audiovisivo e la stampa;
  • si svolge nellʼarco di un periodo specifico, in una città predefinita;
  • prevede un regolamento/una procedura di selezione chiari.

Almeno il 70 % della programmazione ammissibile presentata al pubblico durante il festival OPPURE almeno 100 lungometraggi (o 400 cortometraggi, nel caso di festival a questi dedicati) deve/devono provenire da paesi partecipanti al sottoprogramma MEDIA.

Nell’ambito di tale programmazione di paesi partecipanti al sottoprogramma MEDIA:

  • almeno 50 % delle opere deve essere costituito da film stranieri;
  • devono essere rappresentati almeno 15 di questi paesi.

Inoltre, le attività ammissibili per la rete sono quelle riguardanti:

  • il coordinamento dei membri della rete e delle attività connesse al suo sviluppo sostenibile e strutturato (ad es. eventi collaborativi, condivisione di know-how e informazioni, comunicazione tra i membri);
  • la fornitura di sostegno finanziario a terzi (membri della rete) per l’attuazione di attività comuni in linea con le priorità e gli obiettivi dell’invito (l’importo massimo del finanziamento per ciascun membro è pari a 30 000 EUR).

DESTINATARI

Vasto pubblico, in particolare i giovani.

DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE

3,2 milioni di euro.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

  • Per l’Azione 1 il contributo finanziario dell’Unione Europea sarà una somma forfettaria di importo compreso fra i 19.000 e i 75.000 euro calcolata sulla base del numero dei film europei o dei cortometraggi in programmazione.
  • Per l’Azione 2 il contributo massimo concesso ad ogni rete è di 000 euro corrispondente all’80% dei costi eleggibili.

TEMPI E MODALITA’ DI EROGAZIONE

Prefinanziamento pari al 50% dell’importo della sovvenzione sarà versato al beneficiario entro 30 giorni dalla data in cui l’ultima delle le due parti avrà firmato la convenzione a condizione che tutte le garanzie richieste sono state ricevute.

Secondo prefinanziamento pari al 20% dell’importo della sovvenzione dietro richiesta di pagamento, corredata da una relazione sullo stato di attuazione del progetto. Il secondo prefinanziamento è effettuato se almeno il 70% del precedente prefinanziamento è stato utilizzato.

Saldo: l’Agenzia esecutiva EACEA stabilirà l’importo del pagamento finale da effettuare al beneficiario sulla base del calcolo dell’importo finale della sovvenzione. Se il totale del pagamento precedente è superiore all’importo del saldo, il beneficiario sarà tenuto a rimborsare l’importo pagato in eccesso dalla Commissione attraverso un ordine di recupero.

MODALITA’ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE

I progetti devono avere una durata massima di 12 mesi. Le attività devono iniziare tra l’1/11/2020 e il 30/4/2021.

Il periodo di ammissibilità dei costi inizia 8 mesi prima della data di inizio del festival e termina 4 mesi dopo tale data.

La presentazione dei progetti avviene per via telematica. E’ necessario registrarsi al Participant’s Register accessibile dal Funding & Tender Portal https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/portal/screen/opportunities/topic-details/crea-innovlab-2019;freeTextSearchKeyword=;typeCodes=1;statusCodes=31094501,31094502,31094503;programCode=CREA;programDivisionCode=null;focusAreaCode=null;crossCuttingPriorityCode=null;callCode=Default;sortQuery=openingDate;orderBy=asc;onlyTenders=false;topicListKey=topicSearchTablePageState al fine di ottenere un Participant Identification Code (PIC). La registrazione è richiesta per tutti i soggetti coinvolti nel progetto (proponente e partner). Il PIC sarà richiesto per l`eForm (formulario elettronico) e per presentare la candidatura online.

Identificativo bando: EACEA 26/2019.

LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO

Sono ammissibili tutte le lingue ufficiali dell’UE.

Tuttavia, per facilitare la valutazione della domanda, una traduzione in inglese o francese dei documenti rilevanti per la valutazione del progetto deve essere presentata.

Bando Europeo : Sostegno a un’industria della moda più sostenibile e circolare

Il bando intende rafforzare la competitività e migliorare le prestazioni ambientali dell’industria europea della moda, una delle industrie più inquinanti a livello globale, attraverso misure di capacity building e di sostegno alle piccole imprese che operano nel settore (PMI, designer e start-up) perché diventino più sostenibili e possano rendere il loro modello di business più circolare.

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – EASME (Agenzia esecutiva per le PMI)

SCADENZA

17/12/2019

OBIETTIVO

Rafforzare la competitività e migliorare le prestazioni ambientali dell’industria europea della moda, una delle industrie più inquinanti a livello globale, attraverso misure di capacity building e di sostegno alle piccole imprese che operano nel settore (PMI, designer e start-up) perché diventino più sostenibili e possano rendere il loro modello di business più circolare.

AZIONI FINANZIABILI

Il bando finanzierà 4 consorzi che dovranno predisporre regimi di sostegno transnazionali e intersettoriali finalizzati a creare capacità di crescita sostenibile per le piccole imprese nel settore della moda; per far questo selezioneranno delle idee imprenditoriali sostenibili presentate da partnership di soggetti di almeno 2 diversi Stati ammissibili a COSME, comprendenti almeno una piccola impresa del settore (PMI, designer e start-up), alle quali dovranno poi fornire supporto tecnico e un programma di tutoraggio ad hoc per l’implementazione delle idee imprenditoriali presentate, oltre a un supporto finanziario diretto in forma di somma forfetaria da utilizzare per sviluppare prove di fattibilità e prototipi di nuovi prodotti e servizi, sviluppare e testare nuovi modelli di business, sviluppare collaborazioni per testare materiali più sostenibili/riciclati, supportare la partecipazione a fiere o altri eventi di presentazione. I consorzi intermediari dovranno infine promuovere le idee imprenditoriali sostenibili di maggior successo prodotte dalle partnership transnazionali selezionate.

Nella loro proposta progettuale i consorzi devono illustrare in modo dettagliato le procedure che attiveranno per la selezione le idee imprenditoriali sostenibili e per la valutazione delle candidature. Inoltre, il consorzio proponente deve spiegare come il piano di sostegno attivato proseguirà al termine del finanziamento del bando.

Ai fini del bando l’industria della moda comprende i settori tessile, abbigliamento, calzature, pellame e accessori.

DESTINATARI

Operatori della moda

DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE

3.500.000 euro.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Ogni consorzio finanzierà da 25 a 35 partnership. Il supporto finanziario per ogni partnership andrà da 10.000 a 15.000 euro in relazione all’idea imprenditoriale presentata.

Ogni consorzio potrà avere una sovvenzione massima di 875.000 euro. La sovvenzione potrà coprire fino al 75% dei costi ammissibili del consorzio, ad eccezione del supporto finanziario alle partnership che sarà rimborsato al 100%.

TEMPI E MODALITA’ DI EROGAZIONE

 Saranno specificate nel contratto di sovvenzione.

MODALITA’ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE

Una proposta progettuale deve essere presentata da organizzazioni ammissibili riuniti in consorzi composti da almeno 4 membri, di almeno 3 diversi Stati partecipanti a COSME; almeno un membro del consorzio deve essere operativo in più di due Stati membri dell’UE.

La durata massima prevista dei progetti è compresa tra 24 – 36 mesi.

La documentazione per la preparazione delle proposte progettuali è reperibile sulla pagina web del bando. Le proposte progettuali dovranno essere inviate esclusivamente in formato elettronico seguendo le indicazioni per accedere al Portale Funding & tender (dalla pagina del bando).

Codice bando: COS-CIRCFASH-2019-3-02

LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO

Sono ammissibili tutte le lingue ufficiali dell’Unione Europea.  Se la proposta presentata non è in inglese, un estratto della proposta in inglese deve essere incluso nella parte B della proposta.

La Scuola di Europrogettazione – Fondi Europei One Day Tour

Domani, 19 ottobre 2019, partirà la prima tappa del Fondi Europei One Day Tour, organizzato dalla nostra Scuola e diretto da Mattia Di Tommaso.

Che cos’è il Fondi Europei One Day Tour?

Il Fondi Europei One Day Tour è una giornata unica, ricca di formazione, di informazioni, di possibilità di conoscere metodologie e strumenti per entrare nel mondo della progettazione europea. Sappiamo che una giornata non può essere sufficiente per conoscere tutto e che dietro ad ogni piccola cosa esiste un mondo da scoprire. Siamo sicuri però di riuscire a lasciare qualcosa ad ognuno dei partecipanti, di far conoscere loro qualcosa che prima non sapevano, di farli tornare a casa con una consapevolezza in più, un’intuizione, un metodo, un punto di vista diverso.

Durante questa giornata infatti parleremo di come nasce un progetto europeo, di come si trasforma un’idea in un progetto, di quali sono gli errori più frequenti, di quali sono le opportunità che la Commissione Europea offre a tutti noi ogni giorno. Capiremo che cosa fa davvero un europrogettista, chi è questa figura di cui tanto si parla.

Oltre a questa parte di formazione, sarà possibile conoscere le esperienze dirette di professionisti del settore della progettazione europea e che lavorano nel mondo dei fondi europei. Racconteranno la loro storia, racconteranno come sono riusciti a diventare europrogettisti e come tutto ciò abbia contribuito a renderli dei professionisti. Parleremo di progetti concretamente realizzati con testimonianze dirette da parte di coloro che hanno potuto trarre beneficio da essi.

A chi è rivolto il Fondi Europei One Day Tour?

A tutti, o meglio, a tutti coloro che hanno curiosità, che si interessano di scoprire cosa ha da offrirci l’Unione Europea, tanto chiacchierata ma di cui poi non sempre si riescono a cogliere le opportunità.

È dedicato ai liberi professionisti, che desiderano specializzarsi o rinnovarsi per offrire sempre più servizi ai propri clienti. È dedicato a tutti coloro che hanno un’associazione, la gestiscono, si occupano di terzo settore e di sociale e desiderano trovare delle soluzioni concrete per le loro realtà.

È dedicato a chi non conosce nulla in merito all’argomento fondi europei, eppure sente che vale la pena spendere una giornata a cercare di capirne di più. E’ dedicato a chi non si chiude davanti alle difficoltà e spalanca le porte alle nuove possibilità. È dedicato a chi cerca di trasformare un problema in un’opportunità.

È dedicato a chi vuole crescere professionalmente, ma anche umanamente. Professionalmente perché saper scrivere progetti europei è una delle più grandi risorse del nostro tempo, e non tutti se ne sono ancora accorti. Umanamente, perché l’Unione Europea, oltre ad essere fatta di leggi e palazzi che ci sembra siano sempre lontani da noi, è fatta di persone, che spesso appaiono tanto distanti, ma che poi, ci renderemo ben presto conto, scrivendo e partecipando a progetti, che non lo sono affatto.

Vi aspettiamo.

Pianificare l'analisi dei rischi per un progetto europeo

Fondi Europei – Quali sono le fasi di scrittura di un progetto europeo?

Come spesso diciamo non è fondamentale avere una laurea per scrivere un progetto europeo. La prima cosa che è necessario fare se si desidera scrivere un progetto europeo, non è quella di iniziare subito con la scrittura, bensì quella della ricerca del bando giusto.

È una cosa che può sembrare complessa, ma se si desidera davvero ottenere dei fondi europei per finanziare e realizzare un proprio progetto, è necessario partire da questa. La Commissione Europea mette a disposizione della comunità ben 18 programmi differenti all’interno dei quali si può trovare il bando più congeniale alla nostra idea. Ogni programma ha un proprio sito specifico di riferimento, ed è proprio grazie a questi siti che è possibile cominciare con la nostra ricerca.

Dopo aver vagato un po’ su internet fra i vari bandi per l’ottenimento di fondi europei, si auspica che avremmo trovato il bando che fa per noi. La prima cosa da fare dopo aver trovato il bando giusto, è quella di leggerlo molto attentamente. Anche questa può sembrare un’operazione di poco conto, invece è fondamentale per la riuscita del progetto. Infatti all’interno del bando c’è scritto tutto ciò di cui abbiamo bisogno: criteri di ammissibilità, scadenze da tenere presenti, operazioni finanziabili, motivi di esenzione e quant’altro. Iniziare a scrivere un progetto europeo senza aver letto il bando in maniera oculata, potrebbe rivelarsi poi una mossa fuorviante.

Dopo essersi accertati di essere idonei a partecipare al bando trovato e alla richiesta di fondi europei, possiamo a quel punto iniziare a pensare a strutturare il nostro progetto europeo. Non solo ci sarà la possibilità di pensare a scrivere, quella è l’ultima fase. È necessario infatti trovare l’obiettivo del nostro progetto europeo. Trovare un obiettivo, che sia raggiungibile e misurabile, è fondamentale per la riuscita del progetto, in quanto tutte le azioni che dovremo svolgere saranno finalizzate al raggiungimento di esso.

Dopo aver fatto ciò, si può procedere, se il bando europeo lo richiede, con la ricerca di un partner, o più, europeo per andare a costruire un partenariato che sia affidabile e possa consentire il raggiungimento dell’obiettivo.

Dopo aver instaurato un partenariato, si può pensare a quali possono essere la varie attività di progetto da realizzare per raggiungere insieme l’obiettivo. Si dovrà dunque pensare all’organizzazione di eventuali meeting, o festival o di qualunque cosa abbiate previsto per il vostro progetto.

Solo allora, dopo che avrete ben chiaro in mente tutto ciò, sarà possibile passare alla scrittura vera e propria del progetto europeo. Se si hanno chiari i passaggi, sarà certamente più semplice mettere in pratica quanto deciso.

Inclusione sociale e lotta alla povertà: 250 milioni di euro per rafforzare i servizi sociali e gli interventi socio-educativi

Rafforzare i servizi sociali, sostenere interventi socio-educativi e di attivazione lavorativa, promuovere accordi di collaborazione in rete. Con questi obiettivi, il Ministero del Lavoro il 27 settembre scorso ha lanciato l’Avviso pubblico n. 1/2019 PaIS che, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 250 milioni di euro a valere sul PON Inclusione (FSE 2014-2020), sostiene interventi di inclusione attiva e di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale previsti nei Patti per l’Inclusione Sociale sottoscritti dai beneficiari del Reddito di cittadinanza e da altre persone in povertà.

I progetti da proporre dovranno essere coerenti con gli interventi già valutati ed ammessi a finanziamento attraverso l’Avviso 3/2016, con la stessa struttura e le stesse finalità e dovranno rispettare le Linee guida per la definizione dei Patti per l’inclusione Sociale.

I progetti proposti dovranno avere la stessa struttura e finalità degli interventi già valutati e ammessi a finanziamento attraverso l’Avviso 3/2016 e dovranno rispettare le Linee guida per la definizione dei Patti per l’inclusione Sociale.

Le risorse per il finanziamento dei progetti saranno ripartite tra gli Ambiti territoriali secondo questi criteri:

  • numero dei residenti sul totale dei residenti della Regione di appartenenza (peso 40%);
  • numero dei beneficiari del Reddito di Inclusione e del Reddito di cittadinanza sul totale dei beneficiari regionali, come comunicati dall’INPS con riferimento alle erogazioni del mese di maggio 2019 (peso 60%).

Le proposte progettuali devono essere presentate esclusivamente attraverso la funzionalità messa a disposizione dalla piattaforma Sigma Inclusione, all’interno di una delle tre finestre temporali:

  • per i soggetti con un livello di spesa approvata uguale o superiore al 50%, a partire dal 20 gennaio 2020 e fino alle 23:59 del 20 marzo 2020;
  • per i soggetti con un livello di spesa approvata compreso tra un importo inferiore al 50% e uguale o superiore al 25%, a partire dal 20 aprile 2020 e fino alle 23:59 del 19 giugno 2020;
  • per i soggetti con un livello di spesa approvata compreso tra un importo inferiore al 25% e uguale o superiore al 5%, a partire dal 20 luglio 2020 fino alle 23:59 del 30 settembre 2020.

Per approfondimento e dettagli, consulta l’Avviso pubblico

Soluzioni innovative per l’impatto delle campagne di promozione della salute – Gates Foundation GCE 24° round

ENTE EROGATORE

Bill & Melinda Gates Foundation

SCADENZA

13 novembre 2019 entro le ore 11.30 (Pacific Daylight Time)

FINALITÀ DEL PROGRAMMA GCE

Lanciato nel 2008 dalla Bill & Melinda Gates Foundation, il programma Grand Challenges Explorations (GCE) ha l’obiettivo di incoraggiare l’innovazione scientifica e tecnologica per affrontare le più grandi sfide per la salute e lo sviluppo globale.

Il GCE, focalizzandosi sul sostegno a progetti in fase iniziale – tra cui molte idee che non sono mai state testate – ideati da innovatori provenienti da una vasta gamma di discipline e regioni del mondo, finanzia idee audaci che potrebbero portare alla scoperta di nuovi vaccini, diagnosi, medicinali e tecnologie in grado di affrontare malattie che causano milioni di morti ogni anno, così come miglioramenti e innovazioni nello sviluppo agricolo e negli altri settori prioritari della Fondazione Bill & Melinda Gates.

IL TEMA DEL 24° ROUND

Il 24° Round del programma GCE finanzia progetti innovativi in grado di accellerare il miglioramento della copertura, della portata, dell’efficienza e dell’efficacia delle campagne di promozione della salute.

In particolare, si ricercano approcci, pratiche o strumenti innovativi che migliorino significativamente la pianificazione e la micro-pianificazione, l’implementazione, il monitoraggio e la valutazione per arrivare ad accrescere l’efficacia delle campagne.

Al fine di contribuire allo sviluppo ed alla diffusione delle “best practices” su vasta scala, le soluzioni proposte dovrebbero essere applicabili a campagne che vadano oltre il contesto in cui sono state inizialmente testate: applicabili ad es. in diversi Paesi a basso reddito e/o applicabili a campagne di promozione della salute che trattano tematiche diverse (es. vaccinazione, malattie tropicali neglette, malaria, nutrizione).

Particolare attenzione verrà prestata a modelli su larga scala sviluppati al di fuori del settore sanitario, che possono includere interventi utilizzati nel settore privato.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono presentare proposte le organizzazioni non-profit e for-profitpubbliche e private (es. università, centri di ricerca, aziende, etc.) degli Stati Uniti ed estere. Non sono ammissibili le persone fisiche.

RISORSE

Il GCE prevede due fasi di finanziamento:

  • fase I: con un finanziamento massimo di $ 100.000 per 18 mesi;
  • fase II: i candidati finanziati hanno una sola possibilità per richiedere un ulteriore finanziamento, fino ad un massimo di $ 1.000.000.

Per la fase I di ogni “round” del GCE la Fondazione sostiene circa ottanta progetti.

PER INVIARE UNA PROPOSTA occorre cerare un account, registrarsi per il topic di interesse e compilare online la domanda di finanziamento secondo le modalità e i contenuti indicati nell’Application Form entro le ore 11.30 (Pacific Daylight Time) del 13 novembre 2019.

La domanda di finanziamento deve essere di massimo due pagine e scritta in inglese, non deve contenere alcuna informazione sul candidato o sulla sua organizzazione, deve essere chiara, innovativa, fattibile, rispondente al topic, illustrare gli eventuali test che verranno effettuati e il potenziale per una richiesta di ulteriore finanziamento (Fase II).