DI COSA SI OCCUPA UN PROFESSIONISTA EUROPROGETTISTA ?
All’europrogettista sono richieste diverse competenze: nell’ambito del project management, in quanto si occupa del coordinamento di attività, obiettivi, e risultati attesi dal progetto; contabili e finanziarie, utili per l’impostazione del bilancio e per la gestione amministrativa; di alta direzione, comunicazione, e di gestione delle relazioni, per la necessità di coordinare partenariati spesso estesi, e gestire i rapporti con l’Autorità di Gestione e i soggetti esterni; di contenuto tecnico, perché è a lui che spetta primariamente la generazione dell’idea progettuale, e/o la sua prima valutazione di coerenza della stessa rispetto al bando. L’europrogettista può essere assunto dall’organizzazione o prestare la sua collaborazione come consulente esterno. In ragione dell’elevata competizione esistenti nei programmi gestiti direttamente dalla Commissione europea, l’attività dei professionisti dell’europrogettazione implica la sottoposizione a continuo aggiornamento e la sistematica coltivazione di relazioni pubbliche mirate alla costruzione dei partenariati. Tra gli europrogettisti si è recentemente delineata una figura parzialmente autonoma, quella dell’agente di progetto. Pur possedendo in toto le competenze dell’europrogettista, l’agente di progetto è colui che, pur non essendo (o essendo stato) coinvolto nella redazione del progetto, si occupa in tutto o in parte dei suoi aspetti strategici, organizzativi e gestionali, siano essi riferiti alla fase preliminare (ad esempio, la definizione dell’idea progettuale, la costruzione del partenariato), piuttosto che alla gestione vera e propria (coordinamento del partneriato e degli outputs, organizzazione degli eventi, rapporti con l’Autorità di gestione), importantissima e particolarmente delicata. In linea teorica questa partizione tende a distinguere l’europrogettista, inteso come autore del progetto, da chi ne è promotore, organizzatore o manager. In realtà la maggioranza dei professionisti che operano in questo settore attualmente non ritiene di potersi autolimitare in modo esclusivo all’uno o all’altro dei due ruoli, che vanno molto spesso esercitati entrambi, magari in tempi diversi.”