Un progetto europeo: La fase di Follow Up
[vc_row][vc_column][vc_column_text]La fase di follow up di un progetto si svolge a sua volta in tre fasi: la fase di disseminazione, l’impatto e la valutazione dei risultati.
Che cosa si intende per disseminazione – termine italianizzato di dissemination che troverete scritto nei formulari-? La disseminazione è la comunicazione che viene fatta all’interno (con i partner) e all’esterno del consorzio del progetto (con gli stakeholders) e dei suoi risultati, anzi principalmente dei suoi risultati.
Infatti bisogna ben distinguere fra una comunicazione meramente informativa, ad esempio relativa all’approvazione del progetto, alla realizzazione del progetto, al calendario delle attività, che può riguardare sia i partecipanti e le associazioni che fanno parte del progetto, ma può coinvolgere anche altri tipi di categorie, altri cittadini che possono essere interessati e non hanno partecipato direttamente al progetto.
Diversa è invece la disseminazione dei risultati, ovvero come si intende raccontare ad una platea più grande i risultati raggiunti con il progetto, quindi i risultati prodotti, gli outcomes, i prodotti tangibili che il progetto, giunto ormai alla fine, ha prodotto e ha realizzato. E come possono essere resi conoscibili ed accessibili.
Si tratta di un aspetto molto importante. In sede di valutazione si troverà sempre un’attenzione particolare alla fase di dissemination, e soprattutto di diffusione dei risultati, perché è la parte attraverso la quale i valutatori vogliono capire due cose fondamentali: la prima riguarda la visibilità che il progetto conferisce alla Commissione Europea, ed al fatto che la realizzazione del progetto è stata possibile grazie e al contributo dell’Unione Europea (vengono infatti date dalla Commissione Europea delle direttive ben precise sull’utilizzo del logo e su come questo debba essere veicolato); la seconda riguarda la possibilità che i risultati e i benefici realizzati dal progetto possano essere utilizzati e fruiti anche da persone rimaste al di fuori del progetto stesso, e che quindi il progetto possa generare un beneficio anche per altri soggetti, per altre comunità locali, per altre organizzazioni.
Anche questo aspetto è molto importante per un progetto: la capacità di generare risultati nel lungo e medio periodo ad una platea sempre più vasta. Quindi è importante spiegare innanzitutto come verranno raccolti i risultati, come verranno messi in rete, come verranno resi usufruibili da chiunque, e come verranno veicolati.
Occorrerà quindi descrivere analiticamente un piano di azione sulla comunicazione, e dare indicazione dei soggetti che se ne occuperanno, in che modo, con quali tempi e con quali metodologie, ma soprattutto sarà importante spiegare che cosa si andrà a comunicare. Quali sono le informazioni sui risultati che si hanno intenzione di pubblicizzare.
Bisogna tenere a mente che la Commissione Europea considera i progetti presentati ed approvati, uno strumento per ridurre le distanze con i cittadini. Purtroppo l’Unione Europea talvolta è vista come un luogo di burocrazia, di norme, dunque distante dalla realtà quotidiana, mentre attraverso i fondi europei ha l’opportunità di calarsi nella realtà individuale e collettiva delle persone e quindi è di fondamentale importanza che i progetti che vengono approvati possano godere della più ampia diffusione.
Come vengono valutati i progetti? INDICATORI DI RISULTATI
Alla base di un buon sistema di valutazione vi è un buon sistema di indicatori, che devono essere:
- S – Specific (specifico) rispetto all’obiettivo che si deve misurare
- M – Measurable (misurabile) l’obiettivo deve essere esprimibile numericamente, ad esempio “aumento del 10%”
- A – Achievable (attuabile) a costi accettabili e raggiungibile
- R – Realistic (realistico) rispetto alle informazioni di cui abbiamo bisogno
- T – Time-related (in funzione del tempo), in modo da poter rilevare le variazioni ottenute
Le componenti fondamentali di un indicatore sono:
- Una variabile, cioè una grandezza che varia nel tempo
- Un valore di riferimento da cui partire per poter misurare avanzamenti ed esprimere giudizi sul raggiungimento o meno degli obiettivi
- Un arco temporale di riferimento, entro cui compiere le rilevazioni
Per misurare un obiettivo potrebbe essere necessari più di un indicatore, che possono essere sia di tipo qualitativo che quantitativo.
A seconda della categoria di obiettivi si possono avere diversi tipi di indicatori:
- Risultato: indicatori di output (misurano ciò che è stato effettivamente prodotto (beni e servizi)
- Obiettivo specifico (Project purpose): indicatori di outcome (benefici ottenuti dai gruppi target, sia qualitativi che quantitativi. Es. soddisfazione percepita)
- Obiettivo generale: indicatori di impatto (si valutano gli effetti ultimi della soddisfazione del bisogno sulla società nel suo complesso )
Oltre agli indicatori bisogna identificare anche le fonti di verifica (analisi di sostenibilità, anche economica, delle fonti di verifica.
Ciascuna fonte deve essere precisata in base a:
- Come l’informazione deve essere raccolta
- Chi fornisce l’informazione
- Quando e con quale frequenza sarà messa a disposizione
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