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Tag: La scuola di europrogettazione

Fondo Sociale Europeo

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Continuiamo il nostro viaggio all’interno dei fondi strutturali, ovvero i fondi indiretti, quelli che non arrivano direttamente dalla Commissione Europea ma passano dalle varie nazioni, che li gestiscono ognuna secondo accordi di partenariato. Quello di cui parliamo oggi è il Fondo Sociale Europeo.

Questo fondo è lo strumento tramite il quale la Commissione Europea sostiene l’occupazione dei cittadini, li supporta nel trovare posti di lavoro migliori e assicura opportunità lavorative più eque per tutti.  La Commissione Europea insieme agli stati membri stabilisce quelle che sono le priorità per questo fondo. Ne elenchiamo alcune:

  • promozione dell’adattabilità dei lavoratori
  • miglioramento dell’accesso all’occupazione
  • formazione professionale e apprendimento permanente
  • accesso al lavoro per i gruppi svantaggiati

Il Fondo Sociale Europeo non è un ufficio di collocamento, ma punta a finanziare progetti, sia a livello locale che nazionale, in materia di occupazione e che mettano al centro le persone e la loro crescita lavorativa.

 

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Il glossario dell’europrogettista: E-FORM

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il nostro glossario è sempre molto ricco di definizioni, ed oggi è la volta di parlare dell’e-form.

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Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

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Oggi parliamo di un altro dei fondi strutturali europei. Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESV) ha l’obiettivo di ridurre le differenze fra le varie regioni d’Europa in fatto di coesione economica e sociale. Le aree di investimento su cui questo fondo si concentra sono le seguenti:

  • innovazione e ricerca
  • agenda digitale
  • sostegno alle piccole e medie imprese (PMI)
  • economia a bassa emissione di carbonio

Lo stanziamento dei fondi dipende dal tipo di regione. Vediamo insieme in che senso:

  • nelle regioni più sviluppate almeno l’80% dei fondi si deve concentrare su almeno due delle quattro priorità
  • nelle regioni in ritardo di sviluppo la concentrazione dei fondi è del 50%
  • nelle regioni in transizione la concentrazione dei fondi è del 60%

Parte dei fondi devono essere investiti in progetti che riguardano l’economia e le basse emissioni di carbonio, in queste misure:

  • nelle regioni più sviluppate il 20%
  • nelle regioni in transizione il 15%
  • nelle regioni in ritardo di sviluppo il 10%

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Fondi Strutturali: Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP)

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Come sappiamo il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) è uno dei cinque fondi strutturali e di investimento europei (ESI). Questo fondo si pone al sostegno dell’economia marittima e delle comunità di pescatori. Dal momento che sono dei fondi indiretti, ogni paese li gestisce tramite accordi di partenariato con la Commissione Europea, e dunque per accedervi sarà necessario verificare la propria autorità nazionale responsabile del programma operativo per poi passare alla fase della presentazione della propria domanda di progetto, per scoprirne o meno l’idoneità. .

Che cosa finanzia questo specifico fondo?

  • aiuta i pescatori nella transizione verso una pesca sostenibile
  • sostiene le comunità costiere nella diversificazione delle loro economie
  • finanzia progetti che creano nuovi posti di lavoro e migliorano la qualità della vita lungo le coste europee
  • sostiene gli sviluppi dell’acquacoltura sostenibile
  • facilita l’accesso ai finanziamenti per richiedenti

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Il glossario dell’europrogettista: Disseminazione

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Abbiamo parlato spesso all’interno della nostra community, della differenza che c’è fra la disseminazione dei risultati di un progetto europeo e la comunicazione più generica. Oggi il nostro glossario, molto utile a tutta la nostra community, ci propone proprio la parola disseminazione (che proviene dall’inglese presente sul formulario di presentazione dei progetti europei dissemination). Vediamola insieme.

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Fondi strutturali e di investimento europei

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Spesso parlando di fondi europei, anche nella nostra community, è necessario fare una prima importante distinzione fra fondi diretti e fondi indiretti. Oggi ci occupiamo di quelli indiretti, detti anche fondi strutturali.

Questo tipo di fondi sono cinque e vengono gestiti dalla Commissione Europea e dai paesi dell’Unione Europea con degli accordi di partenariato ben specifici.

I settori di interesse dei fondi strutturali sono cinque e sono i seguenti:

  • ricerca e innovazione
  • tecnologie digitali
  • sostenere l’economia a basse emissioni di carbonio
  • gestione sostenibile delle risorse naturali
  • piccole imprese

Anche i fondi strutturali e di investimento europei sono cinque:

  • il fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
  • il fondo sociale europeo (FSE)
  • il fondo di coesione (FC)
  • il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
  • il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP)

Nei prossimi articoli ci occuperemo in maniera più dettagliata di questi fondi.

 

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Racconta un progetto: Piccoli si, ma con grandi diritti

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1600 alunni, 4 docenti, tre scuole coinvolte, 5 giorni e 30 ore di docenza. Questi sono alcuni dei numeri del progetto promosso dall’associazione di volontariato SOS Diritti e Legalita’ che si è svolto nelle tre scuole dell’istituto comprensivo di via Merope nel quartiere Torre Angela nella periferia di Roma.

Il progetto non ha goduto di nessun finanziamento pubblico nè privato, ma é stato reso possibile solo grazie all’autofinanziamento dei volontari di SOS diritti e legalità . Il progetto ha previsto un ciclo di lezioni sui diritti e sulla cittadinanza responsabile destinata ai bambini dell’istituto comprensivo Via Merope, nel quartiere Torre Angela a Roma.

Il progetto mira, tra gli altri,  a Diffondere la conoscenza sul tema dei diritti dei bambini, delle bambine e degli adolescenti enunciati dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e sensibilizzare gli studenti sugli squilibri esistenti tra Nord e Sud del mondo, stimolare la riflessione sui temi proposti,  coinvolgendo attivamente gli studenti attraverso un dibattito partecipativo, sviluppare nell’alunno cittadino  il  senso  di  appartenenza  ad  una  comunità residente  in  un  determinato  territorio,  alla  cui  vita  sociale  egli  deve  contribuire  in  modo  attivo  e competente, secondo le regole proprie della democrazia; Conoscere la Costituzione italiana:  il contesto storico, sociale, culturale e letterario. Conoscere i simboli e la relativa storia dell’identità nazionale (la bandiera, l’Inno nazionale, le istituzioni), locale, provinciale, regionale e europea.

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Racconta un progetto: Erasmo+ “Empower rural areas seed more opportunities

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 Il progetto “Erasmo+ “Empower Rural Areas Seed more opportunites” è stato finanziato dalla Commissione Europea, ed è stato organizzato dall’associazione SOS Diritti e Legalità e si è svolto nella città di Ciampino dall’11 al 18 gennaio 2016. Questo è stato il quarto progetto di corsi di formazione a livello europeo per l’associazione. I corsi organizzati da SOS Diritti e Legalità sono caratterizzati da una metodologia di educazione non formale che consente ad ogni partecipante di sentirsi libero di partecipare ad una lezione molto più dinamica

I partecipanti erano tutti giovani provenienti dalle seguenti nazioni: Italia, Grecia, Romania, Portogallo, Macedonia e Lituania.

 “Il valore aggiunto della nostra associazione a questi corsi è la collaborazione intensa e proficua del nostro gruppo che non lasciando nulla al caso riesce a pianificare al meglio ogni minimo dettaglio.” afferma Diana Pierdicca, Presidente dell’associazione. “Sono fiera della riuscita di questo progetto e del lavoro svolto dai ragazzi di SOS, che fanno di queste esperienze, e di quest’ultima in particolare, una costante crescita umana e professionale.”

 

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Bando Intrapresa Sociale

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Il bando di cui parliamo oggi è il Bando Intrapresa Sociale della Fondazione Cattolica Assicurazioni che è stato creato al fine di trovare idee progettuali che rispondano in maniera nuova, efficacie e sostenibile alle esigenze sociali delle seguenti categorie: anziani, disabili, famiglie, nuove povertà.

Possono partecipare al bando enti privati senza scopo di lucro. Il finanziamento massimo previsto è di 40.000 euro, e potrà coprire fino al 50% del costo totale.

Il bando si suddivide in tre fasi.

La prima fase, quella della proposta progettuale, prevede che ci sia un colloquio telefonico sulla base del quale verranno fatte delle iniziali selezioni. Le proposte devono prendere avvio in Italia e devono potersi sostenere in maniera autonoma dopo la fase di avvio.

Le proposte verranno selezionate in base ai seguenti fattori:

  • impatto sul territorio
  • elementi innovativi e generativi nell’approccio al bisogno sociale
  • massimizzazione dell’efficacia rispetto al costo

Saranno ammessi alla seconda fase, quella dell’istruttoria completa del progetto, solo i progetti selezionati. A quel punto dovrà essere consegnata tutta la documentazione necessaria richiesta entro tre mesi e sarà l’ente erogatore a decidere in merito all’accoglimento del progetto.

Durante la terza fase, quella della realizzazione del progetto, verranno disciplinati i rapporti fra l’ente erogatore e l’ente vincitore. I progetti dovranno prendere avvio entro 6 mesi dalla comunicazione della vittoria del bando.

Tutta la documentazione da fornire se si accede alla seconda fase ed altre informazioni specifiche sono presenti sul bando, presente sul sito di Fondazione Cattolica Assicurazioni, che è necessario consultare se si desidera proporre delle proposte progettuali.

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Il glossario dell’europrogettista: Diagramma di Gantt

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Il nostro glossario oggi propone la definizione di diagramma di Gantt, uno strumento molto utile nell’organizzazione del progetto.

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